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Come investire in autonomia, anche piccole somme, a costi bassi

Il panorama della gestione del risparmio in Italia sta cambiando velocemente e, per rendersene conto, è sufficiente fare un giro sul sito di AcomeA SGR: troverete moltissime novità a vantaggio del risparmiatore.

Tra le novità più interessanti ci sono le loro classi di fondi “scelta tradizionale (A1)” e “faccio da me online (A2)”.

Le innovazioni di AcomeA

AcomeA SGR, società presente da tempo anche sul sito AdviseOnly, ha scardinato vari tabù del sistema finanziario italiano:

  • i risparmiatori possono acquistare i fondi direttamente dal sito della società, in modalità self service, con un processo di sottoscrizione totalmente digitale che pone fine al preistorico scambio cartaceo tra risparmiatore e SGR;
  • il costo della gestione del fondo comune è chiaramente scorporato da quello della consulenza e vendita, grazie a due classi commissionali ben distinte (A1 e A2);
  • vi sono una serie di app per i risparmiatori (la più innovativa è Gimme5, di cui riparleremo su questo blog).

Quella delle commissioni è un elemento di gran novità, vale davvero la pena approfondire.

Come funziona il sistema dei fondi comuni in Italia

Un grave problema dei risparmiatori italiani che investono in fondi comuni è rappresentato dai costi commissionaline abbiamo parlato proprio recentemente. I fondi sono ottimi prodotti per allocare il proprio risparmio, troppo spesso però in Italia sono venduti con alte commissioni (sintetizzate dal TER) solo per remunerare chi li vende (più che chi li gestisce).

Il sottoscrittore (il risparmiatore che compra il fondo) generalmente questo non lo sa: pensa che la commissione elevata corrisponda alla maggiore qualità. Se invece sapesse che una fetta importante delle commissioni (che, si noti, hanno un notevole impatto sulla performance dell’investimento) va a remunerare una consulenza che sovente è una mera vendita, forse sceglierebbe un altro investimento.

Pensate per esempio ai fondi a cedola, che richiedono da parte delle case di gestione un impegno  modestissimo, eppure spesso presentano costi demenziali.

Insomma, il sistema finanziario favorisce la scarsa trasparenza sui costi: non vuole far sapere “come gira il fumo”, perché altrimenti i risparmiatori non comprerebbero più quei prodotti finanziari così redditizi per chi li vende.

AcomeA si rivolge direttamente al cliente con le classi A1 e A2

Ecco, AcomeA ha rotto il cerchio degli accordi opachi tra produzione e distribuzione e ha creato due classi commissionali pensando, ed è questa una grande novità, al cliente finale.

acomea come investire

La classe “faccio da me online (A2)”

La classe A2, dai costi di gestione dimezzati, è  rivolta a chi sceglie di far da sé, perché ha chiari i propri obiettivi di investimento o perché segue indicazioni di un sito come AdviseOnly (dove le idee d’investimento non mancano). La classe A2 è la scelta per l’investitore consapevole, che non necessita di un servizio di consulenza e quindi, giustamente, non vuole sopportarne il maggior costo. La gamma di fondi è sufficientemente ampia da assicurare buoni spazi di manovra per l’asset allocation di portafoglio.

La classe “scelta tradizionale (A1)”

La classe A1, è invece destinata all’investitore autonomo, ma probabilmente meno esperto, che desidera esplicitamente un servizio di consulenza finanziaria. Questo servizio ha ovviamente un costo, che si riflette in commissioni più elevate.

La distinzione è netta, la differenza commissionale è trasparente e a scegliere è il cliente.

La nostra opinione

Senza nulla togliere alla classe A1, è ovvio che a noi di AdviseOnly piace molto la classe “faccio da me online (A2)”: è una gestione attiva a “costi da grossista”, acquistata online. I fondi della classe A2 hanno infatti TER assai ragionevoli, un po’ più elevati di quelli di ETF analoghi (ma non sempre: il fondo di liquidità AcomeA liquidità, per esempio, ha un TER più basso di molti ETF di liquidità). Ma ci sono altri due aspetti da considerare:

  • con i fondi comuni non ci sono commissioni di negoziazione, quelle che si pagano per comprare e vendere gli ETF, le azioni o le obbligazioni (ciò vale per qualunque fondo comune);
  • i fondi comuni di AcomeA SGR sono attivi, e non passivi, e questo comporta maggiori costi “di produzione”.

C’è un altro fatto importante: con la classe A2 si creano condizioni estremamente favorevoli ad un investimento graduale nel tempo, anche con piccole somme (ad esempio con i PAC). Chi ci segue regolarmente sa che siamo assai favorevoli a questo tipo d’investimento, perché i benefici sono molteplici e significativi.

Quindi ci fa piacere vedere che questa SGR offre vari piani di sottoscrizione del fondo, tra i quali spiccano PAC e PAD (Piano di Accumulo Dinamico, in pratica un PAC potenzialmente “irregolare”), con versamenti anche solo di €50, senza costi di versamento, con frequenza mensile, trimestrale, semestrale o annuale. E rimborsi altrettanto flessibili.

Risparmiare un po’ alla volta, investendo quando e quanto si vuole in fondi con TER contenuti, direttamente dal web: cari amici risparmiatori, qui si comincia a ragionare!

Scritto da

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