Nel panorama finanziario è attualmente in corso una ridistribuzione senza precedenti del capitale verso soluzioni più sostenibili. E sostenibilità significa pensare e agire con una visione di lungo termine. Questo approccio di investimento è parte integrante della strategia di UBS, dai prodotti e servizi offerti al modo in cui opera nella società generando un impatto positivo.
Come spiegano gli esperti di UBS parlando di cambiamento climatico, è fondamentale orientare gli investimenti verso obiettivi sostenibili finalizzati al raggiungimento della soglia zero in emissioni nette. C’è di buono che negli ultimi anni l’atteggiamento nei confronti degli investimenti sostenibili ha subito una profonda trasformazione: oggi, a differenza del passato, la sostenibilità ha un ruolo sempre più centrale nei portafogli degli investitori.
L’integrazione di parametri sostenibili nelle scelte di investimento si realizza con la scelta di puntare su prodotti Articolo 8 e 9 a norma della SFDR. Per i non addetti ai lavori, l’articolo 8 della SFDR1 si riferisce generalmente a prodotti che promuovono, tra le altre, caratteristiche ambientali, sociali e di governance (c.d. ESG), mentre l’articolo 9 si riferisce a prodotti che hanno obiettivi di investimento sostenibili.
Etf sostenibili: cosa c’è da sapere
L’investimento in Etf quotati (fondi passivi che replicano l’andamento di un indice) sostenibili rappresenta un modo semplice per integrare la sostenibilità nei portafogli. UBS Asset Management è da sempre all’avanguardia dell’innovazione in questo campo. La gamma di prodotti offre diverse soluzioni azionarie e obbligazionarie per costruire portafogli globali sostenibili, tanto che il patrimonio investito sostenibile ha superato i 34 miliardi di dollari2.
Il percorso è iniziato nel 2011 con il lancio di una famiglia di Etf caratterizzati da un forte componente ESG. Da allora l’offerta si è notevolmente ampliata in termini di nuove soluzioni e patrimonio investito.
Partendo da un’esperienza di più di 35 anni nel mondo dei prodotti indicizzati, la casa di investimenti svizzera ha oggi in gestione oltre 90 miliardi di dollari in Etf ed è il primo provider per numero di Etf sostenibili quotati su Borsa Italiana3.
Portafogli al passo con il progresso
La casa di gestione ha identificato tre famiglie di benchmark4 per classificare le sue soluzioni passive e aiutare gli investitori a raggiungere i loro obiettivi di investimento.
- ESG. L’acronimo sta per Environmental, Social, Governance ed è usato in ambito economico-finanziario per indicare tutte quelle attività legate all’investimento sostenibile che perseguono gli obiettivi della gestione finanziaria tenendo conto di aspetti di natura ambientale, sociale e di governance.
- SRI. L’Investimento Sostenibile e Responsabile, dall’inglese Sustainable and Responsible Investment, mira a creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che integra l’analisi finanziaria con quella ESG.
- PAB e CTB. Gli acronimi PAB, dall’inglese Paris Aligned Benchmarks, e CTB, Climate Transition Benchmarks, fanno riferimento a parametri di confronto per misurare l’impatto degli investimenti sul cambiamento climatico, selezionando aziende in linea con l’Accordo di Parigi, che prevede il contenimento dell’innalzamento delle temperature globali al livello di 1,5 gradi Celsius.
Sulla base di queste tre categorie di famiglie, UBS ha classificato i diversi indici azionari MSCI (MSCI ESG Universal Low Carbon Select 5% Issuer Capped, MSCI SRI Low Carbon Select 5% Issuer Capped e MSCI Climate Paris Aligned Index) considerando la strategia, i criteri di selezione ESG e le esclusioni.
Dall’Eurostoxx all’S&P 500 in chiave ESG
Tra i prodotti azionari sostenibili della gamma di UBS, spicca l’UBS ETF (IE) MSCI ACWI Socially Responsible UCITS ETF (ISIN: IE00BDR55927), che si basa sull’indice MSCI ACWI SRI Low Carbon Select 5% Issuer Capped, il quale comprende titoli a capitalizzazione medio-alta di 23 mercati sviluppati e 24 mercati emergenti5.
Si tratta di un indice ponderato per la capitalizzazione6 che permette all’investitore di esporsi solo alle società con ottime valutazioni sul fronte del profilo ambientale, sociale e di governance (ESG) e che esclude quelle i cui prodotti hanno un impatto sociale e ambientale negativo (c’è inoltre un limite del 5% di esposizione alla singola società).
Ma non è l’unica soluzione in ambito sostenibile. C’è infatti anche l’UBS ETF (IE) S&P 500 ESG UCITS ETF (USD) A-acc (ISIN: IE00BHXMHL11), un prodotto che replica l’andamento delle più grandi società quotate statunitensi selezionate in base a criteri ESG.
Un Etf analogo, ma orientato alle maggiori società quotate europee, è l’UBS ETF (LU) EURO STOXX 50 ESG UCITS ETF (EUR) A-dis (ISIN: LU1971906802). Nell’universo investibile di questo prodotto le società dell’indice Euro Stoxx vengono selezionate in base ad alcuni filtri che in primis sfavoriscono le aziende afferenti al business delle armi, del tabacco e dei combustibili fossili. Dopodiché viene escluso il 10% delle società con i punteggi ESG più bassi: tali aziende vengono sostituite con imprese con il punteggio ESG più alto presenti nel Supersettore ICB.
C’è spazio anche per le obbligazioni sostenibili
Con la fine dell’era dei tassi d’interesse a zero, riacquista interesse anche il mercato obbligazionario. L’UBS ETF (LU) J.P. Morgan Global Government ESG Liquid Bond UCITS ETF (USD) A-acc (ISIN: LU1974693662) raccoglie nel suo paniere di riferimento solo i titoli di Stato più liquidi a livello globale.
Tenuto conto della ponderazione di mercato, l’indice controlla l’impegno di tipo ambientale, sociale e di governance (ESG) dei Paesi emittenti. I Paesi sono classificati in 10 categorie in base al loro punteggio ESG: quelli che si posizionano nelle ultime cinque subiscono la rimozione dal paniere.
Sempre in ambito obbligazionario c’è l’UBS ETF (LU) Sustainable Development Bank Bonds UCITS ETF (USD) A-acc (ISIN: LU1852211215). Questo Etf è basato su un indice che, con una soglia massima del 25% per emittente, è concepito per accogliere le obbligazioni emesse in dollari dalle banche multilaterali di sviluppo, istituti sovranazionali che hanno come obiettivo la riduzione della povertà e la promozione dello sviluppo economico.
Uno di questi è la Banca Mondiale, che ha sede a Washington e fa parte delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite.
Vuoi saperne di più?
1 – REGOLAMENTO (UE) 2019/2088 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 27 novembre 2019 relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari.
2 – ETFGI al 31/03/2023.
3 – ETFGI al 31/03/2023.
4 – Un benchmark è un indice in riferimento al quale viene determinato l’importo da corrispondere per uno strumento finanziario o per un contratto finanziario, o il valore di uno strumento finanziario, oppure un indice usato per misurare la performance di un fondo di investimento allo scopo di monitorare il rendimento di tale indice ovvero di definire l’allocazione delle attività di un portafoglio o di calcolare le commissioni legate alla performance.
5 – I titoli a medio-alta capitalizzazione comprendono le società con capitalizzazione di mercato superiore ai 2 miliardi di dollari secondo la definizione di MSCI. Per capitalizzazione si intende il valore totale delle azioni di una società in circolazione sul mercato.
6 – Il valore totale dell’indice viene calcolato sommando la capitalizzazione di mercato di ogni società, quindi dividendo la cifra ottenuta per il numero totale di titoli.