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HomeCAPIRE LA FINANZAFINANZA PERSONALEPer Giovanni Tresoldi è tempo di investire per obiettivi

Per Giovanni Tresoldi è tempo di investire per obiettivi

Una famiglia appena formata, una casa nuova a Milano e tutta la vita davanti. A 37 anni Giovanni Tresoldi, figlio di Luigi, si trova in una fase della sua vita particolarmente intensa, dal punto di vista emotivo certo, ma anche sotto il profilo delle nuove responsabilità. Adesso ha una bambina a cui provvedere e si è appena caricato sulle spalle un mutuo venticinquennale insieme a sua moglie, che lavora part time. E l’idea è quella di allargare ulteriormente la famiglia, possibilmente in un futuro prossimo.

 

C’è tanta carne al fuoco: bisogna mettere in ordine le finanze

C’è da dire che Giovanni non ha grossi problemi sul lavoro, almeno per il momento: appena ha terminato gli studi è entrato nell’azienda di suo padre, dove ha ormai maturato una certa esperienza e raggiunto un ruolo manageriale. Sarebbe il momento però di mettere un po’ di ordine alla sua situazione patrimoniale, in modo da mettersi al riparo da eventuali rischi e pianificare i propri risparmi in linea con i suoi obiettivi di vita.

La finanza però è un tema che proprio non lo affascina. Nella vita si occupa di tutt’altro e nel suo tempo libero non ha nessuna voglia di imbarcarsi in letture che ritiene complicate e noiose – ha giusto attivato una RCA con una compagnia assicurativa che gli fornisce anche l’assicurazione obbligatoria sulla casa – per la pensione invece fa affidamento esclusivo su quella statale.

Per fortuna un suo amico d’infanzia, a cui è ancora molto legato e con cui va spesso a giocare a tennis, fa il consulente finanziario di professione. Così, tra una partita e un aperitivo, ha intavolato con lui il discorso della pianificazione finanziaria, evidenziando tra l’altro gli errori commessi in gioventù dal padre di Giovanni ed esortandolo a non seguirne le orme (non da questo punto di vista, almeno).

 

 

Cosa serve a Giovanni?

Giovanni è molto scettico, ma si fida del suo amico e si lascia convincere a sottoporsi almeno a un test di profilazione. Dai dati di natura comportamentale emerge un profilo con forte tendenza tribale, che nella vita lo porta a ritenere che la sua tribù/famiglia lo accudirà sempre. Ha poi un’attitudine pragmatica ma non troppo lungimirante che, unita alla scarsa educazione finanziaria, gli fa ritenere superflua la pianificazione finanziaria. In realtà, da una prima analisi su di lui emergono due bisogni finanziari evidenti: previdenza integrativa e protezione di salute/infortuni.

 

Una lunga “opera di convincimento”

Il “compito ingrato” spetta ancora una volta al suo amico: gli illustra con calma la situazione previdenziale italiana, toccando le leve giuste e mostrandogli qualche dato sui rischi a cui può andare incontro la sua famiglia, e riesce a convincerlo ad attivare una soluzione di previdenza complementare. Non solo: il consulente/amico riesce a “svegliare” Giovanni a tal punto da indurlo a mettere in sicurezza la sua famiglia con una copertura assicurativa sulla vita.

È fatta, in Giovanni è scattato qualcosa. Inizia addirittura a pensare che, forse, per il secondo compleanno della sua piccola potrebbe aprire un Piano di accumulo dove versare i risparmi che intende destinarle per il futuro.

Quello che è scattato in lui è la lungimiranza e la capacità di pensarci prima e non lamentarsi poi.

 



1 – Investimenti formato famiglia: ecco i Tresoldi
2 – Overconfidence: perché sentirsi invincibili è un rischio quando si investe
3 – Luigi Tresoldi, una vita per il lavoro. Dimenticando la pianificazione finanziaria
4 – Behavioural Profiling: l’evoluzione della profilazione nella finanza

Scritto da

La scrittura è sempre stata la sua passione. Laureata in Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazione all’Università Bocconi di Milano, è entrata nel mondo del giornalismo nel 2008 con uno stage in Reuters Italia e successivamente ha lavorato per l’agenzia di stampa Adnkronos e per il sito di Milano Finanza, dove ha iniziato a conoscere i meccanismi del web. All’inizio del 2011 è entrata in Blue Financial Communication, dove si è occupata dei contenuti del sito web Bluerating.com e ha scritto per il mensile Bluerating.

Ultimi commenti
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    Con un mutuo di 25 anni non é detto che fare un piano di Accumulo sia saggio. Significherebbe scommettere che il rendimento dell’investimento sia superiore al tasso di interesse considerando tassazione. I costi peró sono certi mentre i rendimenti no.
    Per il resto bell’articolo

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    Gentile Fabio, di certo affiancare ad un mutuo un, chiamiamolo “salvadanaio”, a prescindere dalla redditività più o meno interessante rispetto al tasso debitore del mutuo contratto, permetterebbe al Tresoldi di trovarsi comunque con una riserva di liquidità che gli permetterebbe di non dover (aimè probabilmente🙄) svendere la casa per vivere nel momento in cui maturerà la tanto attesa età pensionabile!
    Se poi dovesse riuscire a rinunciare anche ad una macchina troppo costosa per accantonare a favore di un percorso di studi per la figlioletta beh.. ben venga!

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