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Bollettino AO | Gli Usa incoraggiano i listini, le banche centrali rassicurano sull’inflazione

I fatti salienti della settimana

A caccia di dosi. Nessun accordo sulla ridistribuzione delle dosi di vaccini al Consiglio europeo che si è svolto in settimana. Al vertice, che si è tenuto online, ha preso parte anche il presidente USA Joe Biden, che ha parlato del rilancio delle relazioni transatlantiche, di lotta ai cambiamenti climatici e della collaborazione sui vaccini.

Limitazioni all’export. Alla vigilia del Consiglio Europeo, la Commissione UE ha presentato il nuovo regolamento per limitare l’export di vaccini prodotti nell’Unione in base ai criteri di “proporzionalità e reciprocità”: sarà in vigore per sei settimane. La Commissione potrebbe inoltre intraprendere azioni legali contro AstraZeneca se gli impegni non verranno rispettati.

Un segno di pace. Unione Europea e Regno Unito hanno diffuso un comunicato congiunto sostenendo di voler lavorare a una soluzione vantaggiosa per tutti mediante il rafforzamento della cooperazione sulla fornitura delle dosi.

Segnali dall’economia. Nella settimana in cui è entrato in vigore il decreto Sostegni, l’ISTAT ha fatto sapere che nel 2020 i prezzi delle abitazioni in Italia hanno registrato il maggiore aumento dal 2010. Soprattutto al Nord, dove Milano segna un +12%.

Sempre secondo i dati ISTAT, a gennaio il fatturato dell’industria è cresciuto del +2,5% rispetto al mese precedente, incassando comunque un -1,6% in confronto allo stesso mese dell’anno scorso.

Nell’area euro, il PMI manifatturiero è tornato a salire dopo sei mesi attestandosi a 62,4 punti, record da giugno 1997.

Parola alle banche centrali. Nel suo ultimo bollettino economico, la Banca Centrale Europea stima per l’eurozona una crescita annua del PIL del +4% nel 2021, del +4,1% nel 2022 e del +2,1% nel 2023. “L’incertezza continua a caratterizzare le prospettive economiche a breve termine”, si legge nel bollettino, ma le misure adottate sostengono “le aspettative di un recupero solido”.

La banca centrale cinese ha intanto mantenuti invariati i tassi di interesse. Negli Stati Uniti, la segretaria al Tesoro Janet Yellen e il presidente della Federal Reserve Jerome Powell sono intervenuti per la prima volta insieme alla Camera dei Rappresentanti: non è attesa un’impennata dell’inflazione, è stata la posizione ribadita, mentre Yellen ritiene possibile un ritorno alla piena occupazione nel 2022.

Le munizioni del Fondo Monetario. La direttrice del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva ha annunciato un piano per incrementare le riserve e le capacità di prestito del Fondo di 650 miliardi di dollari, tramite una nuova emissione di diritti speciali di prelievo. L’obiettivo è “fare tutto il possibile per resistere alla peggiore recessione dalla Grande Depressione”.

Effetto SURE sul lavoro. Grazie al programma europeo di sostegno all’occupazione SURE, l’Italia, che è il primo Paese beneficiario, ha risparmiato 2,8 miliardi di euro in termini di minori interessi. Complessivamente, nel 2020 SURE ha salvato 30 milioni di posti di lavoro.

A proposito di lavoro (e non solo). Le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti si sono posizionate sulle 684mila unità: è il livello più basso dall’inizio della pandemia. Il PIL statunitense nel quarto trimestre del 2020 ha registrato un +4,3%. In leggera crescita, a 59 punti, il PMI manifatturiero.

Mano tesa alle piccole imprese. Il Senato USA ha esteso il programma di protezione per le piccole imprese dal 31 marzo al 31 maggio. La decisione è arrivata dopo il via libera della Camera.

 

 

Come si sono mossi i mercati

La settimana si avvia a conclusione con un bilancio tutto sommato stabile per i mercati azionari globali che, al netto di qualche frenata nei giorni scorsi, si muovono venerdì in territorio positivo.

Buone notizie dagli Usa. A contribuire alla buona intonazione dei listini ci pensa, Oltreoceano, l’annuncio di Joe Biden sulla campagna vaccinale. Il presidente Usa ha detto infatti che punta a vaccinare 200 milioni di persone nei primi 100 giorni del suo mandato (inizialmente aveva parlato di 100 milioni di vaccinati nei 100 giorni, ma, ha spiegato, quell’obiettivo è stato raggiunto in soli 58 giorni). Tutto questo alimenta tra gli investitori la speranza di una ripartenza economica più rapida del previsto.
Sempre negli Usa sono arrivati dati macro confortanti, con le richieste alla disoccupazione scese ai livelli pre-covid e la stima sul Pil del quarto trimestre ritoccata al rialzo. A differenza di quanto avvenuto nelle ultime settimane, questo non ha innescato timori sull’inflazione, con i tassi sui Treasury a dieci anni in area 1,6%, ben distante dai massimi della scorsa settimana (1,74%). Merito in parte delle parole di Jerome Powell, presidente della Fed, che in un’intervista ha ribadito che il processo per mettere fine agli aiuti “sarà graduale” e avverrà in “grande trasparenza”.

Ribilanciamento di fine trimestre. In Europa continuano a preoccupare i rallentamenti della campagna vaccinale e i lockdown introdotti in vari stati. Gli investitori, però, guardano alla ripresa e fanno i conti anche con l’approssimarsi della fine del trimestre, ribilanciando i portafogli.

Il crollo della lira turca. Tra le valute, l’euro si muove sotto 1,18 dollari, dopo aver toccato un minimo da 4 mesi nella giornata di giovedì. Ma la protagonista della settimana è la lira turca, il cui valore è crollato di oltre il 10% dopo il licenziamento del governatore della banca centrale Naci Agbal da parte del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan.

Tesla a braccetto con Bitcoin. Elon Musk ha ufficializzato via Twitter che sarà possibile acquistare auto Tesla in Bitcoin – da subito negli Stati Uniti e più avanti nel corso dell’anno negli altri Paesi.

Al via il BTP short term. Poco mosso lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi, intorno a 97 punti. In tema di titoli di Stato, giovedì c’è stata la prima asta per il BTP short term, che prende il posto del CTZ. La durata di questi strumenti è variabile. In particolare, la prima emissione ha scadenza nel novembre 2022. Sono stati collocati 4 miliardi di euro, a fronte di una domanda di 5,6 miliardi.

Petrolio “incagliato”. Quanto alle materie prime, il petrolio ha segnato una battuta d’arresto nella giornata di giovedì a causa dei timori legati a un portacontainer incagliato che sta bloccando il canale di Suez. Ma le quotazioni stanno recuperando venerdì, con il Wti americano con consegna a maggio a 59,65 dollari al barile e il Brent a 62,93. Intanto la compagnia petrolifera saudita Saudi Aramco ha registrato un crollo del 44% nei risultati relativi all’intero 2020, con ricavi netti pari a 49 miliardi di dollari, in calo rispetto agli 88,19 miliardi del 2019.

 

Indici azionari
Azioni Italia 0.11%
Azioni Europa 0.01%
Azioni Usa -0.26%
Azioni Cina -5.87%
Indici obbligazionari
Bond governativi eurozona 0.85%
Bond governativi usa -1.55%%
Bond corporate usa 1.11%
Spread Btp-Bund 96 punti
Materie prime
Oro 1,732.05 (-0.36%)
Petrolio Wti 61.06 (-0.62%)
Valute
Cambio Eur/Usd 1.1804 (-1.08%)
Cambio Eur/Gbp 0.8547 (-0.68%)

Indici di mercato. Dati aggiornati ore 17.00 del 26/03/21

 

I market movers della settimana

Attenzione, mercoledì e giovedì, agli indici PMI dalla Cina. Nell’area euro, martedì si avrà l’aggiornamento sull’indicatore del sentiment economico della Commissione Europea. Mercoledì attesi i dati sull’inflazione (sotto forma di indici dei prezzi al consumo e alla produzione).

Negli Stati Uniti saranno pubblicati diversi indicatori anticipatori relativi al mese di marzo, come l’indice sulla fiducia dei mercati (martedì) e il PMI dell’ISM (giovedì). Fari puntati anche sulle statistiche sul mercato del lavoro.

 


 

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Ultimi commenti
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