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La prima asta di BTP dopo lo Tsunami di Grillo. Conviene investire in titoli di Stato oggi?

È andato abbastanza bene il test di mercato post-elezioni per l’Italia. Utile per capire l’entità del danno arrecato dall’ingovernabilità conseguente all’esito elettorale.

All’asta sono stati offerti BTP a 10 e 5 anni, i “re” dei titoli di Stato, quelli con il maggior valore segnaletico per gli operatori. L’ammontare di obbligazioni in asta era relativamente contenuto: € 6,5 miliardi in tutto.

Ieri il rendimento dei BOT è salito un po’ rispetto all’ultima asta, ma si è mantenuto prossimo all’1% quindi, in assoluto, contenuto. Del resto la recente storia della Grecia ci ha mostrato che i T-bills, cioè i titoli di Stato a breve scadenza, inferiore all’anno, anche nei momenti peggiori trovano posto nei portafogli degli investitori.

Oggi alla prova dei mercati c’era l’incertezza sulla governabilità dell’Italia. Ed  è andata piuttosto bene, a nostro parere, anche se si è un po’ alzato il costo del debito per il Tesoro. Vediamo i risultati:

  • il rendimento del BTP a 10 anni è stato 4,83% (era stato il 4,17% nella precedente asta di gennaio);
  • il rendimento del BTP a 5 anni è stato 3,59% (2.94% a gennaio);
  • per entrambe le obbligazioni, la domanda è stata superiore all’offerta, in misura maggiore rispetto all’asta del mese scorso.

Insomma: l’incertezza politica per ora non  ha allontanato gli investitori dai titoli di Stato a medio-lungo termine. Questa è la nostra lettura: i mercati chiedono una maggiore remunerazione, un ragionevole premio per il rischio, ma aspettano con una certa fiducia.

asta btp italia

La domanda scontata è: conviene investire in BTP oggi?

Proviamo a dare qualche dritta:

  • partendo “dal fondo”, è molto improbabile che l’Italia possa essere lasciata fallire;
  • i rendimenti sono un po’ saliti (dunque i prezzi sono scesi) e sono su livelli di sicuro interesse, ma attenzione, se nei prossimi giorni ci fosse confusione politica, i rendimenti dei BTP potrebbero ulteriormente salire;
  • è dunque una questione di “timing”, per chi vuole comprare (e si sa, il “timing” è assai difficile da azzeccare) ;
  • chi è molto avverso al rischio, consideri che in uno scenario estremo (al quale noi attribuiamo bassa ma non nulla probabilità), le cose potrebbero andare molto, molto peggio.

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Ultimi commenti
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    In uno “scenario estremo” vero vorrei poi sapere cosa consigliereste, lingotti d’oro nascosti sotto il materasso?

    In uno scenario del genere avrei paura anche con il portafoglio EuroTsunami, forse lo Stato arriverebbe all’esproprio anche dei titoli.

    Uno scenario estremo significa che si torna alla lira? Con signoraggio svalutazione e iper inflazione, visto che a differenza della Grecia mi sembra improbabile che i paesi UE accettino di fare un bail out da 2000 MLD di debito Italiano. Oppure significa che restiamo nell’euro e facciamo davvero default? Che equivale a fare tabula rasa di tutto il sistema bancario Italiano: “the end!”

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      Uno scenario estremo è uno scenario nel quale l’Italia si mostra così paralizzata da essere sotto violentissimo attacco dei mercati, che nel giro di poco potrebbero far salire i rendimenti e lo spread a livelli stellari, scatenando un circolo vizioso che coinvolge banche ed economia reale (l’abbiamo già visto accadere). Circolo vizioso che potrebbe essere interrotto o rallentato dall’intervento della BCE e da un eventuale bail-out, ma che potrebbe anche avere conseguenze sull’integrità dell’Eurozona e quindi anche, forse, comportare il ritorno alla lira. Difficile dirlo, la catena di reazioni si può immaginare, ma sarebbe comunque caotica e difficile da prevedere: si possono solo fare ipotesi.

      Francamente io attribuisco probabilità BASSA a questo scenario estremo “EuroTsunami”. Davvero un caso limite. Ma, nel caso, l’omonimo portafoglio dovrebbe proteggere decentemente. E comunque, l’esproprio di titoli è una misura più che improbabile da parte di uno Stato che voglia chiamarsi democratico.

      L’oro fisico, anche in forma di ETC emessi da realtà solide, in questo caso sarebbe certo una buona difesa, da integrare a un portafoglio come EuroTsunami. Consiglio questa lettura: http://it.adviseonly.com/blog/risparmio/investire-in-oro-conviene-ancora-perche-e-importante-avere-il-metallo-giallo-in-portafoglio/

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        Caro Zenti, ne è ancora così convinto oggi dopo che ai Ciprioti, da quanto leggo su Repubblica, hanno appena espropriato dal 7% al 10% del saldo da ogni conto corrente (e non so se anche deposito titoli, ma immagino di sì). Altro che la manovra Amato del 5 per mille.
        Temo che in Italia arriverà presto una cosa simile all’espropriazione dei titoli, sarà in forma di tassa patrimoniale ‘mostre’.
        C’è da tremare!

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