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Caos SuperLega: il binomio calcio e finanza funziona?

Da SuperLega a SuperFuga, come scrive in queste ore la Gazzetta dello Sport. Il naufragio dell’iniziativa lanciata domenica 18 aprile da 12 club ribelli ha per noi avuto almeno un merito: ci ha ricordato che anche lo sport può diventare roba di portafoglio.

“Le azioni del Manchester United e della Juventus”, segnala Bloomberg nella newsletter di oggi in riferimento alle performance di martedì 20 aprile, “hanno chiuso con un calo, rispettivamente, del 6% e del 4%”. Sì, perché le azioni del Manchester United e della Juve sono quotate e scambiate nelle piazze azionarie newyorkese (il Manchester) e italiana (la società bianconera). E, come tali, a disposizione di chiunque desideri acquistarle.

Prima del calo, il balzo: lunedì i due club quotati tra i 12 che avevano annunciato l’imminente avvio di una nuova SuperLega europea hanno archiviato la seduta con un guadagno del +17,9% a Piazza Affari per la Juventus e del +9,5% a Wall Street per il Manchester United.

Noi, invece, archiviamo il discorso SuperLega, spirata ancor prima di emettere il primo vagito. E ci chiediamo invece: quanto può far bene un po’ di calcio nel portafoglio di un investitore?.
 

Investire nelle società calcistiche: ha senso oggi?

Dato il momento storico, direbbe qualcuno, forse al calcio è da preferire il fosforo. Battutona straordinariamente esilarante a parte, è evidente che la pandemia di Covid-19, con lo stop imposto pure alle attività sportive a tutti i livelli, ha avuto pesanti ripercussioni anche su questo settore.

“Il futuro del business e la valorizzazione delle società sportive dipende a nostro avviso in buona parte dall’evoluzione del Covid”, scriveva a ottobre Marzotto sim1. Il superamento delle principali criticità (mediche, sociali e via dicendo) in tempi “ragionevoli”, “potrebbe ricreare le condizioni favorevoli che abbiamo avuto fino al marzo 2020. Viceversa, potrebbe esserci un ridimensionamento generalizzato del business che potrebbe poi richiedere anni per essere recuperato”.
 

 
“I bilanci 2020 e 2021 (che per alcune società si chiudono a giugno) sono stati penalizzati per tutte le società”, sottolineava poi la sim nell’analisi diffusa a ottobre. “Se prendiamo i big tra le società quotate (Manchester United, Juventus e Borussia Dortmund), l’impatto negativo del Covid sui conti è innegabile”. Con un riflesso sui titoli che, lo scorso ottobre, evidenziavano “un tentativo di recupero dopo i minimi di marzo 2020. Tuttavia”, aggiungeva la sim, “quando è diventato palese che anche la conclusione del campionato prima e la ripresa del nuovo poi non avrebbero risolto tutti i problemi, i prezzi hanno ripreso la discesa”.
 

I tentativi di recupero e l’exploit del 19 aprile

Poi cos’è successo? Sono seguiti altri tentativi di recupero, pur con tutte le incertezze del momento storico. Fino all’exploit di lunedì 19 aprile, almeno per la Juventus. Cui è seguito, come dicevamo, il ripiegamento di ieri. Dopotutto, come si dice, una rondine non fa primavera. Le imminenti aperture, unite al dispiegamento della campagna vaccinale, potrebbero aiutare. Intanto, però, a fotografare il momento storico non facile per gli sport c’è anche un ETF: è il Roundhill MVP ETF (MVP), lanciato giusto giusto un mese fa (era il 17 marzo 2021) dalla newyorkese Roundhill Investments2 e scambiato al New York Stock Exchange (NYSE).
 

L’Etf pensato per investire sul mondo dello sport

MVP, spiega la Roundhill Investments, è pensato “per offrire agli investitori un’esposizione al mondo degli sport di livello professionale”. Si tratta di un ETF “gestito attivamente” (sì, esistono anche ETF attivi3), ribilanciato trimestralmente ma con possibilità di inserire o eliminare posizioni anche nel corso del trimestre. Dentro il portafoglio dell’ETF ci sono “aziende di tutto il mondo attivamente coinvolte nel business dello sport”. Una classificazione che include:

• squadre sportive professionali (tra le quali le nostre Juve, Lazio e Roma) e franchise;
• leghe sportive professionali;
• media sportivi e aziende di abbigliamento.

Il lancio, come detto, è avvenuto in un momento non troppo brillante per lo sport in generale. Può quindi non stupire il fatto che dal 17 al 31 marzo 2021 il Net Asset Value (NAV) abbia registrato un -7,46%, cui si affianca il -6,52% del prezzo di mercato.

Questa la performance (fonte: Roundhill Investments).
 

superlega | amCharts
 

Ci state comunque facendo un pensierino?

Ci state facendo un pensierino, magari contando su un prossimo recupero dei valori in scia alle riaperture e al prosieguo, si spera con un buon ritmo, della campagna vaccinale? Tenete presente che l’expense ratio – ovvero il rapporto di spesa che ci dice, in percentuale, qual è l’ammontare delle attività del fondo utilizzato per coprire le varie spese – è pari allo 0,75%.

Che non è male: dal punto di vita di un investitore, un buon rapporto di spesa oscilla tipicamente tra lo 0,5% e lo 0,75% per un portafoglio gestito attivamente (più dell’1,5% sarebbe invece considerato alquanto costosetto).

Va detto però che al momento MVP non è quotato a Piazza Affari ed è disponibile solo attraverso alcune piattaforme di intermediazione: valutate con il vostro consulente finanziario o con il funzionario della vostra banca se avete o no la possibilità di accedere e se, alla luce dei vostri obiettivi e del vostro profilo di rischio, ne vale la pena.

In ogni caso, essendo quotato su un mercato extra UE, MVP si presenta al momento come un ETF non armonizzato: secondo quanto ci risulta (i commercialisti che ci seguono ci segnalino pure eventuali correzioni e/o precisazioni), le eventuali plusvalenze sarebbero dunque soggette a ritenuta a titolo di acconto del 26% e a tassazione ordinaria IRPEF (per quelli armonizzati vale solo la ritenuta del 26%).

In più, ricordiamo che gli investimenti finanziari esteri detenuti dal contribuente che sia fiscalmente residente in Italia vanno inseriti nel Quadro RW del Modello Redditi. Un onere aggiuntivo in nome della (giusta) trasparenza.

 



1. Update sull’industria del calcio
2. Roundhill Investments
3. Gli Etf attivi convengono?

 

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Scritto da

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, lavora a Milano dal 2007. Dopo un'esperienza di quattro anni in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori, si è spostata in Blue Financial Communication, casa editrice specializzata nei temi dell'asset management e della consulenza finanziaria. A dicembre 2017 si è unita al team di AdviseOnly.

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