a
a
HomeECONOMIA E MERCATIECONOMIA, POLITICA E SOCIETA'“Fai come me, guadagna tanti soldi”: la truffa che sfrutta i vip

“Fai come me, guadagna tanti soldi”: la truffa che sfrutta i vip

“L’ultimo investimento di [persona estremamente nota] ha lasciato gli esperti a bocca aperta e spaventato le banche”. Inizia più o meno invariabilmente così lo pseudo-articolo-intervista-inchiesta-rivelazione in cui ancora oggi rischia di incappare chiunque cerchi in rete notizie e approfondimenti in materia di criptovalute/Bitcoin/trading. Lo stile dello pseudo-articolo-eccetera è riconoscibilissimo, perché è un po’ da traduttore online “prima maniera”: non ancora raffinatissimo, diciamo.

Capiamoci subito: le criptovalute, così come il trading vero, non hanno nulla a che fare con queste “rivelazioni”, ne viene solo sfruttato il nome e la popolarità. Per dire cosa?

 

Tutti vip con i soldi degli altri

Per dire che “[persona estremamente nota] svela il nuovo investimento segreto che sta arricchendo centinaia di italiani. La scorsa settimana, [persona estremamente nota] è stato ospite di [programma televisivo estremamente popolare] e ha annunciato una nuova ‘scappatoia della ricchezza’ che, a parer suo, può far diventare milionario chiunque, nel giro di 3-4 mesi”.

Il vip avrebbe quindi consigliato a tutti gli italiani “di approfittare di questa incredibile opportunità, prima che le grandi banche la blocchino per sempre”. Pensate, incredibile: “come era ovvio, alcuni minuti dopo la sua intervista, [colosso bancario a caso] ha chiamato per bloccarne la messa in onda, ma era troppo tardi”.

Il vip, secondo questa concitata cronaca, avrebbe raccontato: “Ciò che mi ha permesso di avere successo è stato il fatto di aver approfittato rapidamente di quest’opportunità, senza alcuna esitazione. Al momento, ciò che mi fa guadagnare di più è un nuovo programma di trading automatico di criptovalute”. Un programma che sarebbe addirittura promosso “da alcune delle menti più brillanti in assoluto nel settore tecnologico: Richard Branson, Elon Musk e Bill Gates, solo per citarne alcune”.

E per accreditare la bontà della rivelazione, naturalmente l’avvertenza contro i poteri forti che vorrebbero invece silenziarla: d’altra parte, i complottismi vanno forte in questa nostra pazza epoca. Ecco dunque “il segreto redditizio per guadagnare soldi che viene nascosto dalle grandi banche, preoccupate per il fatto che i loro profitti possano ridursi”.

Un segreto a orologeria, però. “[sistema rivoluzionario di trading automatico] può accettare solo un numero limitato di utenti totali, al fine di mantenere alti i profitti per ciascun utente. Al momento, sono ancora disponibili [numero a caso] posti”. Vi ricordate? Ve ne parlammo tempo fa, presentandovi il medesimo modus operandi nella versione senza vip1.

 

Troppo bello per essere vero

E infatti è falso, falsissimo. Come una moneta da tre euro o una banconota da sette. Nessun vip ha mai parlato di criptovalute, specialmente in trasmissioni tv, e nessuna banca ha mai bloccato alcunché, perché non c’è un bel niente da bloccare: è una truffa. Una truffa che sfrutta Bitcoin e le criptovalute perché protagoniste, dal 2017 in poi, di un vero e proprio boom, pur tra mille luci e ombre e con saliscendi anche vertiginosi.

Quindi, ricapitolando: ci sono false pagine web che sponsorizzano presunti siti di trading online promettendo guadagni fantamilionari, con immagini contraffatte di giornali di informazione e foto di personaggi famosi, ignari – lo ribadiamo, ignari – della truffa, o di finti investitori internazionali che avrebbero ottenuto guadagni milionari. Un meccanismo utilizzato da criminali informatici per ingannare le vittime e prosciugare i loro risparmi. Come? E, soprattutto, perché ne stiamo parlando di nuovo oggi?

Torniamo a parlarne oggi perché la Polizia Postale, in un annuncio di pochissime settimane fa2, ha riportato l’attenzione proprio su questa insidiosa trappola. E sulle modalità di questo tipo di truffa è tornata di recente anche la Consob, nella sua relazione annuale 20203.

 

 

Come funziona la trappola?

“Nello schema tipico”, ci dice la Consob, “il risparmiatore viene invitato a fornire i propri dati personali e a versare somme di denaro (tramite bonifici, carte di credito, carte prepagate) per aprire conti per il trading di titoli presso la piattaforma online indicata dall’operatore abusivo”.

Il cliente, irretito con la prospettiva di facili guadagni a fronte di investimenti iniziali di modica entità (200 o 250 euro, per dire), viene poi invitato a versare somme sempre maggiori e a operare su un conto che promette nel tempo consistenti rendimenti. Non di rado all’utente è altresì offerta la possibilità di avvalersi di un cosiddetto account manager per la “gestione” del conto oppure di un software che opera formulando e/o eseguendo operazioni di investimento secondo modalità automatiche.

E, in effetti, dopo un po’ il conto si gonfia. Ma è un rigonfiamento fittizio, come chi tiene in tasca una pila di monetine. Per giunta, in questo caso non ci sono manco le monetine. Così, quando l’investitore prova a fare un prelievo, si vede negata la possibilità di prelevare in tutto o in parte le somme di denaro che risultano presenti sul conto con i pretesti – economici, fiscali-contrattuali o semplicemente di opportunità – più disparati.

Vi ricordate? Vi raccontammo una vicenda simile giusto un paio di anni fa4. In quel caso non c’era alcun vip coinvolto: ricevemmo, lo ricorderete, una telefonata alla quale fingemmo di dare corda.

 

C’è pure chi sfrutta la pandemia

Quindi, ricapitolando: operatori finanziari fittizi (oltre che abusivi, non avendo l’autorizzazione a operare in Italia) che vi contattano direttamente al telefono o che utilizzano in modo improprio il nome e l’immagine di personaggi noti per indurre i risparmiatori, dietro promesse di facili guadagni, ad aderire a proposte di investimento. Ma non solo. Altri episodi abbastanza ricorrenti su cui la Consob ha nel tempo pubblicato avvisi per i risparmiatori riguardano:

  • sedicenti società di recupero crediti che prospettano all’investitore rimasto vittima di truffa la possibilità di ottenere il rimborso delle somme investite, salvo poi sottrargli ulteriori somme richieste per il servizio;
  • veri e propri tentativi di truffa, operati soprattutto via internet, con i quali vengono offerte fittizie opportunità di investimento apparentemente connesse al Covid-19, compresi gli investimenti in presunte valute virtuali correlate alla diffusione del contagio virale (per esempio, il Corona-coin).

Ne aggiungiamo noi una terza. Poiché il trucchetto della presunta “rivelazione vip” è stato oramai smascherato – ne hanno parlato diverse testate di stampa, web, radio e tv – i malintenzionati hanno messo in atto la contromossa.

 

 

Una smentita a metà

Può capitare quindi che vi imbattiate in nuovi presunti articoli-interviste-inchieste-rivelazioni in cui vi si dice che no, il vip non ha mai parlato di infallibili sistemi di trading automatico: “è probabile che siano stati dei blog di gossip ad aver messo in giro la voce per cercare di ottenere più visualizzazioni ai loro siti”, data la popolarità di questi rivoluzionari sistemi.

“È molto probabile che i blog di gossip abbiano percepito questo boom di popolarità e abbiano deciso di inserirli nei loro contenuti per ottenere più click”. Capito? Mica sono stati loro a inventare favole: è tutta colpa del gossip.

Le piattaforme tirate in ballo sarebbero invece “estremamente famose e hanno del reale potenziale per quanto riguarda la redditività”. Cioè, geni: rilanciano la trappola agganciandosi alla smentita sul coinvolgimento dei vip. Ma il punto di tutta la storia sul quale dovete concentrarvi è esattamente questo: e cioè, che è tutta una fandonia.

 

Come difendersi?

La Polizia Postale, nel suo avviso di qualche settimana fa, invitava i cittadini che desiderino investire capitali con attività di trading online a rivolgersi solo a intermediari autorizzati, utilizzando solo strumenti di pagamento sicuri e tracciabili.

E ancora: verificare che il soggetto che propone il trading online sia autorizzato, visitando i siti web della Consob e della Banca d’Italia, e diffidare di quei broker che offrono un rendimento fuori mercato (tipo tanti soldi che ti piovono addosso così, grazie al tocco magico del sistemone di trading automatico).

Soprattutto, non cadere nell’ulteriore trappola dei frodatori che, con il pretesto di sbloccare i rimborsi di quanto già “investito”, chiedono il pagamento di ulteriori somme di denaro. La regola regina, in ogni caso, rimane quella di fare trading con broker e su piattaforme conosciute e di provata affidabilità.

 



1. I guerrieri del Bitcoin
2. La truffa corre in rete: attenzione ai falsi siti di trading online
3. Relazione annuale Consob 2020
4. Trading online telefonico: occhio alla truffa!

 

Scritto da

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, lavora a Milano dal 2007. Dopo un'esperienza di quattro anni in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori, si è spostata in Blue Financial Communication, casa editrice specializzata nei temi dell'asset management e della consulenza finanziaria. A dicembre 2017 si è unita al team di AdviseOnly.

Nessun commento

lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.