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Cosa succede se la BCE acquista tutte le obbligazioni europee?

BCE obbligazioni AdviseOnly
Nei prossimi mesi la Banca Centrale Europea potrebbe esaurire la disponibilità di titoli di Stato europei da acquistare. Mentre le frecce all’arco di Mario Draghi sembrano esaurirsi, ecco cosa si può fare per superare l’impasse

Recentemente, la Banca Centrale Europea ha raggiunto quota 1.000 miliardi di euro di titoli di Stato acquistati. Di per sé non c’è nulla di strano: più compri, più accatasti assets. Ma, a breve, rischia di non avere più titoli da comprare. E quando la coperta inizia a diventare corta bisogna rivedere i piani.

Vediamo di che si tratta. Al lancio del QE Mario Draghi si è imposto alcune regole per limitare la condivisione dei rischi di credito e per evitare di diventare un attore troppo “pesante” sul mercato.

Ovviamente, i buoni propositi devono fare i conti con la realtà e così, dopo 18 mesi, Francoforte ha abbassato due volte i tassi d’interesse sui depositi; ha aumentato l’intensità del QE, ampliandone la struttura del proprio programma di QE e i tassi d’interesse non hanno smesso di scendere.

Perciò ad oggi, stando alle regole vigenti, una buona fetta del mercato obbligazionario governativo europeo rischia di essere fuori dalla portata della BCE (la Banca Centrale Europea, infatti, non può acquistare titoli che abbiano un rendimento inferiore al tasso d’interesse sui depositi, che oggi è -0,4%). Per gli analisti di Citigroup l’intero mercato obbligazionario tedesco potrebbe diventare inaccessibile entro novembre.

Ci sono vari modi con cui la BCE è in grado di trovare una scappatoia al problema della “scarsità” di titoli di Stato da comprare:

  • modificare il requisito di rendimento minimo acquistabile;
  • estendere la scadenza dei bond acquistabili (ad oggi la scadenza minima è di 2 anni e quella massima di 30 anni);
  • modificare il limite di concentrazione sulle singole emissioni e sui singoli Paesi (la BCE non può comprare più del 33% di una singola emissione o di un singolo emittente);
  • modificare il limite sui vincoli di capitale  (gli acquisti devono essere ripartiti in modo da rispettare i vincoli di capitale della BCE).

Nell’attuale contesto di bassa crescita e inflazione, l’estensione del QE oltre marzo 2017 sembra scontata. A quel punto il rischio “scarsità” potrebbe effettivamente materializzarsi e la BCE avrebbe davvero bisogno di rinfrescare i propri vincoli di acquisto: del resto gli strumenti ci sono, e la BCE ha raramente deluso le aspettative.


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Scritto da

Segue tematiche economiche e finanziarie per il team financial strategies group di Advise Only. Dopo aver conseguito una doppia laurea in Management all’Università di Torino e all’ESCP Europe, ha deciso di proseguire i suoi studi con un master in Economia Internazionale a Paris Dauphine. Dopo 4 anni di vita parigina ed esperienze lavorative come economista e strategist, sbarca in Advise Only con l’obiettivo di sviluppare la parte di analisi economica e congiunturale.

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