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HomeECONOMIA E MERCATIGRAFICO DELLA SETTIMANAGrafico della settimana: un curioso allineamento sui mercati finanziari

Grafico della settimana: un curioso allineamento sui mercati finanziari

Azioni, obbligazioni e bond corrono sugli stessi binari

Oro, azionario e obbligazionario (sia governativo che corporate) mondiale. Che differenze ci sono tra queste tre asset class?

Moltissime, chiaramente. L’oro è considerato il bene rifugio per eccellenza, salvaguardia degli investimenti nei momenti di difficoltà. L’azionario è l’attivo (sulla carta) più rischioso, quello più ricettivo alla realtà economica in corso e maggiormente in grado di offrire del rendimento. L’obbligazionario invece è normalmente considerato come la parte a minor rischio, più stabile ma anche dalle prospettive di rendimento più risicate.

Niente di nuovo direte voi, tuttavia uno sguardo alla storia recente ci ha incuriosito e ve lo mostriamo nel grafico sottostante.

 

GDS azioni, obbligazioni, oro | amCharts

 

Come si evince, le tre asset class negli ultimi 25 anni, tra alti e bassi, ad oggi hanno portato tutti (quasi) lo stesso risultato. I rendimenti annualizzati (in dollari Usa) si attestano al 5,02%, 5,13% e 5,04% per, rispettivamente, oro, azionario e obbligazionario. Un’evidenza piuttosto inusuale e sicuramente curiosa. Quello che cambia è però il valore della volatilità media annua registrata: 32,15% per l’oro, 30,59% per l’azionario e si abbassa pesantemente all’11,45% per l’obbligazionario, confermando la miglior stabilità di questa asset class.

Rendimenti simili, ma rischi diversi quindi. Cercare a tutti i costi un perché dietro questo risultato può portare a conclusioni errate. Le variabili in gioco sono state tante negli ultimi anni: crisi tecnologiche, del debito, banche centrali a supporto, frizioni geopolitiche, tuttavia l’aspetto veramente rilevante è che nel lungo termine, con la macchina economica mondiale che prosegue la sua corsa (più o meno velocemente), anche il mondo finanziario segue quella traccia lasciata dall’economia reale.

 


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Ultimi commenti
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    Fantastico grafico!
    Quindi si evince il fatto che l’asset class più efficiente (sicuramente con migliore Sharpe/Sortino index) è rappresentata da un paniere di global bond, in quanto spreca meno “energia” in movimenti random up/down come fanno azionario e oro.
    In una logica da cassettista naturalmente..

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    Il fatto che al 25/03/19 i tre grafici convergano mi sembra puramente casuale, credo che basterebbe porre a cento i valori di un’altra data e il grafico sarebbe completamente diverso. Inoltre c’è un’altra data di quasi convergenza il 29/02/08 dalla quale successivamente i tre asset si sono differenziati senza alcuna logica.

    Però il grafico sembra dirci qualcosa di inaspettato (almeno per me):

    – sembra affermare che non è affatto vero che, alla lunga, gli asset più rischiosi (azioni) remunerano di più altrimenti i tre grafici non convergerebbero (dal 1994 al 2019 mi sembra un periodo sufficientemente lungo);

    – è vero che con un portafoglio formato da tutti e tre gli asset acquistati in modo paritario (33,3%) è più redditizio indipendentemente dalla data in cui si preferisce disinvestire;

    – Alla fin fine non vale la pena darsi tanto da fare: acquistando solo i bond si ottiene quasi lo stesso risultato che si ottiene con l’acquisto di tutti e tre gli asset e correndo rischi minimi (basta guardare come il grafico procede in salita in modo imperterrito).

    E’ giusta la mia analisi? E’ solo il frutto casuale di questo grafico? Qual’è o quali sono gli ETF generano la curva verde?

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