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Asset Allocation di luglio: le Borse recuperano, i timori restano

Punti chiave: i contagi rallentano, lo shock rimane

L’Europa sembra finalmente uscita dalla fase acuta dell’emergenza sanitaria e il numero di infetti mostra un andamento più rassicurante. Ma, in assenza di un vaccino efficace, restano i timori di una seconda ondata. La situazione, per quanto riguarda i contagi, continua inoltre a peggiorare negli Stati Uniti e in America Latina, anche se il tasso di mortalità è di molto minore rispetto a due mesi fa.

È giunta quindi l’ora di tirare le somme sui reali contraccolpi subiti dall’economia durante questi mesi di lockdown; le notizie non sono rassicuranti e sembrano più pesanti di quanto previsto un mese fa: il Fondo Monetario Internazionale ha infatti rivisto in negativo le sue stime di crescita globale, con un PIL in contrazione del 4,9% nel 2020, rispetto al -3% previsto ad aprile.

Il Fmi ha anche lanciato l’allarme sull’esplosione dei debiti pubblici dei Paesi. L’Italia? Nell’anno in corso farà segnare un -12,8% in termini di crescita reale. Nel mondo, solo la Cina potrebbe riuscire a salvare il segno “più” davanti al PIL.

In tutto ciò, i mercati azionari appaiono scollegati dall’attuale condizione dell’economia reale e continuano ad essere positivi, supportati da liquidità e politiche monetarie aggressive delle banche centrali.

 

Commento generale: i mercati sottovalutano la portata della recessione?

Il mese di giugno è stato salvifico per le Borse di tutto il mondo, che hanno sì macinato qualche rendimento positivo ma che hanno comunque dovuto affrontare la forte volatilità sui mercati. È il comparto europeo a dare le soddisfazioni maggiori con i titoli azionari del vecchio continente che hanno sovraperformato i loro colleghi statunitensi.

Nel mese di giugno è infatti continuata la fase rialzista del mercato azionario, meno intensamente negli USA, più energicamente in Europa e nei Paesi emergenti, dove, tuttavia, la strada da fare per recuperare i livelli pre-covid è più lunga.

Per quanto riguarda il mercato obbligazionario i prezzi migliorano su tutta la linea (governativi, corporate, scadenze lunghe e corte) grazie soprattutto al rinnovato sostegno delle banche centrali e dei governi.

 

Asset Class Ultimo mese (%) Ultimi 12 mesi (%) Da inizio anno (%)
Azioni Italia -0.4 -8.54 -0.14
Azioni Europa -1.16 -4.91 -0.11
Azioni USA -1.46 4.58 -0.03
Azioni Giappone -0.17 -0.67 -0.08
Azioni Emergenti 3.48 -2.73 -0.07
Asset Class Ultimo mese (%) Ultimi 12 mesi (%) Da inizio anno (%)
Consumer Discretionary 1.61 7.92 0.03
Consumer Staples -1.21 -2.94 -0.07
Energy -13.81 -38.71 -0.37
Financials -8.55 -18.97 -0.24
Healthcare 0.04 12.1 0.02
Industrials -5.17 -8.4 -0.14
Technology 4.64 29.71 0.14
Materials -1.88 -2.77 -0.08
Telecoms 0.02 5.41 -0.01
Utilities -2.55 -2.28 -0.08
Asset Class Ultimo mese (%) Ultimi 12 mesi (%) Da inizio anno (%)
Obbl. Gov. Italia 1.42 4.74 0.02
Obbl. Gov. USA 1.79 12.99 0.11
Obbl. Gov. Internazionali 1.19 4.31 0.03
Obbl. Paesi Emergenti 1.01 1.27 0.0
Obbl. Gov. Europa 1.6 1.78 0.02
Obbl. Investment Grade Eurozona 0.26 -0.7 -0.01
Obbl. Corp. Investment Grade USA 2.03 10.23 0.06
Asset Class Ultimo valore Ultimi 12 mesi (%) Da inizio anno (%)
EUR/USD 1.1289 -0.02 0.01
GPB/USD 1.2493 -1.61 -0.06
USD/JPY 107.55 0.67 0.01
Oro (Oncia/USD) 1776.25 5.41 0.17
Petrolio (Brent, USD) 43.48 2.79 -0.34

 

Banche centrali al timone di comando: ma quanto incidono sui fondamentali?

L’andamento dei valori mobiliari è in larga parte spiegato dall’azione delle banche centrali in tutto il mondo, senza precedenti storici per quanto riguarda il supporto offerto al mercato.

Negli USA l’azione della Fed a favore dei titoli societari (corporate credit facilities) ha provocato un’ondata di emissioni. In Europa, la Bce ha raddoppiato il suo piano di acquisti straordinario contro gli effetti della pandemia, il cosiddetto PEPP, arrivando a un totale di circa 1.350 miliardi di euro, mentre la Commissione Ue ha dato un segnale forte con la proposta del fondo Next Generation Ue.

Inoltre, siamo in pieno effetto TINA: There Is Not Alternative. La liquidità c’è, i portafogli devono essere investiti, e quindi si acquistano titoli.

Durerà? I dubbi non mancano.

Ci si può domandare quanto possa durare lo scollamento tra economia reale ed economia finanziaria. Il rischio è che un inasprimento della pandemia possa generare un altro sell-off. E la progressione dei dati sul coronavirus in Brasile, Russia, India e USA ci dice a chiara voce che il virus viaggia ancora tra noi, anche se fa meno paura. Inoltre, per quanto la risposta dei Governi sia stata poderosa in termini di sostegno economico, l’attuazione è generalmente lenta ed è ancora troppo presto per capire se si riusciranno a bilanciare gli effetti nefasti del lockdown.
Secondo le stime degli analisti di Bloomberg, solo il 15% delle risorse messe a disposizione dai Governi europei sono state ad oggi effettivamente utilizzate.

Insomma i rischi downside non mancano.

 

Valutazione per asset class: attenzione ai fattori value

Le metriche di valutazioni combinate Momentum e Value mostrano tra le differenti asset class una situazione di sostanziale equilibrio: azioni, bond e materie prime possono contare su valutazioni complessive buone.

Bisogna, tuttavia, continuare a mantenere alta la guardia per non farsi trarre in inganno, perché i rischi ci sono. Infatti, le valutazioni fondamentali azionarie (la parte Value, relativa al rapporto tra prezzi di mercato e fondamentali societari) non hanno ancora incorporato i risultati post-covid. I titoli obbligazionari, al contrario, scontano la risalita dei rendimenti sul fronte corporate e governativo della zona euro.

Infine, le materie prime beneficiano del momentum molto positivo dei metalli preziosi. Oro in testa.

 

I portafogli: le performance seguono la ripresa dei mercati

È un buon momento per stilare qualche considerazione sulle nostre scelte di asset allocation e sui portafogli. Nel momento in cui scriviamo, i nostri portafogli hanno quasi tutti recuperato le perdite del covid, con una media di performance netta del 4,0% a dodici mesi. Quelli che rimangono indietro rispetto alla media sono i portafogli reddito, penalizzati in larga parte dal taglio dei dividendi sul segmento azionario. Portafogli però non pensati per investitori di breve periodo e che quindi non dovrebbero incidere troppo sulla strategia d’investimento di lungo termine.

A posteriori, abbiamo sottovalutato la diffusione dello shock covid, ma la nostra decisione di non essere usciti dal mercato azionario durante il massivo sell-off si è comunque rivelata una scelta di lungo termine che ci ha premiato ora che il mercato azionario ha recuperato gran parte delle perdite.

Storia diversa per il portafoglio Tempo Stabile che, seguendo una strategia quantitativa “risk-based”, si è posizionato difensivamente durante il sell-off, seguendo il segnale del sistema di “Early Warning”, riacquistando equity qualche settimana dopo e registrando comunque buone performance anche durante la pandemia.

Non abbiamo effettuato cambi di asset allocation.

Portafogli Tematici

Come spiegato in precedenza, Tempo Stabile ha aggiornato la sua asset allocation con una di carattere più difensivo. Le altre soluzioni non hanno subìto modifiche.

 

Portafogli Obiettivo Perf. 1 mese % Perf. 3 mesi % Sortino ratio da avvio
Etico 4.05 15.65 0.71
Euro OK 5.02 13.66 1.04
Euro Tsunami -0.44 3.13 0.59
Intermedio 3.52 11.05 0.96
Lazy 0.11 9.25 1.25
MegaTrends 2.07 33.23 0.95
Tempo Stabile 6.61 8.43 0.88

 

Portafogli Tattici
Non abbiamo effettuato variazioni di asset allocation. Operativamente abbiamo inserito il seguente ETF (Isin: IE00B8FHGS14) a seguito del delisting di uno analogo (Isin: LU1389266302) sui portafogli a “rischio medio” e “rischio alto”.

 

Portafogli Obiettivo Perf. 1 mese % Perf. 3 mesi % Sortino ratio da avvio
Rischio Alto -2.62 9.74 0.73
Rischio Medio -1.71 6.1 0.75
Rischio Basso 0.41 7.31 0.9

 

Portafogli Obiettivo
Non abbiamo effettuato variazioni di asset allocation.

 

Figli Accumulo 0-5 anni2.18.821.19

Portafogli Obiettivo Perf. 1 mese % Perf. 3 mesi % Sortino ratio da avvio
Figli Accumulo 5-10 anni 2.06 9.93 1.08
Figli Accumulo oltre10 anni 1.79 11.55 0.97
Figli Reddito 0-5 anni -0.24 5.68 0.96
Figli Reddito 5-10 anni -0.44 6.33 0.91
Figli Reddito oltre10 anni -1.24 7.1 0.8
Pensione Difensivo 0-7 anni 2.09 7.42 1.32
Pensione Difensivo 7-20 anni 2.03 9.75 1.1
Pensione Difensivo oltre20 anni 1.9 10.56 0.99
Pensione Dinamico 0-7 anni 1.97 8.25 1.19
Pensione Dinamico 7-20 anni 1.9 10.56 0.99
Pensione Dinamico oltre20 anni 1.77 11.37 0.89
Reddito Difensivo 0-5 anni 0.96 6.96 0.64
Reddito Difensivo 5-10 anni 0.69 11.58 0.52
Reddito Difensivo oltre10 anni 0.69 13.72 0.47
Reddito Dinamico 0-5 anni 0.57 10.26 0.52
Reddito Dinamico 5-10 anni 0.51 11.56 0.5
Reddito Dinamico oltre10 anni 0.51 14.16 0.45

 

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Ultimi commenti
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    Scusate, ma la modifica sui portafogli tattici non era già di maggio?

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    Mi dispiace ripetermi, ma c’è qualcosa che non va nell’ andamento da Voi pubblicato dei Vostri portafogli. Analizzando ad esempio il portafoglio “Lazy” è assolutamente impossibile che il portafoglio sia in ampio guadagno da inizio anno come risulta dal Vostro grafico, Vi ho segnalato già altri errori sul sito, alcuni li avete corretti, ma come vi ho già segnalato penso che ci siano da controllare i grafici e le performance dei vari portafogli. Possibile che l’errore di calcolo derivi dal fatto che avete presupposto un bilanciamento quotidiano costante del portafoglio? Altrimenti è impossibile. Saluti.

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    Perché avete tolto il commento dove dico che le performance sono sballate?
    O le sistemate oppure non pubblicatele…

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    Salve
    volevo segnalarvi che per quanto riguarda il portafoglio tattico, secondo indicazioni della banca, ex date 21 Settembre 2020, è diventata effettiva la fusione per incorporazione del fondo in oggetto nel fondo UBS ETF MSCI JA AHC. A seguito dell’operazione, viene riconosciuto per ogni n. 1 titolo UBS ETF MSCI JA AHC (LU0950672476) posseduto n. 1,4446 nuovo titolo UBS ETF MSCI JA AHC (LU1169822266), quotato sul mercato Affari.

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