Se gli occhi del mondo sono puntati sulle elezioni presidenziali statunitensi, un motivo c’è: gli USA hanno un peso rilevante per tutto il mondo sotto diversi punti di vista
La corsa alla Casa Bianca sta volgendo al termine, e la candidata democratica Hillary Clinton sembra saldamente in vantaggio sul repubblicano Donald Trump. Ancora una volta, gli Stati Uniti sono al centro dell’attenzione dei mercati finanziari (e non solo), come a ribadire il proprio status di Paese politicamente più influente al mondo.
Ma perché gli Stati Uniti sono così importanti?
Economia
Gli Stati Uniti sono tra i Paesi con il più alto reddito pro-capite al mondo (a parità di potere d’acquisto), e pesano per circa il 15% dell’economia mondiale, nonostante la Cina cresca ad un tasso tre volte superiore. Inoltre gli USA sono il terzo Paese più popoloso al mondo dietro Cina e India.
Peso militare e geopolitico
L’influenza economica e politica del Paese è probabilmente anche il riflesso della sua importanza a livello militare: gli Stati Uniti coprono circa il 37% della spesa militare globale (è la quota più alta al mondo), quasi il triplo di ciò che spende ogni anno la Cina.

Mercato obbligazionario
Nel primo trimestre 2016 il valore complessivo delle obbligazioni a stelle e strisce ammontava a oltre 37mila miliardi di dollari, tra titoli di Stato, obbligazioni bancarie e titoli corporate (fonte: Bank for International Settlements). Il mercato giapponese, il secondo al mondo, ammonta a meno della metà, con circa 12mila miliardi di dollari.
Il rischio che pesa maggiormente sui titoli obbligazionari è il rischio tasso, anche perché quando i tassi di interesse salgono i prezzi dei titoli obbligazionari scendono (e viceversa). E, in ogni momento una parola di troppo della FED potrebbe riflettersi sulla quotazione dei titoli statunitensi, con ripercussioni sugli indici mondiali e su tutto il mercato obbligazionario mondiale, dato che ne rappresenta una bella fetta.
Mercato azionario
L’indice azionario americano S&P500 è probabilmente l’indice di Borsa più famoso al mondo, e lo è per valide ragioni. Già qualche mese fa ci siamo interrogati sul fattore mercato, e da una nostra analisi è emerso chiaramente che l’equity USA è molto correlato con il resto dei mercati azionari: in un certo senso potremmo dire che li guida. In altri termini, quando sul mercato USA splende il sole, ci sono buone probabilità che lo stesso accada sugli altri fronti (anche se non in modo uguale).
Il dollaro USA
Ogni anno, circa un terzo del PIL mondiale viene prodotto da Paesi che legano la loro valuta al dollaro USA, oltre naturalmente agli Stati Uniti. Una buona fetta del commercio globale avviene in dollari, e quasi l’85% del trading in valute coinvolge il biglietto verde. Insomma, il dollaro statunitense è la valuta più diffusa al mondo, tanto da rappresentare circa il 63% delle riserve in valuta estera detenute dalla banche centrali.
Il valore di una divisa nazionale dipende in larga parte dalle condizioni relative del Paese di riferimento rispetto al resto del mondo, a livello economico, finanziario, politico. E siccome il ruolo economico e finanziario del dollaro è cruciale, ecco che ciò succede negli USA conta molto.
Insomma, se i riflettori del mondo sono puntati sulle elezioni presidenziali statunitensi un motivo c’è: il prossimo inquilino della Casa Bianca non avrà sulle sue spalle solo le sorti del proprio Paese, ma, indirettamente, avrà il potere di influenzare l’economia e il benessere di gran parte del mondo.