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HomeECONOMIA E MERCATIGRAFICO DELLA SETTIMANAGrafico della settimana: l’effetto BCE droga i rendimenti

Grafico della settimana: l’effetto BCE droga i rendimenti

Rendimento BTP debito/pil Adviseonly
In un mondo ideale, che non è il nostro, il rapporto debito/PIL può dare qualche indicazione sullo stato di salute di un Paese (con tutti i distinguo del caso). Nel mondo della BCE di Mario Draghi no, per niente.

Lo stato di salute dell’economia di un Paese può essere “sbirciato” sfruttando diversi indicatori. Tra gli indici più utilizzati (e probabilmente abusati) c’è senza dubbio il rapporto debito/PIL, spesso guardato per farsi un’idea dello stato di salute di un Paese e della sua solvibilità. In questo grafico l’abbiamo messo a confronto con il rendimento dei titoli di Stato italiani con scadenza decennale, i celebri BTP 10y, manifestazione più o meno diretta di come il mercato valuta il nostro Stato.

È piuttosto evidente la correlazione positiva che ha caratterizzato, storicamente, l’andamento tra i due indicatori. Successivamente alla svalutazione della Lira e all’uscita dallo SME[1] del 1992, il cammino verso la futura moneta unica ha visto l’Italia entrare in un decennio di relativa “quiete”: rischio percepito sul nostro Paese (rappresentato dal titolo di Stato) in diminuzione e rapporto debito/PIL di circa il 105%, un valore che pare lontano anni luce da quello di oggi.

Un decennio dopo l’ingresso nell’Euro, nel 2011 esplode la crisi del debito sovrano in Europa, rispecchiata anche dal rendimento del bond governativo che toccò i massimi dal 1997 al 7,25%. Fu necessario il “Whatever it takes” di Draghi del luglio 2012 a rassicurare i mercati, e ad interrompere la relazione tra i tassi d’interesse e il rapporto debito/PIL: il rendimento dei titoli di Stato è crollato e oggi registra un valore pari al 1,15%, mentre il rapporto debito/PIL è schizzato al 132,6%.

Percorsi diametralmente opposti ad indicare come la sola politica monetaria, senza una adeguata politica fiscale, non possa risollevare un Paese in difficoltà.


[1] Sistema Monetario Europeo, istituito nel 1979 riguardante un accordo in cui si individuava un intervallo di oscillazione del cambio valutario tra i paesi aderenti. Antenato dell’attuale Eurozona.


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