Sui mercati torna la calma e gli investitori che nel momento della bufera hanno venduto tutto vorrebbero tornare a investire. Sì, ma dove? Ecco un’analisi dei settori più interessanti…
Ora che sui mercati sembra essere tornato l’ottimismo, gli investitori che hanno venduto a gennaio, e si trovano con i portafogli scarichi di azioni, potrebbero tornare ad investire. Tutto molto plausibile. Il punto è: dove?
In questo momento le valutazioni complessive del mercato azionario sono a “fair value”, cioè né troppo care, né troppo convenienti. Quindi, cambiare punto di vista può essere d’aiuto.
Vediamo cosa suggerisce la nostra analisi settoriale value – momentum.
Come si legge il grafico
L’analisi è condotta per i 10 settori azionari a livello mondiale (secondo la classificazione GICS), considerando due variabili che consideriamo critiche:
- il momentum (o abbrivio di mercato), posto sull’asse verticale, che considera la performance storica del settore sui 12 mesi precedenti
- il P/E secondo il metodo Graham & Dodd, un indicatore “value”, collocato sull’asse orizzontale, che considera il rapporto prezzo/utili depurato dall’andamento del ciclo economico e costituisce una buona sintesi delle valutazioni fondamentali aggregate.
Seguendo questo approccio, i settori con la migliore combinazione tra valutazioni fondamentali e momentum sono le aziende legate al settore dei beni di consumo discrezionali, i titoli industriali, la tecnologia e le aziende delle telecomunicazioni.
Nel quadrante in basso a sinistra, tra i settori più a buon mercato rispetto ai fondamentali ci sono le aziende energetiche ed i materials (aziende legate all’estrazione di materie prime). In questo caso, i prezzi dei due settori sono scesi a ragion veduta: il calo delle materie prime ha infatti messo in difficoltà un gran numero di aziende sia dal punto di vista degli utili che della stabilità finanziaria.
Nel quadrante in alto a destra, con un buon momentum ma con valutazioni non esaltanti, ci sono i consumer staples e le utilities. Infine, tra i settori meno interessanti ci sono i finanziari e l’healthcare.
Come sono esposti i nostri portafogli a livello settoriale?
Per il momento nei nostri portafogli non abbiamo specifiche esposizioni settoriali ad eccezione di qualche portafoglio tattico, dove la combinazione tra rischio e valore del settore energetico ci sembra adeguata per il profilo più aggressivo.
Maioli / Marzo 31, 2016
FOOD & BEVERAGE rientra nel CONSUMER STAPLES? Che non lo vedo nel grafico.
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Jacopo Caretta Mussa / Marzo 31, 2016
Confermo, rientra nei Consumer staples.
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Luca / Aprile 1, 2016
La voce elettrodomestici compare nel glossario sia tra i “beni di consumo discrezionali” cje tra i “consumer staples”. Dove deve corretamente collocarsi? Grazie
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Jacopo Caretta Mussa / Aprile 1, 2016
Beni di consumo discrezionali, ho corretto la descrizione. Grazie
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