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HomeECONOMIA E MERCATICOMMENTO AL MERCATOIncertezza politica italiana, come investire? Riproponiamo i portafogli Anti-crisi

Incertezza politica italiana, come investire? Riproponiamo i portafogli Anti-crisi

Il demone della crisi dell’Eurozona, alimentato dai problemi strutturali ed economici del vecchio continente, è rimasto nascosto sotto la sabbia, pronto a balzar fuori alla prima occasione.

Per questo motivo, i portafogli Anti-crisi  creati da Advise Only SIM a novembre 2011 (Euro OK, Euro Tsunami, Intermedio, ai quali in seguito si è aggiunto Euro Rinascita), quando Berlusconi era dimissionario e lo spread ai massimi, sono sempre stati di attualità in questi mesi. Ma ora, con l’incerta situazione politica italiana derivante dalle inconcludenti elezioni 2013, il nostro Paese è, per quanto sia sgradevole a dirsi, un focolaio latente (ma neanche troppo) di rischio contagio.

In Italia la formazione di un Governo capace di azioni concrete per il Paese pare al momento un esercizio difficile, che rischia di fomentare la volatilità dei mercati finanziari. I mercati per ora sono stati pazienti (ma non si sa per quanto), grazie anche alla BCE e a Draghi, il cui atteggiamento nei loro confronti mi ricorda Gandalf (lo stregone del Signore degli Anelli) mentre fronteggia il Balrog: “Tu non puoi passare!”.

Certo, sul lato dei conti pubblici l’Italia ha un invidiabile avanzo primario, addirittura migliore di quello della Germania. Ma ha anche, questo dicono i numeri, una situazione economica devastata: perdita di competitività, PIL in continua contrazione e disoccupazione in crescita. E purtroppo non si vede uno straccio di disegno di politica economica volto a risolvere questi problemi.

Per tali ragioni i portafogli Anti-crisi sono più che attuali: meritano giusto una “girata”, cioè un ribilanciamento per aggiustarne l’asset allocation in funzione dell’attuale contesto.

Prima di tutto vediamo come si sono comportati i portafogli in questi quindici mesi di vita: in generale bene, in modo coerente con i rispettivi obiettivi. Per i portafogli corrispondenti allo scenario che si è per ora verificato, quello nel quale l’Eurozona in qualche modo resiste e sopravvive, le performance sono infatti state buone, con modeste assunzioni di rischio che si riflettono positivamente negli indicatori di performance aggiustata per il rischio, come l’indice di Sortino, molto elevati. Tuttavia, anche il portafoglio Euro Tsunami, al quale è associato lo scenario di distruzione dell’euro (…finora non verificatosi), e che avrebbe dunque potuto fare molto male in questi mesi, ha in realtà ottenuto performance positive.

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tabella andamento portafogli anti-crisi


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andamento performance portafogli anti-crisi

Ma guardiamo avanti. La situazione attuale non è comparabile in termini di pericolosità a quella precedente all’estate 2012. Il rischio a livello di sistema finanziario, pur presente, si è ridotto grazie all’introduzione dei meccanismi di salvataggio/protezione (ESM, Supervisione Bancaria Europea) e l’intervento della BCE (LTRO, OTM). Non è infatti un caso che il Barometro del Rischio Advise Only sia dalla scorsa estate costantemente sopra il livello di guardia 0,50. Il miglior clima si riflette su una generale maggior propensione verso gli asset rischiosi, come le azioni (in generale) e le obbligazioni dei Paesi “Periferici”, che ne hanno beneficiato ampiamente.

Il rischio maggiore è, a mio avviso, lo stolido permanere della linea “tedesca” di soluzione della crisi europea, basata unicamente sull’austerità decretata nel “Fiscal Compact”. In tutta la UE tale linea inizia però ad incrinarsi, criticata sia dai cittadini che da accademici e istituzioni (FMI incluso).

Insomma, che tale strategia dell’austerità non funzioni e debba essere corretta sembra ormai chiaro a tutti, tranne ad alcuni banchieri tedeschi e qualche burocrate nordeuropeo. D’altra parte gli operatori finanziari guardano con sospetto le alternative populistiche e potenzialmente destabilizzanti.

A giudicare i mercati dal loro comportamento nel 2012 e nel primo trimestre 2013, tuttavia,  sembrerebbero che si sia diffusa una fiducia in una strategia efficace, che porti l’Europa fuori dalla crisi.

Naturalmente i nuovi portafogli riflettono nella loro composizione il mutato scenario, caratterizzato nel complesso da un clima lievemente migliore rispetto a quello presente alla loro nascita.

Il criterio da noi adottato è stato quello di variare i portafogli solo dove e quando serve, per limitare i costi di transazione. Abbiamo, come sempre, privilegiato le obbligazioni governative o sovranazionali, per via della buona liquidità e assenza di oneri impliciti, e gli ETF, che assicurano buona diversificazione all’interno di ciascuna asset class, nonché tutela del risparmiatore e costi gestionali (TER) contenuti.

Siamo intervenuti aumentando il peso delle azioni, prediligendo però temi o settori, prevalentemente difensivi, caratterizzati comunque da buoni fondamentali rispetto al prezzo di mercato. Abbiamo ridotto gli investimenti  difensivi in obbligazioni con i rendimenti meno interessanti, incrementando il peso dell’oro, le cui quotazioni sono un po’ calate di recente, al fine di realizzare una copertura parziale del rischio di eventi estremi nell’Eurozona (“tail risk”).

Volete scoprire la nuova composizione dei portafogli, il loro profilo di rischio, l’andamento giornaliero della performance, il rischio e la loro liquidità? Niente di più facile: collegatevi al sito www.adviseonly.com e usate direttamente il campo ricerca (esattamente come con Facebook), oppure cliccate qui: i portafogli di Advise Only.

Scritto da

Uno dei fondatori di AdviseOnly, responsabile del Financial & Data Analysis Group. Esperto di finanza e gestione dei rischi, statistico Bayesiano, lunga esperienza in Allianz Asset Management, è laureato in scienze economiche con indirizzo quantitativo-statistico all'Università di Torino. Docente di Quantitative Portfolio Management al Master in Finance dell'Università di Torino, ha pubblicato vari articoli su riviste finanziarie (fra le altre: Journal of Asset Management, Economic Notes, Risk), contribuendo a libri su investimenti e gestione dei rischi. Ex-triathleta, s'ostina a praticare apnea, immersioni e skyrunning.

Ultimi commenti
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    Ma il portafoglio Intermedio a me sembra che non l’abbiate toccato o sbaglio?

    • Raffaele Zenti

      Sì, sì, interventi minimi, ma l’abbiamo ribilanciato.

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