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Stamattina entrando in un’ottima pasticceria di Milano per prendere un caffè, mi cade l’occhio ingolosito su una magnifica torta colorata decorata con il marzapane. Guardando un po’ meglio quel capolavoro culinario, vedo che la decorazione rappresentante una banana è raffigurata in modo decisamente “fallico” (lo giuro, qui Freud non c’entra!) sotto la quale campeggia la scritta “Buona Pasqua da Mario Monti” in lucido cioccolato.

Sono rimasta un po’ perplessa, ma credo la pasticceria non avrebbe mai realizzato un simile decoro se non avesse ritenuto che  potesse invogliare i clienti o se non le fosse stata commissionata da qualcuno.

È una rappresentazione curiosa di un sentimento strisciante che già da un po’ di tempo avverto nelle chiacchere casuali raccolte per strada, alla riunione di condominio, dal parrucchiere. La domanda che molti si pongono ma non osano ancora pronunciare, se non a voce bassissima, è “Ma non si stava meglio prima con Silvio, che sì aveva 2 o tre vizietti e non si presentava un granché bene, ma dava molto meno fastidio alle nostre tasche rispetto al professore bocconiano con il loden?

La risposta la lascerei ai lettori, ma voglio fare una domanda: pensate che sia facile governare un Paese dove succedono certe cose? Citando solo le più recenti:

  1. La Commissione voluta dal Governo per la razionalizzazione delle retribuzioni di Parlamentari e Amministratori pubblici, rimette il suo mandato per “l’impossibilità di addivenire ad un risultato
  2. Una delle maggiori compagnie assicurative è in completo dissesto finanziario. I suoi manager e amministratori sono colpevoli per aver tollerato anni di malversazioni e una gestione “allegra” da parte di un gruppo familiare assai chiacchierato, porcherie di cui nessuno sembra essersi mai accorto
  3. Il “falso invalido” è una professione di famiglia, che si tramanda di padre in figlio da Nord a Sud
  4. Le lauree, pur non garantendo un posto di lavoro, vengono “comprate” con un preciso tariffario per esame
  5. Viene arrestato il primario di uno dei maggiori ospedali della penisola per malaffare, il dottore in questione dirottava malati che dovevano essere ricoverati nelle strutture pubbliche in cliniche private per guadagnare “sulla loro pelle” , alla faccia del giuramento di Ippocrate
  6. La Finanza fa i controlli e improvvisamente, durante una delle più profonde crisi economiche che si ricordino, gli incassi cominciano a lievitare
  7. In modo assolutamente bipartisan, da destra a sinistra, dietro la già opaca modalità di finanziamento ai partiti che dovrebbero governarci, tesorieri senza scrupoli si appropriano di milioni di euro senza che nessuno se ne accorga
  8. Il Presidente della Corte dei Conti dichiara bellamente che il costo annuo del sistema di corruzione imperante è di 60 miliardi di euro all’anno. Altro che manovra!

Ho messo solo otto notizie, ma potrei continuare.

E voi davvero pensate che sia facile governare un Paese così? Un signore che ha fatto Mani Pulite e ha contribuito a smembrare la P2, Gherardo Colombo, nel 2007 lascia la magistratura perché “il Paese non crede nella legalità” e si dedica ad insegnare il senso di giustizia ai giovani.

Io capisco la rabbia degli “invisibili”, i tanti cittadini per bene che si sono sempre comportati correttamente, hanno pagato le tasse, lavorato con impegno e si trovano ancora una volta a stringere la cinghia anche per chi non lo fa. Capisco anche chi, come me, è rimasto deluso dalle “finte” liberalizzazioni attuate da questo governo, che non hanno minimamente scalfito le lobby, a meno che per esse non si intendano tassisti e farmacisti.

Ma questo è un Paese malato nel profondo, dove Monti è solo un dottore che prova a curare un grave morbo contratto in trent’anni di governi di tutti i colori e di progressiva abitudine al malaffare.

Pensare che il recente passato fosse meglio dell’oggi solo perché certi problemi non venivano trattati, è un po’ come nuotare in una fogna con la molletta sul naso per non sentire la puzza.

JFK diceva agli Americani in un memorabile discorso del 1961: “Non chiedete cosa possa fare il Paese per voi: chiedete cosa potete fare voi per il Paese”…

Sono passati 50 anni ma la lezione è ancora valida: se questo fosse il pensiero comune l’Italia sarebbe davvero un posto meraviglioso.

Scritto da

È uno dei partner fondatori e Presidente di Advise Only. Laureata in Economia Politica presso l'Università Bocconi, è stata responsabile dell'area commerciale dell'asset management del gruppo Banca Leonardo, occupandosi della ristrutturazione dell'offerta dei prodotti di risparmio gestito. In precedenza ha accumulato significative esperienze dapprima presso l'area Fixed Income Sales & Trading di JP Morgan e poi come Managing Director in Goldman Sachs, area Structured Fixed Income, occupandosi di clientela istituzionale italiana. Ama lo sport (corsa e sci di fondo), i buoni libri e l'opera lirica.

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