a
a
HomeCAPIRE LA FINANZAFINANZA PERSONALEÈ il momento di puntare sul titolo di Netflix?

È il momento di puntare sul titolo di Netflix?

Netflix, che durante il lockdown ha tenuto compagnia a milioni di famiglie, chiudendo il 2020 con un guadagno del 67%, ha invertito la rotta dopo la pandemia. E negli ultimi giorni il titolo è crollato di oltre il 50% a Wall Street, complici anche i dati trimestrali deludenti comunicati dalla compagnia.

Nel primo trimestre dell’anno, Netflix ha perso infatti 200 mila abbonati (mentre si aspettava di guadagnarne 2,5 milioni) e ora prevede di doverne salutare altri 2 milioni nel secondo trimestre per effetto – sostiene – della condivisione delle password, che permette a diverse famiglie di sottoscrivere e pagare un solo abbonamento, e dell’intensificazione della concorrenza. Inoltre, Netflix ritiene che il suo ritiro dalla Russia gli sia costato circa 700.000 clienti.

Fatto sta che è la prima volta che la società leader nel video streaming segnala una perdita di abbonati in più di un decennio. Così il titolo è arrivato a valere meno di 200 dollari: circa il 71% in meno rispetto a novembre 2021, quando il titolo era arrivato a superare il tetto dei 700 dollari. Già il 2021 non era stato un anno brillante, con le azioni del gigante dello streaming in calo del 59% su anno. E il 2022 è iniziato pure peggio – nel momento in cui scriviamo il calo si aggira sul 63% year to date (giusto per fare un confronto: l’indice Nasdaq Composite ha perso il 2,12% lo scorso anno e cede il 12,95% da inizio 2022).

 

 

Cosa sta succedendo? E soprattutto: è un buon momento per fare una scorpacciata di azioni Netflix a buon mercato, in attesa di un prossimo rimbalzo, o è meglio stare alla larga?
 

Un punto di svolta

Per rispondere alla prima domanda, ci sono diversi fattori dietro il calo degli abbonati. Un po’, come dice la stessa società, ci sono l’uscita dal mercato russo, le password condivise, l’inflazione che spinge a tagliare i consumi non fondamentali… Ma a pesare è anche un problema più strutturale, rileva il Financial Times: nel tentativo di continuare a guadagnare quote di mercato e contrastare la concorrenza, Netflix ha aumentato negli ultimi anni la spesa per i contenuti originali – secondo le stime di Uerkwitz spenderà 19,2 miliardi di dollari in contenuti solo quest’anno. Per sostenere questi investimenti, a gennaio la società ha aumentato il prezzo del suo servizio in Canada e negli Usa. Il che ovviamente non è piaciuto agli abbonati.

Ora, per uscire da questa situazione, il co-ceo Reed Hastings ha affermato che sta valutando l’idea di una versione della piattaforma con abbonamenti più economici ma interrotti dalla pubblicità – un cambiamento significativo per un’azienda che ha sempre fatto dell’assenza di pubblicità un suo grande punto di forza, commenta il Wall Street Journal.
 

Cosa significa per gli investitori?

Quanto alla seconda questione, cioè se sia o meno il momento di investire sul titolo Netflix approfittando del prezzo in picchiata, gli analisti sono divisi.

“Mi aspetto che Netflix resti una figura leader nel mondo dei video in streaming nel lungo periodo, ma al momento c’è scarsa visibilità sulla ri-accelerazione della crescita dei ricavi”, ragiona un esperto di Ubs, che consiglia comunque di comprare il titolo.

 

 

“Se da un lato le strategie per limitare la condivisione degli account e l’apertura all’advertising possono migliorare la performance finanziario, dall’altro lato queste mosse non daranno frutti fino almeno al 2024, insomma ci vorrà del tempo”, nota un altro analista, in forza a Bank of America.

Ma c’è anche chi è scettico sul futuro della società: “Netflix ha speso troppo in contenuti negli ultimi anni, ma Wall Street si sta rendendo conto solo ora di questo rischio insito nel modello di business” osserva un analista della società New Constructs. “Inoltre, competitor come Disney+ hanno la possibilità di monetizzare i contenuti attraverso altri canali, come il merchandising o i parchi tematici, mentre Netflix non dispone delle infrastrutture per fare qualcosa di simile”.

Insomma, quel che appare chiaro è che Netflix si trova a un punto di svolta: per sopravvivere e continuare a prosperare dovrà rivedere il suo modello di business, in modo da renderlo più sostenibile, ma senza riversare troppi costi sui suoi abbonati. Altrimenti rischia di sprofondare. Solo il tempo potrà dirci se riuscirà nel suo intento.

 


 

Scritto da

La scrittura è sempre stata la sua passione. Laureata in Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazione all’Università Bocconi di Milano, è entrata nel mondo del giornalismo nel 2008 con uno stage in Reuters Italia e successivamente ha lavorato per l’agenzia di stampa Adnkronos e per il sito di Milano Finanza, dove ha iniziato a conoscere i meccanismi del web. All’inizio del 2011 è entrata in Blue Financial Communication, dove si è occupata dei contenuti del sito web Bluerating.com e ha scritto per il mensile Bluerating.

Ultimi commenti
  • Avatar

    Quindi, la grande domanda che fa da titolo a questo articolo “È il momento di puntare sul titolo di Netflix?” – a cui ci si aspetterebbe venisse data una risposta, visto che è stata per l’appunto usata per intitolare il pezzo – rimane irrisolta!
    In sostanza, un articolo come questo non serve a nulla, perché quando mi si dice che qualcuno è del parere di investire in Netflix e qualcun altro invece no, ne so tanto come prima!
    Quanto inchiostro (virtuale, visto che si tratta di pagine internet) sprecato!

    • Avatar

      Caro Alberto,

      la confortiamo: appunto perché siamo online, non c’è stato spreco di carta né di inchiostro! Nessun albero ha sofferto durante la realizzazione di questo post. 🙂

      Lei, comprensibilmente, si aspettava una risposta alla domanda posta nel titolo, così formulato per incuriosire e non certo per sviare. Ed è rimasto deluso.

      Chi ci segue da anni, però, sa che noi non diamo mai suggerimenti o spunti su singoli titoli, ma sempre considerazioni di più ampio respiro. E quel che sempre-sempre-sempre vi diciamo è: diversificate.

      Nell’ambito di un portafoglio adeguatamente diversificato e in linea con il suo profilo e con il suo set di obiettivi e bisogni, sta a lei e solo a lei decidere – con la consulenza di un esperto serio e preparato, e autorizzato a svolgere questa attività – se vale la pena di mettere o non mettere un po’ di soldi su questo o su quel titolo.

      Ci passi la metafora: è un po’ la differenza che c’è tra seguire una dieta trovata su un magazine e seguire il regime dietetico che ha messo a punto per lei, e solo per lei, lo specialista al quale si è rivolto, portandogli ovviamente tutti i suoi esami e i risultati delle analisi.

      In ogni caso, nessuno può sapere con assoluta certezza se quel tal titolo salirà o scenderà. E infatti le “sciacquate” in Borsa le prendono tutti, anche gli investitori top. Può sempre succedere di tutto, all’azienda o al contesto. Ecco perché noi invece preferiamo dirvi: diversificate, allargate lo sguardo, non fissatevi su una sola idea, e via discorrendo.

      Naturalmente, restiamo a disposizione per altri eventuali chiarimenti!

      Un saluto e buona giornata! 🙂

      La Redazione

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.