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HomeCAPIRE LA FINANZAFINANZA PERSONALE#biascomportamentali: overconfidence, ovvero la sindrome di Superman

#biascomportamentali: overconfidence, ovvero la sindrome di Superman

Questa volta partiamo da una domanda alla quale a tutti noi sarà capitato di rispondere almeno una volta nella vita, quantomeno nella propria testa. La domanda è la seguente: vi reputate più intelligenti della media dei vostri colleghi?

 

Circa l’80% delle persone crede di essere più intelligente della media

È una domanda che può mettervi un po’ in imbarazzo, ce ne rendiamo conto. Avete magari paura di apparire un po’ arrogantelli. Eppure, alla fine, arriverà qualcuno ad ammettere, seppure forse con qualche esitazione, che “be’, sì, certamente, mi considero più intelligente della media dei miei colleghi”.

Chi lo farà, può stare tranquillo: in realtà, è in buona compagnia. La stessa domanda, posta a un campione molto più ampio di persone, farebbe emergere che circa l’80% delle persone ritiene di essere più intelligente della media.

 

Ciò avviene anche quando si parla di altri argomenti

Per esempio, la maggioranza dei guidatori di automobili pensa di essere migliore della media. E la maggioranza degli investitori crede di essere sopra la media. Una vera e propria sindrome di Superman, insomma.

 

 

È la cosiddetta “overconfidence”, un’eccessiva fiducia in noi stessi o un eccessivo ottimismo che ci porta a sottovalutare potenziali rischi e problemi. Anche sul piano finanziario e della gestione dei nostri risparmi.

Ma che cos’è l’overconfidence, di cui spesso parla anche la Consob nei suoi rapporti sulle scelte di investimento delle famiglie italiane?

 

Overconfidence: in cosa consiste l’eccesso di fiducia?

Ebbene, l’overconfidence è la tendenza delle persone a basarsi in misura eccessiva sulle proprie capacità e sul proprio giudizio. Ciò genera un’illusione di controllo che lascia poco spazio per adattarsi all’effettiva realtà dei fatti.

Come dimostra questa nostra epoca di drammatica polarizzazione delle opinioni (qualunque sia il tema), l’eccessiva fiducia in se stessi spesso è ancor più accentuata all’interno di particolari gruppi di persone, le quali si sentono ancor più rafforzate nelle loro opinioni e nella sopravvalutazione delle proprie conoscenze e competenze proprio dall’appartenere a un particolare gruppo (non solo ideologico ma anche professionale, territoriale, e via dicendo).

 

Take home: quale lezione possiamo trarre da tutto questo?

Ottimismo e fiducia in se stessi possono essere bellissime qualità, per carità, nessuno discute di questo. Ma non sono una buona scusa per dimenticarsi di analizzare i fatti con attenzione e senso critico. Una raccomandazione, questa, che si deve applicare anche alle scelte d’investimento.

 


 

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