Da questa settimana il Bollettino esce il venerdì pomeriggio. Avete tutto il weekend, quindi, per approfondire le principali notizie della settimana appena passata e pensare agli appuntamenti economico-finanziari della settimana che verrà!
Quali sono stati i fatti salienti della scorsa settimana?
La Banca Mondiale ha aggiornato le previsioni di crescita per il biennio 2015-16: l’economia mondiale dovrebbe crescere del 3,0% e 3,3% rispettivamente.
La Corte di giustizia europea ha stabilito che la BCE, durante gli anni della crisi, si è mossa all’interno del suo mandato.
La banca centrale svizzera ha sorpreso il mercato rimuovendo l’ancoraggio del franco svizzero sull’euro (eur/chf 1,20) e ridotto la forchetta di oscillazione dei tassi d’interesse a breve termine (a -0,25/-0,75%).
Mercati
I mercati possono cambiare direzione molto velocemente e chiunque sia legato al mondo svizzero ne sa qualcosa. La decisione della Banca centrale svizzera ha letteralmente bruciato i carry trade degli ultimi 3 anni e mandato a picco il mercato azionario (-12,7%). Il broker statunitense Fxcm è a rischio default per le perdite subite sulle posizioni aperte e altri broker legati al trading su FX pare siano in difficoltà.
Tuttavia, in Europa le Borse hanno nel complesso tenuto (Europe Stoxx 600 + 4,2%). Dopo che la Corte di Giustizia Europea ha sciolto gli ultimi vincoli legali, per il QE sembra essere solo questione di giorni. In Italia, però, Banca Monte dei Paschi e Carige rimangono sotto pressione. Negli USA sono incominciate le trimestrali ed i dati deludenti dei principali istituti finanziari del Paese (Bank of America, JP Morgan, Citi Group) hanno penalizzato l’intero mercato americano (S&P 1500 -2,1%). Tra gli Emergenti, la Cina continua a sorprendere in positivo (CSI300 +2,5%)
Nel mondo obbligazionario i tassi continuano a scendere. Nella zona euro lo spread Btp-Bund ha toccato i 120 punti base con il tasso d’interesse offerto dal decennale italiano all’1,65%. Positivi anche i risultati delle aste in Germania e in Italia, dove si sono registrate riduzioni dei tassi d’interesse. Di particolare attenzione il rendimento del bond decennale elvetico che dopo le decisioni di politica monetaria della Banca Centrale Svizzera ha toccato il minimo storico di
-0,11%.
Sul mercato valutario, il franco svizzero, dopo essersi deprezzato fortemente nei confronti dell’euro, ha ritracciato, riportando una perdita del 18%.
Continua la discesa del prezzo del petrolio Wti (-1,9%), sulla scia della decisione dell’Opec di non voler ridurre la produzione. Crolla anche il rame (-7,8%). A destare preoccupazioni per l’andamento di questa commodity è la contrazione della domanda cinese, primo consumatore al mondo di rame.
Asset class a confronto | Ultimo valore | Ultima settimana | Ultimo mese | Da inizio anno |
Azioni Italia | 19.234 | +5,8% | +3,0% | +1,2% |
Azioni Europa | 352 | +4,2% | 7,1% | +2,8% |
Azioni USA (in USD) | 2.005 | -2,0% | +1,6% | -2,6% |
Azioni Giappone | 1.364 | -1,2% | +0,8% | -3,1% |
Azioni Emergenti (in USD) | 960 | -0,1% | +5,5% | +0,4% |
Obbl. Gov. Italia | 799 | +0,7% | +1,7% | +0,8% |
Obbl. Gov. USA (dollari) | 448 | +2,4% | +3,3% | +3,8% |
Obbl. Gov. Internazionali (in euro) | 291 | +3,2% | +8% | +6,1% |
Obbl. Gov. Paesi Emergenti (in dollari) | 690 | +0% | +3,3% | -0,2% |
Obbl. Investment Grade zona euro | 133 | +0,2% | +0,8% | +0,4% |
Obbl. Corp. Investment Grade USA | 140 | +0,9% | +2,3% | +2,2% |
EUR/USD | 1,152 | -2,7% | -7,9% | -4,8% |
GPB/USD | 1,514 | -0,2% | -3,9% | -2,9% |
JPY/USD | 117,4 | -0,9% | +0,1% | -2,0% |
Oro (euro) | 1.280 | +4,6% | +6,9% | +7,8% |
Petrolio (WTI, USD) | 48,9 | -2,5% | -18,3% | -14,7% |
Indici di mercato in euro. Dati di chiusura venerdì ore 18. |
Azioni Italia: FTSEMIB; Azioni Europa: Stoxx Europe 600; Azioni USA: S&P500; Azioni Giappone: Topix; Azioni Emergenti: MSCI Emerging Market.
Obbl. Gov. Italia, USA e internazionali: Bloomberg EFFAS; Obbl. Gov. Paesi Emergenti: JPMorgan EMBI Plus; Obbl. Investment Grade zona euro e USA: Bloomberg Index.
Da tenere d’occhio questa settimana
- Europa – la BCE dovrebbe lanciare il QE (o almeno così si aspettano gli investitori) ed l’indice Composito della zona euro stabilizzarsi intorno a 51,5 (media mobile su 3 mesi) ;
- USA – c’è da monitorare i dati sul settore immobiliare (nuove costruzioni e vendita di nuove case) e l’indice PMI manifatturiero;
- Giappone – esce la produzione industriale , l’indice PMI manifatturiero , le dichiarazioni di politica monetaria ed il report economico mensile della BoJ ;
- BRIC – da monitorare il tasso d’inflazione e la decisione di politica monetaria sul tasso di riferimento principale del Brasile, il dato preliminare sulla Bilancia delle partite correnti della Russia, il Pil e l’indice PMI manifatturiero della Cina.
Gianni / Gennaio 19, 2015
L’idea di farlo uscire il venerdì pomeriggio mi sembra buona.
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