Sul mercato dei cambi la valuta della Regina continua la sua discesa. Intanto l’accordo raggiunto ad Algeri sembra ridare respiro al petrolio: l’oro nero oltrepassa la soglia dei 50 dollari al barile.
Quali sono stati i fatti salienti della settimana?
- Outlook del FMI. Secondo l’ultimo aggiornamento del Fondo Monetario Internazionale sull’economia globale, la crescita dovrebbe rallentare quest’anno al 3,1% per poi accelerare al 3,4% l’anno prossimo. Gli USA hanno subito una forte revisione al ribasso, mentre la zona Euro continua la sua lenta ripresa.
- Allarme del FMI. Sempre il FMI lancia un allarme sulla quantità di debito (pubblico e privato). Secondo gli ultimi numeri il debito complessivo ha toccato quota 225% del PIL.
- BCE vicina al tapering? La Banca Centrale Europea potrebbe essere molto vicina ad avviare la fase di tapering. Cosa significa? La BCE potrebbe ridurre progressivamente gli acquisti di titoli pubblici prima della fine del QE. La reazione della moneta europea è stata immediata.
Mercati
[accordion title=”Azionario”]Settimana di leggeri cali sui mercati azionari europei e americani. Il listino europeo perde poco meno di un punto percentuale mentre quello americano scivola di uno 0,4%. Sostanzialmente invariato il nostro FTSEMIB, che chiude la settimana con un +0,1%. Settimana positiva invece per il mercato giapponese (+2,1%) e per i Paesi emergenti (+1,5%). Questi ultimi continuano a rimanere la migliore area geografica da inizio anno con una performance positiva del 15,5%.
A livello settoriale è stata una settimana difficile per i settori Telecoms (-3,0%) e Utilities (-3,9%).
Azioni Italia: FTSE MIB; Azioni Europa: Stoxx Europe 600; Azioni USA: S&P500; Azioni Giappone: Topix; Azioni Emergenti: MSCI Emerging Market. Indici Settoriali: MSCI World relativo al settore [/accordion] [accordion title=”Obbligazionario”]
Rendimenti in salita sul mercato obbligazionario.
In salita il rendimento del decennale americano, che rompe la soglia dell’1,7% e chiude la settimana a 1,723% con un rialzo di 10 punti base rispetto alla settimana precedente. Sale anche del rendimento del titolo decennale tedesco, che continua a restare in territorio negativo ma è vicinissimo alla soglia dello 0% (-0,003%). In aumento i nfine lo yield del nostro decennale; il BTP rompe la soglia dell’1,3% e attualmente gira sul mercato a 1,355%.
Rendimenti in salita anche sul mercato corporate investment grade europeo e americano.
Obbl. Gov. Italia, USA e internazionali: Bloomberg EFFAS; Obbl. Gov. Paesi Emergenti: JPMorgan EMBI Plus; Obbl. Investment Grade zona euro e USA: Bloomberg Index[/accordion] [accordion title=”Valute & Commodities”]
Sul mercato dei cambi la valuta della Regina continua la sua discesa. Il Primo Ministro May ha dichiarato che l’articolo 50 del Trattato di Lisbona sarà esercitato entro marzo 2017 e questo ha portato il tasso di cambio a rompere i minimi toccati nel periodo post referendum sulla Brexit. Da inizio anno la sterlina ha perso più del 16% nei confronti del dollaro.
L’accordo raggiunto ad Algeri ha dato respiro al petrolio. L’oro nero oltrepassa la soglia dei 50 dollari al barile; il mercato sembra credere a questo accordo ma bisognerà attendere il Congresso di Vienna per l’ufficializzazione. Da inizio anno il petrolio è risalito del 40%.
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Agenda
Ecco i dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della prossima settimana e la stima del consensus (fonte: Bloomberg).
Europa – In agenda per la prossima settimana troviamo la pubblicazione dei numeri sulla produzione industriale del mese di agosto, a livello di zona euro e di singolo Paese, e dell’indice di fiducia dello ZEW. Tempo di calcolare il dato sull’inflazione per Francia, Germania e Italia.
Nel Regno Unito, la Bank of England si riunirà per decidere le mosse di politica monetaria ed il tasso di interesse.
USA – Settimana poco movimentata per gli USA. Tra gli appuntamenti più importanti in agenda troviamo la pubblicazione dei verbali del FOMC, i numeri delle vendite al dettaglio di settembre e il dato sull’indice di fiducia del Michigan.
Giappone – Dal Paese del Sol Levante nessun appuntamento importante in agenda.
BRICS – Anche in Cina avremo i dati sulla crescita dell’indice dei prezzi al consumo per il mese di settembre. In India saranno resi noti i dati sulla produzione industriale complessiva ad agosto mentre in SudAfrica quelli sulla produzione manifatturiera.