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P2P Lending: ricevere e dare prestiti, evitando le banche. Parla BorsadelCredito.it

Nell’era della sharing economy anche il mondo dei prestiti si trasforma in chiave “social”: su questo blog vi abbiamo già parlato delle caratteristiche del cosiddetto “peer to peer lending“.

Oggi approfondiamo un po’ il discorso, con l’obiettivo di capire meglio come funziona, quali sono i rischi e quali i vantaggi di questo canale. Ci facciamo aiutare da una persona coinvolta direttamente nel processo: Antonio Lafiosca, socio e chief operating officer del portale BorsadelCredito.it, società italiana di P2P lending.

Antonio, quali sono i vantaggi del P2P lending rispetto a un normale prestito bancario?

I vantaggi sono principalmente la velocità con cui si richiede e si ottiene un prestito, la trasparenza e la professionalità. Le imprese ricevono un riscontro sulla fattibilità in 24 ore e, se valutate meritevoli di credito, possono ottenere un finanziamento in 3 giorni lavorativi, senza doversi affidare alle lunghe procedure degli istituti bancari. Questo è possibile perché noi, ad esempio, abbiamo costruito dei modelli di valutazione dinamici e un sistema di interazione che non prevede passaggi burocratici: basti pensare che la firma del contratto avviene via sms e che in tutto il processo non usiamo mai carta. L’imprenditore, inoltre, non deve sostenere costi nascosti, come per esempio quelli relativi all’apertura di nuovi conti.

I vantaggi del P2P lending sono anche per chi decide di prestare i propri risparmi: chi diventa prestatore infatti, percepisce un rendimento medio del 5% annuo e investe in un prodotto con un rischio basso, alimentando l’economia reale. Il capitale del prestatore è protetto dal “Fondo di protezione” e il rischio viene abbassato ulteriormente dall’elevata diversificazione.

Quali rischi corre chi presta denaro?

Per noi è molto importante mitigare al massimo il rischio dei nostri clienti: mantenere alta la qualità dei prestiti erogati è essenziale per un’ottima esperienza di investimento. Nello specifico, cerchiamo di ridurre il rischio, fino praticamente ad annullarlo, in tre modi:

  • Estrema diversificazione: tipicamente l’investitore presterà a una singola impresa circa l’1% del suo investimento totale, in tal modo farà tanti micro-prestiti a soggetti diversi.
  • Fondo di Protezione: funziona come un’assicurazione, copre le perdite attese e interviene per rimborsare le quote capitale eventualmente non restituite dai richiedenti. È alimentato dalle imprese che ottengono i finanziamenti, le quali pagano un “premio” in base alla loro classe di rischio. Solo in caso di incapienza del fondo, il rischio di credito resta in capo al prestatore.
  • Selezione delle aziende: la nostra analisi, nonostante avvenga in 24 ore, è molto approfondita, grazie all’integrazione con numerose banche dati, procedure semi-automatiche di valutazione e competenza dei nostri credit analyst.

Come mai gli interessi per chi chiede un prestito sono più bassi e i rendimenti per chi presta più alti rispetto ad altri prodotti di investimento?

Con il P2P lending vengono abbattuti i costi di intermediazione, quindi tutti ci guadagnano. Nello specifico, gli interessi pagati da chi riceve denaro in prestito giungono direttamente a chi li presta. BorsadelCredito.it prende una commissione solo nel caso in cui il prestito venga erogato. Non ci sono costi di strutture mastodontiche da sostenere, né costi nascosti dovuti ad aperture di conti o garanzie. Nel P2P lending il credito e il risparmio sfruttano le tecnologie digitali per creare un sistema in cui tutti gli attori del processo ci guadagnano, semplificando delle azioni un tempo complesse. È la sharing economy applicata alla finanza, finalmente!

Come funziona un prestito su BorsadelCredito.it?

Per iscriversi a BorsadelCredito.it e chiedere un prestito per la propria azienda, è sufficiente accedere al sito (BorsadelCredito.it) e compilare il form di registrazione inserendo i dati richiesti (la procedura dura 5 minuti).

Il richiedente può fare la propria richiesta di finanziamento indicando l’importo che desidera ottenere e la finalità del prestito. La nostra risposta arriva in 24 ore: se l’esito della pratica è positivo, il richiedente vede l’offerta finita (il tasso è ponderato rispetto all’offerta dei prestatori) e può decidere se accettare o meno.

Una volta accettata l’offerta, il prestito viene erogato nel giro di un paio di giorni. Tutta l’operazione, quindi, dura mediamente 3 giorni: a confrontarla con gli attuali tempi bancari, quasi non sembra vero. Provate a chiedere ai circa 100 imprenditori che abbiamo finanziato negli ultimi 3 mesi…

Siete la prima realtà di P2P lending in Italia che si rivolge anche a imprese: state riscontrando interesse da parte di questi soggetti?

In realtà non abbiamo ancora incontrato un’azienda o un prestatore a cui non interessi questo prodotto! Dare ad un’azienda la possibilità di accedere ad un finanziamento in modo così rapido, intuitivo e trasparente, è qualcosa che gli imprenditori italiani aspettavano da tempo. Lo stesso vale per chi cerca uno strumento di gestione del risparmio redditizio ma trasparente, in tempi in cui la trasparenza non è certo di moda…

Nuove iniziative in cantiere?

Tra i nostri prestatori a breve ne arriverà anche uno istituzionale. Per BorsadelCredito.it questo significa maggiore liquidità disponibile sulla piattaforma da poter utilizzare per finanziare l’economia reale italiana: nelle prossime settimane sveleremo anche il nome di questa banca che ci ha visto lungo…

Avete un caso concreto da raccontare?

Tra le aziende che abbiamo finanziato, uno dei casi che ci piace più raccontare è quello del Birrificio Ducato. L’imprenditore Manuel Piccoli, dopo un’esperienza decennale nel suo campo, si è trovato in difficoltà nello spiegare le sue esigenze alle banche. Manuel all’estero è leader del suo settore e, già da tempo, utilizzava piattaforme di crowdfounding estere per finanziare le sue società.  Nel sistema italiano, questo non gli era possibile. Con BorsadelCredito.it è riuscito non solo a finanziare la sua azienda, ma anche a diventare Prestatore, così da poter essere a sua volta d’aiuto alle PMI come la sua che faticano ad interfacciarsi con le istituzioni finanziare italiane.

Ascoltate la storia direttamente dalla voce di Manuel Piccoli

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