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Le valutazioni dei mercati azionari

investire in azioni
Aggiornato il 30/10/2017
[accordion title=” Come si leggono i grafici?”]

Quanto sono care le azioni? Dove sono le migliori occasioni? Queste sono le tipiche domande che ci si pone quando si decide di investire in titoli azionari. Per cercare di rispondere, noi partiamo dalle valutazioni. Importante: le valutazioni non sono tutto, ma rappresentano un buon punto di partenza.

Con il termine “valutazioni” intendiamo il grado di attrattività di un mercato azionario.

Ci sono vari modi e metriche per analizzare i mercati. Noi sintetizziamo varie metriche disomogenee in un unico indicatore (detto z-score). Lo facciamo per due grandi famiglie di indicatori:

  1. quelli fondamentali, o “Value”, legati al rapporto tra i prezzi e i dati di bilancio; i nostri modelli d’analisi prendono in considerazione il dividend yield, il P/E calcolato con il metodo di Graham&Dodd e il P/Book;
  2. quelli  di tipo Momentum, che misurano l’abbrivio di mercato; a questo fine combiniamo il Momentum a tre mesi e quello a un anno.

Il grafico Multicriteria offe una sintesi di tutto ciò, classificando in modo decrescente i mercati azionari dal più attraente al meno attraente, dando un peso maggiore alla componente fondamentale Value, basata sui multipli, (il peso è 65%), rispetto a quella Momentum (con peso 35%).

Il grafico Radar, invece, posiziona i mercati/settori su quattro quadranti in base alla combinazione relativa tra Value e Momentum. L’asse delle ordinate definisce il mercato con il miglior Momentum (media tra i 3 mesi e 12 mesi), mentre l’asse delle ascisse definisce chi ha il miglior rapporto prezzi/fondamentali. In questo modo i mercati/settori vengono classificati in 4 quadranti.

  1. Nel quadrante in alto a sinistra ci sono i mercati che hanno buoni multipli (valutazioni fondamentali) e un buon Momentum. È, in breve, il quadrante che individua gli investimenti migliori, tra quelli considerati.
  2. Nel quadrante in basso a sinistra, invece, ci sono quei mercati che hanno buone valutazioni, ma con Momentum sfavorevole. Chi ha un approccio ultra-value può considerare anche i mercati che si trovano in questo quadrante.
  3. Nel quadrante in alto a destra, ci sono quei mercati che hanno delle valutazioni fondamentali poco interessanti ma un buon Momentum. Chi ha un approccio focalizzato sul Momentum può essere interessato anche a questi mercati.
  4. Infine, nel quadrante in basso a destra ci sono quei mercati che non sono interessanti né da un punto di vista dei multipli né del Momentum. Meglio starne alla larga.

Lo ribadiamo, si tratta di valutazioni relative, non assolute: emergono gli investimenti migliori/peggiori rispetto agli altri, e non in assoluto.

I dati che abbiamo scelto di raffigurare nei grafici sono quelli relativi agli strumenti quotati su Borsa Italiana.

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Mercati Sviluppati

La “fotografia” offerta dalla Multicriteria mostra che, tra le aree geografiche, la zona con un punteggio migliore è quella del Giappone, seguita dall’Italia. Migliora il posizionamento complessivo del Canada, mentre il mercato Spagnolo e britannico al momento non risultano particolarmente “attraenti”.

Osservando il mercato azionario da un’altra prospettiva viene confermato quanto emerso precedentemente: il mercato migliore è quello giapponese, grazie ad un ottimo Momentum, seguito da quello italiano. Il mercato australiano, canadese e svizzero mostrano valutazioni fondamentali mediamente positive, ma il Momentum è ancora debole. Negativo infine il mercato americano ed europeo, dove la Spagna ha le valutazioni fondamentali risultano al di sotto della media storica e pure il Momentum è anche negativo.

Mercati Emergenti

Per quanto riguarda la valutazione dei Paesi Emergenti, in testa alla classifica troviamo la Russia, seguita da Turchia e Cina. Migliorano le valutazioni per il mercato dell’Est Europa, come si evince dal positivo valore fatto registrare dalla Repubblica Ceca. Peggiorano infine le valutazioni per i Paesi Emergenti dell’Asia e per il Sud Africa.

Se scendiamo nel dettaglio, vengono confermate le precedenti valutazioni, con il mercato russo e turco che si posiziona nel quadrante migliore, in alto a sinistra. La Repubblica Ceca registra valori fondamentali migliori, con il Momentum ancora debole. Tra i “big” dei paesi BRICS troviamo nel quadrante in alto a destra Cina e Brasile, dove entrambi i paesi registrano un buon Momentum, ma valutazioni fondamentali negative.

I settori

Con la recente ripresa del petrolio, prende quota anche il settore energetico, che ottiene un punteggio complessivamente migliore, solo dietro al settore tecnologico (che rimane – in termini di performance – il migliore da inizio anno) e il finanziario, rinvigorito dalle prospettive di rialzo dei tassi. Prosegue la fase negativa per alcuni settori tipicamente “difensivi”, quali quello della salute e quello delle telecomunicazioni.

La risalita del petrolio spinge il Momentum del settore energetico, che risulta l’unico settore posizionato nel quadrante migliore. Pressoché negativi, soprattutto in termini di valutazioni fondamentali, i restanti settori dove soprattutto i settori legati ai beni di consumo e ai beni di prima necessità, insiemi ai settori più “difensivi”, registrano valutazioni e Momentum negative.

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