Povera Italia. Non è un lamento, ma una constatazione.
Lo dicono i dati relativi al 2013 sulla povertà in Italia diffusi ieri dall’Istat: le persone povere in senso assoluto sono salite dell’1,1%, mentre le famiglie in questa condizione sono aumentate addirittura dell’1,9% rispetto al 2012. Si mantiene stabile la povertà relativa.
Cosa significa? E chi sono gli italiani poveri?
Non tutti i poveri sono uguali
Non tutti sanno che esistono due tipi di povertà: relativa e assoluta.
Povertà relativa
E’ la percentuale di famiglie che vive al di sotto della soglia di povertà relativa, che rappresenta l’insieme dei beni e servizi considerati essenziali per uno standard di vita minimamente accettabile. Tale soglia varia a seconda della famiglia. Ad esempio, per una famiglia di due persone, tale soglia è pari alla spesa media per persona in Italia (972,52 euro nel 2013). Per famiglie con più di due persone, l’Istat applica una scala di equivalenza.
Povertà assoluta
E’ la percentuale di famiglie che vive al di sotto della soglia di povertà assoluta, che corrisponde alla spesa minima mensile necessaria ad acquistare un insieme di beni e servizi essenziali a mantenere uno standard di vita minimamente accettabile. Queste soglie sono definite dall’Istat e variano a seconda della dimensione e delle età dei membri della famiglia, dell’area geografica e del comune di residenza (clicca qui per calcolare quella per famiglie come la tua). Le famiglie in povertà assoluta sono dunque un sottoinsieme di quelle in povertà relativa.
Tutti i volti della povertà in Italia
Sono 3 milioni 230mila le famiglie relativamente povere, per un totale di 10 milioni e 48mila persone.
Sono invece 2 milioni e 28mila quelle che versano in condizioni di povertà assoluta.
Pesano la numerosità delle famiglie, il lavoro (o meglio: la sua mancanza), il livello d’istruzione e l’area di residenza. Ma non mancano segnali di miglioramento per i single under 35 del Nord e per le giovani coppie con un figlio del Mezzogiorno.
Vediamo un ritratto degli italiani poveri nell’infografica.
L’Istat non si pronuncia sulle cause della povertà in Italia, ma si limita a descrivere il problema.
Voi cosa ne pensate?
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