I fondi pensione sono i maggiori investitori a livello globale. Appesantiti da problemi strutturali della società come l’invecchiamento della popolazione e ostacolati dalle difficili condizioni dei mercati finanziari, questi grandi investitori stanno puntando sul mercato delle materie prime.
I colossi degli investimenti
Vi siete mai chiesti chi siano i principali investitori a livello mondiale? Ve lo diciamo noi: i fondi pensione pubblici e privati.
Nell’ultimo rapporto sul mercato pensionistico globale[1], l’OCSE stima che nel 2015 la massa di attivi investiti per la pensione ammontava a circa 38 mila miliardi di dollari. I fondi pensione ne gestiscono circa il 68%, seguiti dalle banche e dalle società d’investimento (20,2%), dalle assicurazioni (11,3%) e dalle imprese (0,5%).
Sebbene il peso relativo dei fondi pensione vari da Paese a Paese, c’è un problema che accomuna i principali Paesi OCSE: il sistema pensionistico deve fare i conti con alcuni trend strutturali della società, come l’invecchiamento della popolazione e con le attuali condizioni, sempre più instabili, dei mercati finanziari. Se da un lato l’invecchiamento della popolazione renderà sempre più difficile per i sistemi pensionistici trovare le risorse per pagare le pensioni future, dall’altro l’attuale scenario d’investimento, che abbiamo ribattezzato Lower for Longer, riduce le aspettative di rendimento di tali fondi. In soldoni: è sempre più difficile accumulare il capitale necessario a pagare le pensioni.
Infatti, una buona fetta dell’asset allocation dei principali fondi pensione europei è investita in obbligazioni, dove attualmente i rendimenti sono ai minimi storici.
Negli ultimi anni, gli Stati hanno cercato di correre ai ripari aumentando l’età pensionabile e incentivando il risparmio privato. Dal lato dei fondi pensione, invece, i gestori stanno modificando l’asset allocation dei portafogli. In questo momento, le obbligazioni sono minacciate dal rialzo dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve, mentre sul mercato azionario, con le Borse quasi ovunque vicine ai massimi, il rapporto tra prezzi e fondamentali risulta sempre meno conveniente. E così l’investimento in commodities è tornato sui radar dei principali investitori.
Investire in commodities
Dopo il crollo del 2015, le commodities stanno risalendo la china e, al momento, sono tra le asset class con le valutazioni più interessanti.
“Gli investitori sono sempre più interessati ad esporsi alle commodities nelle strategie di asset allocation e nella costruzione dei portafogli” – sottolinea Simone Rosti, Responsabile di UBS ETF per il Sud Europa. “In particolare, registriamo una crescente domanda da parte dei fondi pensione europei e degli asset manager, che hanno investito in modo massiccio nei nostri ETF dedicati”.
“Ci aspettiamo di vedere un numero crescente di consulenti dei fondi pensione raccomandare ai loro clienti finali il nostro ETF CMCI (che ha superato a fine marzo il traguardo di un miliardo di dollari in gestione)”, aggiunge Rosti, “per via dell’avanzata metodologia di rolling e delle eccellenti caratteristiche di diversificazione che lo contraddistinguono. Inoltre, anche la versione ex-Agriculture che abbiamo lanciato recentemente ha registrato una rapida crescita degli asset da parte degli investitori che cercano nell’SRI (Socially Responsible Investment ndr) un tema da aggiungere alla propria esposizione alle commodity”.
Qual è l’offerta di UBS
UBS mette a disposizione dei risparmiatori ETF che permettono di investire in modo innovativo e a bassi costi sulle materie prime:
[accordion title=”Con copertura del cambio, Ubs Cmci Comp Sf Ucits Etf Eur Hed A-Acc”]- ISIN: IE00B58HMN42
- L’obiettivo d’investimento del fondo è fornire la stessa performance dell’UBS Bloomberg CMCI Composite Total Return. Il prezzo di borsa può differire dal NAV.
- Il fondo replica in modo sintetico la performance dell’indice investendo in uno swap.
- TER: 0,37%
- ISIN: IE00B53H0131
- L’obiettivo d’investimento del fondo è fornire la stessa performance dell’UBS Bloomberg CMCI Composite Total Return. Il prezzo di borsa può differire dal NAV.
- l fondo replica in modo sintetico la performance dell’indice investendo in uno swap.
- TER: 0,37%
[1] http://www.oecd.org/finance/private-pensions/globalpensionstatistics.htm