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#ABCFinanza: come misurare il tasso di cambio negli investimenti?

Nel precedente ABCfinanza1 abbiamo contestualizzato il tasso di cambio, spiegando come nasce e come si sviluppa nelle economie attuali. È stato rapido constatare come il suo valore possa variare in base alle dinamiche sottostanti e come tutto ciò abbia dei riflessi sul mondo degli investimenti. A questo punto non ci resta che approfondire quest’ultimo aspetto, concentrando la nostra attenzione direttamente sull’impatto “in soldoni” del tasso di cambio su un investimento denominato in valuta estera (ad esempio un investimento in azioni o obbligazioni di un altro Paese, una situazione molto comune anche per un piccolo risparmiatore).

Vediamo un esempio molto semplice, scolastico, utile per capire.

 

L’investimento estero

Proviamo a metterci nei panni di un investitore americano che decide di investire 10 mila euro per tre anni in un’obbligazione di un’azienda italiana che paga una cedola annuale (sempre reinvestita) del 10%: al termine, dopo tre anni l’investitore avrà un capitale di 13.310 euro1.

A questo punto sarà necessario “cambiare” il ricavato in dollari statunitensi. Osserviamo nel grafico come cambia il possibile ricavo dell’investimento a seconda di diversi livelli del cambio dollaro/euro, che ci dà il prezzo in dollari di un euro.

 

Tasso di cambio 1 | amCharts

 

  1. In caso di parità del cambio, ovviamente il ricavato corrisponderebbe sempre a 13.310 dollari.
  2. Con il tasso di cambio dollaro attuale (1,1051 $/€), il ricavato dell’investimento corrisponderebbe a 14.708 dollari. Il calcolo è semplice: 13.310€ x 1,1051$/€ = 14.708$.
  3. Qualora invece il cambio aumentasse a quota 1,20 $/€, il guadagno registrato sarebbe superiore, pari a 15.972 dollari, dato che, con il quantitativo di euro potrò “comprare” più dollari, grazie all’effetto dell’apprezzamento dell’euro (e il simmetrico deprezzamento del dollaro, che diventa più “debole”). Il calcolo è: 13.310€ x 1,20$/€ = 15.972$.
  4. Infine, nel caso in cui fosse l’euro a subire un deprezzamento (0,90 $/€), a fronte di un simmetrico apprezzamento del dollaro, il guadagno finale sarebbe limitato a 11.979 dollari. Il calcolo è: 13.310€ x 0,90$/€ = 11.979$.

 

Apprezzamento e deprezzamento

Come avrete notato, abbiamo iniziato a parlare di apprezzamento e deprezzamento di una valuta, osservando direttamente gli effetti sul risultato finale dell’investimento. Di cosa parliamo? Osserviamo insieme l’andamento del cambio dollaro/euro negli ultimi 9 anni.

 

Tasso di cambio 2 | amCharts

 

Ad un primo sguardo risulta evidente la “discesa” che ha intrapreso il cambio negli ultimi anni: una caduta che evidenzia come la nostra valuta3, l’euro, si sia progressivamente deprezzata nei confronti della valuta americana, che al contrario si è apprezzata, diventando quindi “più cara” per i mercati esteri, con tutte le conseguenze che questo comporta (difficoltà nelle esportazioni per gli USA, ad esempio).

 

Le formule

Per rendere un po’ più pratica questa breve analisi, riteniamo utile riportare brevemente la logica matematica che lavora dietro al tasso di cambio: esso infatti si presenta come un rapporto determinato in base ad una valuta d’interesse. Qualora, conoscendo il valore del cambio euro/dollaro, volessimo conoscere il reciproco, dollaro/euro, basterà utilizzare la seguente formula:


Invece nel caso in cui volessimo calcolare a quanti dollari corrispondono 50 euro, ad esempio, la formula è la seguente:

In un mondo sempre più finanziariamente globalizzato, la necessità di saper valutare e leggere nel modo corretto le informazioni fornite dal tasso di cambio, permette di valutare, da un nuovo punto di vista, le possibilità d’investimento offerte dal mercato nazionale, e non solo.

 



1 – #ABCFinanza: alla scoperta del tasso di cambio
2 – Capitalizzazione “composta”: 10000 x (1+10/100)^3
3 – Cambio “certo per incerto”, in cui la valuta che cambia (incerta) è la moneta estera, il dollaro, in funzione di una singola (certa) unità di moneta nazionale, l’euro.

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