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Come investire in minibond? Il Fondo dedicato alle PMI italiane di Zenit SGR

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Il mercato dei minibond cresce a buon ritmo e sempre più investitori si stanno affacciando a questa asset class che offre rendimenti estremamente interessanti.

Dopo aver parlato del mercato e delle caratteristiche principali dei minibond, è tempo di rispondere alla seguente domanda: come un risparmiatore può investire in questi strumenti?

È possibile farlo attraverso la sottoscrizione di un fondo specializzato e chiuso, come il Fondo Progetto MiniBond Italia di Zenit Sgr.

Il veicolo giuridico a cui si aderisce è quello del Fondo comune, che rientra nella grande famiglia degli OICR (Organismo di Investimento Collettivo del Risparmio).

Ripercorriamo le principali caratteristiche dei Fondi Comuni.

  • Consulenza professionale. La gestione operativa del fondo viene di norma affidata ad una SGR (società di gestione del risparmio), che riceve la delega dai sottoscrittori per definire il regolamento, l’universo investibile e la gestione dei costi del fondo.
  • Assenza del rischio di credito. Il denaro raccolto viene custodito dalla banca depositaria, non dalla società di gestione. In questo modo la società di gestione non diventa mai proprietaria del denaro investito nel fondo, che resta sempre di proprietà di chi l’ha acquistato (cioè il sottoscrittore).
  • Diversificazione del rischio. Le risorse investite nel fondo comune sono distribuite e diversificate tra diverse forme d’impiego, in modo da ridurre i rischi Inoltre, nei fondi comuni d’investimento, tutti i partecipanti hanno gli stessi diritti: i guadagni o le perdite sono ripartiti tra i sottoscrittori in proporzione a quanto investito (cioè in proporzione al numero di quote in possesso).

Un esempio concreto? Ecco il Fondo PMI di Zenit

Forte della propria esperienza più che ventennale e vantando solide relazioni con il management delle più importanti eccellenze italiane, il team di Zenit SGR ha deciso di istituire un fondo dedicato alle PMI, in modo da sostenere il sistema economico italiano e offrire agli investitori un veicolo innovativo e dedicato.

Così nasce il progetto MiniBond Italia, un fondo che punta sulla capacità e la qualità imprenditoriale del nostro Paese, offrendo:

  • alle PMI italiane d’eccellenza un canale di finanziamento complementare al credito bancario;
  • agli investitori l’opportunità di investire in una nuova e promettente asset class.

Una overview sul fondo

Il fondo ha l’ambizione di raccogliere tra investitori professionali fino a 100 milioni di euro nel periodo che va da oggi a luglio 2016.

  • Chiusura periodo di investimento: 31/12/2018.
  • Durata del fondo: 31/12/2022, con eventuale grace period (18 mesi).
  • Target di raccolta: € 100 milioni.
  • Attuale raccolta: € 35,5 milioni.
  • Sottoscrittori: più di 20. Tra questi figurano banche del territorio, assicurazioni, casse di previdenza, Confidi, fondazioni, SGR, investitori professionali.

Le caratteristiche principali del fondo

  • Duration: <= 5 anni.
  • Investimenti: 15/20 emissioni.
  • Valore nominale di emissione: €1 < €35 milioni.
  • NAV: trimestrale.
  • Distribuzione proventi: annuale.

I requisiti minimi delle società nelle quali investe il fondo

Il fondo investe principalmente in PMI con un fatturato compreso tra € 5 e € 200 milioni che soddisfano i seguenti requisiti:

  • almeno l’ultimo bilancio assoggettato a revisione contabile;
  • livello minimo di rating (emesso da un’agenzia accreditata ESMA);
  • indebitamento contenuto e buon livello di patrimonializzazione (preferibilmente PFN/EBITDA < 4 e PFN/PN < 2), nonché buona redditività lorda delle vendite (EBITDA margin > 5%);
  • Elevati livelli di export.

Composizione del portafoglio

Fino ad oggi, il fondo ha investito €11,2 milioni circa. Ecco la lista delle operazioni:

Emittente Settore Fatturato
(milioni)
Investimento
(milioni)
Cedole Periodicità
Essepi ingegneria Energia ed efficientam. energetico € 6,2 € 2,2 5,40% Annuale
Rigoni di Asiago Produz. e vendita miele e confetture € 68,1 € 0,3 6,25%[1] Semestrale
EGEA Produz. e vendita energia elettrica e gas € 709,2[2] € 2,2 5,50% Annuale
Industrial Batterie, fibra di vetro, di carbonio e plastica € 136,1[3] € 3,3 5,30%[4] Semestrale
Cartiere Villa Lagarina Carte e cartoni (igienico, sanitario etc.) € 124,5 € 3,2 5,00% Semestrale

Come vengono scelte le emissioni

Il processo di selezione dei minibond passa attraverso più fasi:

  • pre-screening, ossia individuazione di possibili target;
  • screening, selezione operativa delle aziende;
  • strutturazione dell’operazione e approfondimenti, con accurata due diligence sulle aziende selezionate;
  • valutazione e delibera da parte del CdA.

L’insieme di questo processo prevede il coinvolgimento di diversi attori: team di investimento, advisor del fondo, advisory board, CdA di Zenit SGR e agenzie di rating.

In discussione ci sono le seguenti emissioni:

Emittente Settore Ipotesi d’investimento
(milioni)
Ipotesi cedola lorda Ipotesi timing emissione
MiniBond 1 Commercio di autoveicoli € 1,5 5,0% IV trimestre 2015
MiniBond 2 Infrastr. e servizi Oil & Gas € 0,5 5,0% IV trimestre 2015
MiniBond 3 Abbigliamento intimo € 3,0 6,5% IV trimestre 2015
MiniBond 4 Trasporto e magazzinaggio € 3,0 5,5% IV trimestre 2015

Chi ci può investire?

Il mercato dei Minibond è giovane e in piena evoluzione. In questa prima fase, gli investitori istituzionali stanno facendo da apripista, e la maggioranza dei fondi sono dedicati ad investitori professionali. Tuttavia, il mercato è in fermento e l’interesse da parte degli investitori retail sta attirando l’attenzione delle società di gestione.

Insomma, il dado è tratto, la discussione per lanciare classi di fondi dedicate agli investitoti retail è partita e ben avviata.


[1] Il MiniBond è stato sottoscritto dal Fondo sopra la pari e il tasso di rendimento effettivo a scadenza è pari a 5,64%.
[2] Dati consolidati.

[3] Dati consolidati.
[4] Il MiniBond è stato sottoscritto sotto la pari e il tasso di rendimento effettivo a scadenza è pari a 5,9%.

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Ultimi commenti
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    parlate anche dei costi annessi alla sottoscrizione del fondo. Grazie.

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      Buongiorno Pasquale, grazie per la Sua domanda. Le comunico che l’investitore/cliente che deciderà di sottoscrivere, a seguito del primo richiamo dei fondi, riceverà un numero di quote inferiore per “equalizzare” la sua posizione a quella degli investitori/clienti già sottoscrittori. Gli oneri del fondo si riferiscono principalmente alle commissioni di gestione. Un cordiale saluto

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    Alla fine non sono riuscito a capire se il fondo “Progetto MiniBond Italia” sia o no anche aperto a piccoli investitori. All’inizio dell’articolo vi ponete il quesito “Come un risparmiatore può investire in questi strumenti?”. Ma poi la scheda in calce dice che il fondo è “riservato a investitori qualificati (banche, fondi pensione, ecc.)”, cosa che sembra confermata anche dal sito istituzionale del fondo. Concretamente, come posso, da piccolo risparmiatore, investire in questo fondo o comunque in minibond?

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      Buongiorno Carlo, grazie per la Sua domanda. Le confermo che un Cliente al Dettaglio – e come tale non professionale – può sottoscrivere quote del Fondo Progetto MiniBond Italia per un importo non inferiore ad Euro 500.000. Un cordiale saluto

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