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Tre ETF per proteggersi dall’inflazione

Non si è fatta viva per un po’, ma adesso l’inflazione sembra intenzionata a tornare sulla scena, un trend innescato negli USA dall’elezione di Donald Trump. Ecco come proteggersi dai rischi di un possibile aumento eccessivo dei prezzi al consumo.


Il ritorno dell’inflazione

Dopo un lungo periodo di letargo, da metà del 2016 l’inflazione americana è tornata a crescere. Sono ben quattro mesi ormai che si è affermato un nuovo trend, ecco un grafico che ne mostra l’andamento.

L’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti ha innescato l’inversione di tendenza e fino ad ora la reazione dei mercati al suo insediamento alla Casa Bianca è stata tutto sommato positiva. L’inflazione americana a febbraio 2017 segna una variazione positiva del 2,7%, su base annua (ossia rispetto a febbraio 2016) e anche per quanto riguarda le aspettative d’inflazione si nota un’accelerazione che non si vedeva da molto tempo: dopo una chiusura del 2016 con +1,2% (misurata da gennaio 2016 a gennaio 2017), per quest’anno e per il prossimo le previsioni secondo Bloomberg sono in salita, rispettivamente al +2,4% e +2,5%.

L’inflazione americana sta anche facendo da traino per quella europea, sebbene il Vecchio Continente resti su livelli inferiori: dopo aver toccato il 2% nel mese di febbraio, l’indice dei prezzi al consumo ha corretto leggermente portandosi all’1,5% nel mese di marzo.

TIPS: la soluzione all’inflazione in eccesso

Il risveglio dell’inflazione da questa e dall’altra parte dell’Oceano si traduce, per un obbligazionista tradizionale, in un minor rendimento reale[1]. La domanda che sorge spontanea è:

“Quale strategia conviene adottare per proteggersi da un’inflazione superiore alle aspettative?”

La soluzione potrebbe essere quella di investire in un ETF TIPS, uno strumento che replica la performance di un paniere di obbligazioni indicizzate all’inflazione. I TIPS (Treasury Inflation-Protected Securities) sono obbligazioni che tengono conto del livello di inflazione, difendendo il rendimento reale dell’investimento.

In particolare, i TIPS tendono a performare meglio delle normali obbligazioni quando l’inflazione effettiva supera quella attesa, ovvero l’inflazione che il mercato si aspetta oggi per il futuro. Di conseguenza, gli investitori che credono che l’inflazione sarà superiore a quella che il mercato prezza oggi dovrebbero preferire i TIPS.  Ecco un grafico che spiega il meccanismo:

grafico-ubs1

 

Se l’inflazione futura supera l’inflazione attesa (Caso 2), il rendimento dei TIPS sarà maggiore rispetto al rendimento delle obbligazioni normali di riferimento. Al contrario, se l’inflazione sarà minore di quella attesa, i bond normali andranno meglio rispetto ai TIPS (Caso 3); infine, se l’inflazione sarà uguale a quella prevista oggi (detta di break-even), le due categorie di bond avranno lo stesso rendimento (Caso 1).

Come si sono comportati i TIPS negli ultimi 15 anni?

Andando a osservare i dati degli ultimi 15 anni, possiamo dire che le obbligazioni indicizzate all’inflazione hanno fatto meglio dei titoli obbligazionari normali[2]. A conferma di ciò ecco un grafico che mette a confronto le due opportunità di investimento:

grafico-ubs2

 

 

Guardando il grafico si nota come l’indice che replica i TIPS abbia sempre sovraperformato per il periodo di riferimentola controparte non indicizzata. In particolare, dal 2002 ad oggi, l’indice Barclays che replica la performance total return (cedole incluse) di un paniere di obbligazioni indicizzate all’inflazione (TIPS) ha prodotto un rendimento del 115% rispetto all’85% dell’indice tradizionale. In una fase moderata di crescita dell’inflazione, i TIPS riescono dunque a difendere con successo il rendimento reale degli investitori.

Ecco perché UBS, con l’aiuto di Barclays, offre due nuovi strumenti che replicano l’andamento delle obbligazioni TIPS.

L’offerta UBS ETF

Scadenza breve a distribuzione, UBS ETF (LU) Barclays TIPS 1-10 UCITS ETF (USD) A-dis:

  • ISIN: LU1459801434
  • L’investimento mira a replicare la performance in termini di reddito dell’Indice Barclays Capital US Government 1-10 Year Inflation-Linked Bond™. L’indice include l’importo totale di TIPS (US Treasury Inflation Protected Securities) in circolazione con una scadenza di almeno 1 anno ma non superiore a 10 anni.
  • Il fondo replica le performance in modo fisico (attraverso la replica completa)
  • TER: 0,20%

Scadenza lunga a distribuzione, UBS ETF (LU) Barclays TIPS 10+ UCITS ETF (USD) A-dis:

  • ISIN: LU1459802754
  • L’investimento mira a replicare la performance in termini di reddito dell’Indice Barclays Capital US Government 10+ Year Inflation-Linked Bond™. L’indice include l’importo complessivo dei TIPS (US Treasury Inflation Protected Securities) in circolazione con una scadenza di almeno 10 anni e non viene adeguato per gli importi detenuti nel conto Federal Reserve System Open Market (SOMA).Le obbligazioni sono analizzate in base a scadenza, dimensioni e tipologia.
  • Il fondo replica le performance in modo fisico (attraverso la replica completa)
  • TER: 0,20%

Scadenza breve ad accumulo, UBS ETF (LU) Barclays TIPS 1-10 UCITS ETF (hedged to EUR) A-acc:

  • ISIN: LU1459801780
  • L’investimento mira a replicare mira a replicare, al lordo delle spese, il prezzo e la performance in termini di reddito dell’Indice Barclays Capital US Government 1-10 Year Inflation-Linked Bond™. L’indice include l’importo totale di TIPS (US Treasury Inflation Protected Securities) in circolazione con una scadenza di almeno 1 anno ma non superiore a 10 anni. Le obbligazioni sono analizzate in base a scadenza, dimensioni e tipologia.
  • Il fondo replica le performance in modo fisico (attraverso la replica completa)
  • TER: 0,20%

Quello che cambia tra il primo e il secondo strumento è la maturity delle obbligazioni sottostanti. Nel primo caso è 1-10 anni, nel secondo sopra i 10 anni; questo permette di scegliere il proprio livello di rischio in termini di duration dando una maggiore flessibilità in termini di scadenze. Il terzo strumento, rispetto al primo e al secondo, si differenzia solo per il fatto che è adaccumulazione[3]; al contrario, i primi due sono a distribuzione[4].

 


[1] Questo perché l’inflazione fa diminuire il valore dei flussi di cassa futuri derivanti dagli interessi e dal capitale

[2] Nel dettaglio, sono gli ETF Barclays US TIPS e US Treasury che replicano l’andamento delle obbligazioni sottostanti

[3] Di conseguenza le cedole derivanti dalle obbligazioni vengono reinvestite automaticamente.

[4] Distribuiscono le cedole una volta maturate


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Scritto da

UBS ETF ha un lungo track record nella gestione di soluzioni indicizzate per i propri clienti. Nel 2001 UBS ha lanciato il primo ETF. Oggi UBS ETF propone un’ampia gamma di ETF su indici azionari, obbligazionari e alternativi quotati sulle principali Borse europee. Presente dal 2013 in Italia con un team dedicato di 3 persone, in Europa UBS ETF gestisce patrimoni per oltre 85 miliardi di dollari e rappresenta il quarto operatore nel mercato degli ETF in Europa (Fonte: ETFGI al 31 Agosto 2022) con oltre 135 prodotti quotati presso Borsa Italiana. UBS ETF fa parte di UBS Asset Management che è una delle principali società di gestione a livello mondiale, con un patrimonio in gestione di 1026 miliardi di dollari, di cui oltre 440 miliardi in gestione passiva (al 26 Luglio 2022). Per maggiori informazioni: www.ubs.com/etf.

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