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Utili aziendali

L’utile per azione (o EPS, dall’inglese ‘earning per share’) è la misura che più conta per l’investitore azionario, molto più dell’utile complessivo riportato nella valutazione dei profitti di un’azienda. La ragione è molto semplice: l’investitore deve tener conto sia dell’effetto prodotto dalle risorse finanziarie che gli azionisti hanno messo a disposizione dell’azienda attraverso la sottoscrizione di azioni di nuova emissione (aumenti di capitale), sia della minor disponibilità di risorse finanziarie quale conseguenza di eventuali riacquisti di azioni proprie da parte dell’azienda. Spesso gli operatori di borsa preferiscono concentrarsi sul cosiddetto utile operativo, per definizione più efficace nel valutare la profittabilità dell’attività tipica dell’impresa. L’utile operativo, infatti, viene calcolato scorporando dall’utile riportato tutte le componenti straordinarie (ossia non ricorrenti) del reddito, nonché i risultati prodotti al di fuori dell’attività tipica dell’azienda. A nostro avviso, tuttavia, è preferibile concentrarsi sull’utile riportato per almeno due motivi:-le metodologie di scorporo delle componenti straordinarie di reddito per il calcolo dell’utile operativo possono differire sostanzialmente tra loro-il calcolo dell’utile operativo tende ad attenuare l’impatto del ciclo economico (è evidente il motivo per cui ciò avviene, si pensi alle componenti straordinarie del reddito: tenderanno ad essere componenti positive in periodi di buona congiuntura economica e negative nella circostanza opposta).

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