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HomeCAPIRE LA FINANZAFINANZA PERSONALEAcqua. Un megatrend da non sprecare

Acqua. Un megatrend da non sprecare

Formula h2o. Due atomi di idrogeno legati a un atomo di ossigeno, una delle formule chimiche più conosciute: l’acqua. Questo composto chimico di formula di idrogeno e ossigeno costituisce circa il 74% della superficie terrestre, sebbene soltanto l’1% risulti essere acqua potabile. L’acqua non è solamente una risorsa indispensabile per il nostro corpo e per gli organismi viventi, ma anche per gran parte delle attività economiche e produttive. Basti pensare per esempio al settore agricolo (che assorbe circa il 70% del consumo), al settore energetico e a quello tessile, solo per citarne alcuni.

Il termine water management, da qualche anno, sta prendendo sempre più piede anche presso i vertici dirigenziali delle multinazionali (per esempio Coca ColaNestle e Kellogg’s) che pian piano si stanno attrezzando con programmi ad hoc per una gestione più efficiente ed ecologica di questo bene prezioso attraverso l’investimento di ingenti somme di denaro. La gestione dell’acqua e delle infrastrutture per la distribuzione della stessa, sta interessando anche i governi di molti Paesi. La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ad esempio è stata, e continua ad essere, la più grande fonte di finanziamento per il settore idrico globale. Un rapporto pubblicato dall’OCSE sottolinea che entro il 2030 la maggior parte degli investimenti dei Paesi si concentreranno proprio nelle infrastrutture idriche per un ammontare di circa $17,7 trilioni. Alla luce di ciò, il settore idrico potrebbe essere un’opportunità di investimento da tenere sott’occhio.

 

Più produzione e meno sprechi

Gli investimenti si concretizzeranno in due diverse “direzioni” e stanno già portando risultati importanti:

  • aumentare la produzione. Un obiettivo che può sembrare di difficile realizzazione date le precedenti premesse, ma che oggi, grazie all’importante progresso tecnologico degli ultimi anni, non sembra più irraggiungibile. È il caso dei dissalatori, impianti industriali in grado di rimuovere il sale dalle acque marine e renderle potabili. Queste soluzioni aprono nuove frontiere e provano a rispondere alla crescente necessità di acqua, soprattutto per i Paesi Emergenti che ancora non raggiungono gli standard idrici minimi;
  • diminuire gli sprechi. Un altro “vizio” da combattere e che presuppone un grande sforzo economico: è necessario infatti mettere in moto tutta una serie di operazioni utili all’aggiornamento della rete di infrastrutture adibita alla distribuzione e all’utilizzo del nostro oro blu. Solo in Italia è stato stimato che quasi il 50% dell’acqua potabile viene persa lungo le condutture oramai logorate dagli anni e dall’uso. Anche in questo caso una spinta all’innovazione viene dalla tecnologia israeliana: i dispositivi di irrigazione “a goccia”, permettono di annaffiare precisamente la piantina desiderata o la porzione di terreno utile, evitando così sprechi e consumi eccessivi di una risorsa sempre più limitata.

 

 

Investire nell’acqua

L’acqua è una risorsa naturale essenziale senza sostituti, ma non le è mai stato dato il giusto prezzo dai mercati e il suo settore presenta infrastrutture ormai vecchie e sottofinanziate. Per questi e altri motivi nel “lontano” marzo 2008 la banca d’affari Goldman Sachs aveva definito l’acqua “il nuovo petrolio”. Come il petrolio (e quasi tutte le altre risorse), l’acqua è stata “trasformata” anche in un prodotto finanziario, e potrebbe così diventare una risorsa per il vostro portafoglio. Una conferma a questa dinamica arriva anche dall’andamento dell’indice globale rappresentativo del settore – S&P Global Water Index – cresciuto quasi al pari del mercato azionario nell’ultimo decennio, con un rendimento medio annuo – in dollari – del 8,12%.

Un’opportunità d’investimento “solidale” per un futuro decisamente più sostenibile e che potrebbe essere una valida risorsa per aumentare la diversificazione del vostro portafoglio.

 


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Ultimo commento
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    L’acqua è il bene più prezioso e lo spreco è davvero alto… sia, come c’è scritto, per gli impianti obsoleti ma anche nel settore zootecnico.
    Bisogna risparmiare e salvaguardare l’acqua, si tratta di un bene indispensabile per la vita!

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