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#ABCFinanza: Cos’è e come funziona un’obbligazione?

In un post precedente, semplificando molto, avevamo immaginato il mercato del credito come un villaggio nel quale vivono alcuni vecchietti ricchi ma un po’ acciaccati – e quindi poco intraprendenti – e un manipolo di giovanotti squattrinati ma pieni di idee e di spirito imprenditoriale1. Ora introduciamo nel villaggio alcuni elementi che renderanno il nostro paesaggio economico più simile alla realtà.

 

Dietro le quinte del mercato obbligazionario

Può darsi che gli allevatori di cui parlavamo la volta scorsa, invece di chiedere prestiti direttamente ai ricchi del villaggio, decidano di vendere obbligazioni al pubblico, il quale a quel punto costituisce il cosiddetto “mercato primario”. Vendono, cioè, documenti sui quali c’è scritto che sì, hanno ricevuto in prestito dei soldi, e che quindi sono tenuti a:

  • corrispondere i relativi interessi ai possessori delle obbligazioni;
  • restituire loro il capitale alla scadenza (se tutto va bene).

Gli investitori, dal canto loro, dovranno essere accorti nello scegliere le obbligazioni emesse dall’allevatore che, a parità di rischio, paga il tasso d’interesse più elevato, o che, a parità di interesse, presenta il rischio minore.

In ogni caso, le obbligazioni sono frazionabili in piccoli tagli, per cui possono essere vendute a un grande numero di investitori anche a fronte di un cifre più modeste. Può sembrare una questione secondaria, ma non lo è affatto: nel malaugurato caso in cui l’allevatore fallisse, non ci sarebbe un unico investitore a pagarne le imponenti conseguenze, ma tanti investitori che pagherebbero conseguenze decisamente più sopportabili.

 

 

Attenzione: questo vale in linea di principio. Un principio che ogni investitore può far suo diversificando – come abbiamo detto tante volte – il suo portafoglio di investimenti ed evitando di mettere tutti i risparmi di una vita su un unico emittente. Cosa che invece, purtroppo, tante volte è capitata (e capita ancora).

Un ultimo punto: le obbligazioni possono essere cedute facilmente, tanto che esiste il cosiddetto “mercato secondario”. Al mercato secondario può rivolgersi chiunque abbia bisogno di vendere le obbligazioni in suo possesso prima della scadenza, onde trovare un compratore del suo bond di “seconda mano”.

 

Che differenza c’è tra mercato primario e secondario?

La possiamo agevolmente sintetizzare così:

  • il mercato primario è quello sul quale le obbligazioni di nuova emissione vengono vendute per la prima volta;
  • il mercato secondario, invece, è quello sul quale vengono scambiate obbligazioni già in circolazione.

I principali attori sul mercato primario sono:

  • gli enti governativi internazionali, nazionali e regionali, che offrono le loro obbligazioni agli investitori (essi emettono le cosiddette obbligazioni sovranazionali o governative);
  • le grandi imprese, che possono trovare più conveniente indebitarsi tramite obbligazioni che tramite prestiti bancari (esse emettono le cosiddette obbligazioni societarie o corporate);
  • le banche, che cercano capitali al minor costo possibile per poter soddisfare la richiesta di credito ed emettono obbligazioni bancarie (che rientrano nella categoria “corporate”).

A parità di altre condizioni, le obbligazioni sul mercato primario trattano a prezzi più alti rispetto al mercato secondario. Questo perché il mercato primario offre quantità disponibili più elevate.

Quindi, per esempio, un fondo pensione che abbia la necessità di acquistare una partita corposa di obbligazioni potrebbe preferire rivolgersi al mercato primario e comprarle tutte in un colpo solo invece di metterci giorni a rastrellare sul mercato secondario le quantità di cui ha bisogno.

Il discorso cambia per il piccolo investitore al dettaglio, il quale, prima di aderire a un collocamento obbligazionario sul mercato primario, dovrebbe sempre chiedersi se sul secondario non c’è già disponibile un’obbligazione analoga o migliore a un prezzo inferiore. Spesso è così.

 

Come funziona il collocamento di un’obbligazione?

Di solito, un collocamento obbligazionario rivolto al pubblico prevede i seguenti soggetti:

  • l’emittente: è l’ente che emette l’obbligazione e che raccoglie i fondi derivanti dal collocamento obbligazionario;
  • il collocatore: è l’ente che si occupa di piazzare le obbligazioni presso la sua clientela, percependo una commissione a fronte dell’attività di vendita;
  • i sottoscrittori: sono coloro che, attuando la loro scelta d’investimento, comprano l’obbligazione aderendo all’offerta del collocatore.

 



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Scritto da

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Ultimi commenti
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    Non mi é chiara una cosa: se io compro delle obbligazioni al 5% di cedola a prezzo 110. Il 5% mi viene dato su ció che io ho versato o sul valore nominale? (Riducendo di conseguenza la reale cedola rispetto a ció che ho investito)

    • Avatar

      La cedola viene calcolata sul valore nominale (ovvero 100). Pagando un’obbligazione sopra la pari (ad esempio 110), si riduce il rendimento a scadenza.

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