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HomeCAPIRE LA FINANZAFINANZA PERSONALEA quanto ammonterà la tua pensione (se non hai un “piano B”)?

A quanto ammonterà la tua pensione (se non hai un “piano B”)?

Il tema delle pensioni è da sempre tra i cavalli di battaglia dei governi che si alternano alla guida del Paese. Ora, con l’insediamento del nuovo governo Meloni, una riforma strutturale del sistema pensionistico italiano è tornata al centro del dibattito (la promessa è quella di metterla a punto per il 2023).

Nel frattempo, arriva una riforma transitoria che fa approdare a 103 la norma sui pensionamenti anticipati che era partita come Quota 100 e si era poi evoluta in Quota 102 con il governo Draghi.

Sta di fatto che la coperta dell’Inps resta corta, motivo per cui è importante farsi carico – almeno parzialmente – della propria pensione futura, attivando una forma di contribuzione integrativa, che si tratti di fondi pensione o di piani individuali pensionistici.

Intanto, in attesa di indicazioni più precise sugli ultimissimi ritocchi alla normativa, noi vi ricordiamo che sul sito dell’Inps è disponibile un utile calcolatore che, partendo da alcuni assunti di base e dai dati sulla vostra situazione contributiva presenti nell’archivio dell’ente, potrebbe darvi un’idea su tempi e modi della vostra possibile uscita dal mondo del lavoro (se faceste affidamento sulla sola pensione obbligatoria).

 

Alcune doverose precisazioni

Prima di entrare nel vivo della nostra analisi occorre però fare una precisazione: la simulazione dell’Inps prende a riferimento l’ultima gestione previdenziale nella quale si stanno versando i contributi e mette insieme solamente i contributi che si sommano automaticamente per legge.

Se un contribuente è iscritto alla Gestione Separata con un contratto di collaborazione, i contributi versati in questa gestione non si cumuleranno automaticamente con quelli eventualmente versati nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti.

Il simulatore, dunque, non restituirà un quadro completo a chi ha versato contributi ad altri fondi o casse di previdenza – o ha svolto a periodi di lavoro all’estero. Inoltre, il servizio non è disponibile per chi è già in possesso di pensione di vecchiaia, anticipata o anzianità.

 

Primo passo: come accedere al servizio?

Per accedere al servizio bisogna entrare nell’area riservata (MyInps), accessibile tramite Spid, Carta di identità elettronica e Carta nazionale dei servizi (munite di chip) o tramite Pin. Una volta entrati, si accede dalla homepage alla voce “simulatori” e quindi a “la mia pensione futura”.

 

 

A questo punto si apre una pagina di spiegazione del servizio, con un pulsante per accedere alla simulazione vera e propria.

Nel momento in cui scriviamo, la procedura è stata aggiornata per consentire:

  • la simulazione per “pensione quota 102” (articolo 1, comma 87, della legge 234/2021);
  • la simulazione anche con il sistema contributivo da opzione (articolo 1, comma 23, della legge 335/1995) o con opzione donna (articolo 1, comma 9, della legge 243/2004, articolo 16 del dl 4/2019 e articolo 1, comma 94, della legge 234/2021);
  • la valutazione degli effetti del riscatto sulla pensione accedendo alla funzione avanzata “Simulazione con riscatto laurea” (per i lavoratori iscritti al settore di Gestione Pubblica o Gestione Separata la funzione sarà attivata in un secondo momento).

 

La situazione contributiva e la previsione della pensione

Proseguendo nella simulazione, si passerà a una schermata con la situazione contributiva personale, nella quale sarà possibile visualizzare nel dettaglio il numero delle settimane di contribuzione utili alla pensione maturate finora e l’estratto conto con tutti gli anni di contributi.

A questo proposito, vi consigliamo di controllare che i conti vi tornino e che ci sia tutto, perché può sempre capitare che, magari per qualche disguido amministrativo, l’azienda non vi versi tutti i contributi dovuti.

Il calcolatore chiede poi di indicare la retribuzione annuale lorda attuale e l’eventuale numero di figli per arrivare infine alla simulazione della pensione (prima di accedere al servizio però, potete controllare i Requisiti Pensione di Vecchiaia e i Requisiti Pensione Anticipata): qui vedrete la data e l’importo della pensione di vecchiaia, con il relativo tasso di sostituzione.

È proprio a quest’ultimo valore che dovreste prestare la massima attenzione: espresso in percentuale, esso indica infatti quanto la vostra pensione assomiglierà alla vostra retribuzione negli ultimi anni di carriera (più il valore è alto più la pensione assomiglia alle ultime retribuzioni): in altre parole, serve a capire se, una volta in pensione, sarete in grado di mantenere lo stesso tenore di vita a cui vi eravate abituati.

 

 

Nota bene: la simulazione presuppone un incremento medio del reddito annuo lordo fissato all’1,5%. Gli importi mostrati – tutti lordi – sono espressi in moneta costante, abbattendo quindi gli effetti dell’inflazione.

 

Uno sguardo agli scenari alternativi

Ma volendo – come abbiamo accennato – si possono modificare alcuni parametri per ipotizzare scenari diversi: per farlo, basta cliccare su “simulazione avanzata”, da cui accederete a una pagina in cui potrete cambiare a vostro piacimento la data di pensionamento, la previsione dell’andamento futuro della retribuzione, o ipotizzare una sospensione dell’attività lavorativa.

 


 

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