L’inflazione continua ad andare a passo svelto tra Stati Uniti ed Europa. In particolare, sull’altra sponda dell’Atlantico l’aumento dei prezzi ha toccato in dicembre quota 7%, ossia il valore più alto da 40 anni a questa parte. Numeri che hanno spinto il governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, a definire l’inflazione una minaccia per l’economia e a profilare una politica monetaria più restrittiva, con un percorso di rialzo dei tassi d’interesse più veloce nel corso del 2022. In Europa, invece, la Banca centrale europea sembra adottare una linea più attendista, ma sta di fatto che tra le difficoltà della logistica e i rincari di gas ed energia l’aumento dei prezzi è consistente: l’Eurostat lo ha stimato intorno al 5% a dicembre 2021.
L’equity continuerà a trainare i mercati
In questo quadro generale, dove comunque la situazione pandemica non sembra essere del tutto risolta, gli investitori planetari si interrogano su quale strada imboccare in questo 2022. In questo senso, gli esperti della casa svizzera d’investimenti Ubs si attendono che, in virtù di una posizione più aggressiva della Fed, il rendimento a 10 anni dei titoli di Stato statunitensi arriverà a crescere fino a circa il 2%. Tuttavia, non credono si verificherà un aumento dei rendimenti tale da mettere a repentaglio il rally azionario. Anche l’aumento generalizzato dei prezzi, pur continuando nel primo trimestre dell’anno, dovrebbe raggiungere il suo picco per poi rallentare nel corso dell’anno poiché le interruzioni della catena di approvvigionamento dovrebbero attenuarsi nella seconda metà del 2022. In definitiva, quindi, dovrebbe essere ancora l’equity a trainare il mercato almeno in questo primo trimestre dell’anno.
La svolta Esg offre opportunità d’investimento
Ma quali sono, quindi, i temi d’investimento a cui guardare? Il mondo post pandemico sta guardando con decisione alla svolta Esg, ossia a tutti quei prodotti d’investimento che oltre al rendimento si propongono di avere impatti positivi in ambito ambientale, sociale e di governance. Gli investitori, infatti, dimostrano una propensione a investire maggiormente nelle aziende che hanno una politica socialmente responsabile. Ed è da qui, anche nell’ottica di una politica dei governi mondiali che punta alla transizione energetica e a una riduzione delle emissioni, che nascono diverse opportunità interessanti sui mercati.
Un occhio all’azionario globale socialmente responsabile
Per arricchire il portafoglio, Ubs propone un’ampia gamma di Etf, fondi a gestione passiva che replicano l’andamento di un paniere di titoli. La scelta sull’azionario è ampia e diversificata, sia per aree geografiche che per temi d’investimenti. Per quanto riguarda il tema Sri (appunto, gli investimenti sostenibili) esistono diversi prodotti. Per esempio, l’UBS ETF (LU) MSCI World Socially Responsible UCITS ETF (USD). Si tratta di un fondo che investe nell’indice MSCI World SRI Low Carbon Select 5% Issuer Capped Total Return Net Index. È un indice ponderato per la capitalizzazione di mercato rettificata per il flottante, che misura le performance dei mercati azionari globali prendendo in considerazione solo società che prestano elevata attenzione all’ambiente, alla società e alla governance (Esg) rispetto alla concorrenza. Lo stesso prodotto è disponibile per varie aree geografiche: area euro, Regno Unito, Giappone, Usa, anche con copertura per il rischio di cambio.
Non solo clima: occhio all’Etf per l’equità di genere
Un altro Etf, per fare un altro esempio, replica il Solactive UBS Climate Aware Global Developed Equity CTB Index, un indice progettato per riprodurre la strategia Climate Aware di UBS AM, il cui fine è limitare il potenziale aumento della temperatura globale a 1,8 gradi entro il 2050. Il prodotto parte dal Solactive GBS Developed Markets Large & Mid Cap, che comprende le aziende a media e grande capitalizzazione dei mercati sviluppati, da cui poi va a selezionare solo le società migliori per quanto riguarda il rating climatico, andando a escludere quelle con i punteggi più bassi.
Infine, spostando l’attenzione dall’aspetto climatico a quello sociale, esiste un prodotto che punta sulle aziende che evidenziano una certa sensibilità alle tematiche sulla diversità di genere ai propri vertici. L’indice Solactive Equileap Global Gender Equality 100 Leaders Index è composto da cento società, di cui cinquanta vengono prese dagli Stati Uniti tra quelle che hanno ottenuto il gender score migliore, mentre le altre sono prese dal resto del mondo badando a che ciascun paese non pesi per più del 10% sul paniere.
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