Non passa giorno senza una nuova startup del settore finanziario e sempre più spesso si parla e si scrive del Fintech. Il business è fiorente e noi di AdviseOnly lo sappiamo bene.
Numerosissimi sono anche gli eventi di settore, i convegni e gli incontri con venture capitalist in giro per l’Europa e per il mondo. Alcuni organizzatori, a mio parere, speculano anche un po’ sui sogni di gloria delle startup.
Sicuramente non è il caso del Fintech Forum on Tour, organizzato il 25 settembre 2015 a Londra. Michael Mellinghoff, una delle voci più autorevoli del fintech europeo, ci ha gentilmente inviato il bando di partecipazione e noi l’abbiamo compilato con entusiasmo.
L’idea sottostante ci è piaciuta: sul palco ci sarebbero state le aziende dell’Europa continentale appartenenti al settore investimento: il c.d. Invest Tech.
Siamo abituati a sentire storie di startup nella Silicon Valley, ma non mancano esperienze di rilievo nel Vecchio Continente e, tra l’altro, offrono prodotti e servizi che poco hanno da invidiare a quelle anglosassoni. In più hanno la capacità e la tenacia di chi deve sopravvivere in un contesto più difficile, culturalmente meno aperto alll’innovazione e senza i munifici fondi di venture capital americani.
Quindi compiliamo il nostro bravo modulo di partecipazioni e, sotto il sole di Ferragosto, arriva la bella notizia: AdviseOnly è stata scelta, ed è l’unica startup italiana a participare all’evento.
Le settimane sono volate, ed eccoci là, la mattina del 25 settembre al 20° piano del nuovissimo grattacielo di Ernst & Young a Canary Wharf, unici italiani sì, ma con almeno un compatriota nel pubblico: Roberto Ferrari, direttore generale di CheBanca!, una delle poche banche italiane davvero digitali.
Il palazzo è modernissimo e luccicante, il sole splende sui canali di Canary Wharf. Tutto perfetto, peccato che non funzioni il wi-fi (incredibile, succede a ogni evento fintech!). L’evento inizia alle 10:00 con una Keynote speaker d’eccezione, Anna Wallace, capo dell’Innovation Hub dell’FCA (la Consob britannica).
Il suo intervento è interessante e davvero impressionante per le orecchie italiane: il regulator britannico ha creato un team dedicato che ha l’obiettivo di aiutare le startup a capire il contesto legale, la legislazionee assisterle (gratuitamente!) nel processo per ottenere l’autorizzazione a operare in UK. L’azione continua fino ad un anno dopo il conseguimento della stessa.
La nostra reazione da cittadini dello Stivale oscilla tra l’incredulità e una buona dose di sana invidia. Non è difficile capire come Londra sia diventata la capitale europea del fintech in pochissimo tempo.
Alla fine di questo intervento arriva il nostro momento: AdviseOnly è la prima delle 20 startup chiamate a presentarsi.
@AdviseOnly from Italy opening #startup pitches at #FTFInvestTech today in London @Sere691@FinTechForum_DE#Fintechpic.twitter.com/60oOXFZ9Te
— Michael Mellinghoff (@Mellinghoff) 25 Settembre 2015
A noi il compito di spiegare al pubblico il valore del nostro business in 7 minuti (con tanto di allarme sonoro di Samarth Shekar, che avverte il povero speaker quando ha consumato inesorabilmente i 6 minuti e lo zittisce se supera i 7!). Devo confessarlo: parlare a un consesso internazionale in quella cornice dà un po’ di emozione, ma poi i 7 minuti filano via lisci. Le impressioni del pubblico ci sono sembrate positive.
First startup on the #FTFInvestTech stage AdviseOnly, some kind of a #RoboAdvisor, the heart of the system is a financial engine #Fintech — Hartmut Giesen (@hartmut_giesen) 25 Settembre 2015
Great presentation fm @AdviseOnly at #FTFIinvestTech investment advisory made in Italy.. pic.twitter.com/UMbhn4tCLr — Roberto Ferrari (@ferrarirobtweet) 25 Settembre 2015
@AdviseOnly eccellenze italiane anche in questo campo! bravi! https://t.co/kHpDsTWBUC — Sandro Sartorio (@SandroS956) 25 Settembre 2015
Ci seguono a ruota tante altre startup e tante belle storie come la nostra. Diversi sono i cosiddetti robo-advisor; a noi sono piaciute particolarmente due giovani aziende tedesche: Vaamo e Scalable Capital. Ci sono anche promettenti aziende del misterioso settore dei big data: Prophis o Scaled Risk ed alcune aziende davvero originali come l’austriaca Valutico, che promette di rendere accessibili le business valuations.
L’evento si chiude con il panel finale: “Startup del settore invest tech: minaccia, partner o bacino di talenti per le aziende del settore?” moderato da Anna Irrera (Trading & Technology Reporter, Financial News / Dow Jones), cui hanno partecipato speaker da aziende finanziarie, venture capitalist e startups.
Le nostre ore londinesi sono state intense tra interventi, coffee break, chiacchere interessanti e anche due meritatissimi bicchieri di vino rosso nei networking drink prima di correre all’aeroporto. Nonostante la stanchezza io e Raffaele Zenti ci siamo divertiti e siamo certi di avere imparato moltissimo.
Anche nel settore finanziario, che sembra cosi vecchio e autoreferenziale, il cambiamento sta avvenendo, nonostante le resistenze di una parte del sistema. Ci ha fatto piacere che la stampa internazionale abbia parlato dell’evento. Del resto, ormai il fintech è sulla bocca di tutti: guardate il grafico di Google Trends. Rappresenta le ricerche della parola “fintech” sul famoso motore di ricerca.
A mio parere il trend in atto è irreversibile e non dipende solo da startup che vogliono diventare il prossimo “unicorno” (termine che indica le imprese della Silicon Valley con valutazioni superiori a 1 miliardo di dollari), quanto piuttosto dal fatto che certe abitudini e modalità di interazione – che nella finanza sembrano innovative – sono già il modus operandi dei clienti dell’industria finanziaria.
Ricordate cosa è successo alle agenzie di viaggio a partire da 15 anni fa? I fondatori di Expedia, Tripadvisor e AirBnB oggi sono milionari. È anche vero che tante startup del settore non ce l’hanno fatta, ma tutti oggi viaggiamo diversamente e chi non ha colto il cambiamento ha chiuso i battenti.
zipperle / Ottobre 7, 2015
questo è un punto di vista differente
http://ftalphaville.ft.com/2015/10/05/2141228/why-fintech-is-a-marketing-story/
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