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HomeECONOMIA E MERCATICOMMENTO AL MERCATOBollettino AO | Brexit d’aprile, in Italia manca la crescita

Bollettino AO | Brexit d’aprile, in Italia manca la crescita

Brexit, nessuna sorpresa. Ennesima bocciatura

I fatti salienti della settimana

Brexit rinviata. Era fissato alle 14:30, ora di Londra, di venerdì 29 marzo l’appuntamento con la terza votazione del Parlamento UK sull’accordo di Brexit raggiunto dai negoziatori UE e il governo del primo ministro Theresa May.

Ebbene, è arrivata una terza bocciatura dopo – lo ricordiamo – quelle di metà gennaio e metà marzo: stavolta i “sì” sono stati 286 e i “no” 344.

Stanti così le cose, Brexit si intende rinviata di due settimane, al 12 aprile, data entro la quale bisognerà capire quale strada intraprendere.

PIL britannico. Intanto, il Prodotto Interno Lordo del Regno Unito risulta cresciuto, nel quarto trimestre del 2018, dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell’1,4% in confronto allo stesso periodo dell’anno prima.

S&P taglia le stime. E invece l’Italia ha dovuto subire un nuovo taglio delle stime di crescita: Standard & Poor’s ha abbassato le proiezioni per il PIL 2019 al +0,1% dal +0,7% previsto a dicembre. Nel 2020 il nostro PIL, sempre secondo l’agenzia di rating, dovrebbe crescere del +0,6%. Fanalino di coda dell’Eurozona, vista comunque tutta in frenata.

Apprensione confindustriale. Ma anche il Centro Studi Confindustria ha non poche perplessità: ha infatti presentato il suo nuovo quadro di previsione, che traccia un orizzonte biennale a rischio recessione.

Disoccupazione ai minimi (in Germania). Una nota piacevole da Berlino: la disoccupazione si colloca su nuovi minimi, toccando il 4,9% a marzo.

Vertice cinese a Parigi. Nella settimana della riunione a quattro all’Eliseo tra il presidente cinese Xi Jinping, il presidente francese Emmanuel Macron, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente della Commissione UE Jean-Claude Juncker in vista del vertice UE-Cina che si terrà il 9 aprile a Bruxelles, sono arrivati nuovi segnali positivi dai negoziati commerciali USA-Cina.

 

 

Come si sono mossi i mercati

Venerdì di recupero. Le voci relative a progressi nelle trattative commerciali tra Stati Uniti e Cina, innescate dalle dichiarazioni del segretario al Tesoro USA Steven Mnuchin, hanno rasserenato il clima anche in Europa nella giornata di venerdì 29 marzo, dopo una settimana resa incerta dalla nuova raffica di votazioni su Brexit, da alcuni dati macroeconomici e dalle stime sui prossimi mesi.

Rendimenti in calo. Ad appena pochi mesi dai rialzi, i rendimenti obbligazionari stanno precipitando ai livelli più bassi degli ultimi anni, portando a galla tutte le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale.

I Bund tedeschi sono finiti sotto lo zero dopo che il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha detto che è ancora necessario un atteggiamento accomodante. Buona domanda, in settimana, nelle aste di titoli di Stato italiani, con rendimenti spesso in calo.

Sterlina osservata speciale. Sul mercato dei cambi, venerdì 29 marzo euro/dollaro sull’1,12, in calo rispetto ai livelli di lunedì. La moneta unica era sui 124,40 yen, mentre il rapporto dollaro/yen si attestata sui 110,60. Per ovvi motivi, ancora sotto osservazione la sterlina.

Miglior trimestre da 10 anni. Il petrolio si appresta a chiudere il suo miglior trimestre da quasi 10 anni, in scia ai tagli alla produzione operati dalla coalizione OPEC+, al venir meno – in scia alle sanzioni statunitensi – delle quote da Iran e Venezuela e al rallentamento della crescita a livello globale. L’oro nero ha così recuperato buona parte dei cali registrati nell’ultimo trimestre del 2018.

 



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Da segnare in agenda

Europa – Lunedì 1 aprile è atteso l’indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero (il 3 aprile seguiranno servizi e composito). Nello stesso giorno, focus sull’indice dei prezzi al consumo e sul tasso di disoccupazione.

Il 3 aprile attenzione alle vendite al dettaglio. Giovedì 4, la BCE pubblicherà le minute del meeting di politica monetaria.

Gran Bretagna – In settimana si conosceranno i dati sull’indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero, del comparto costruzioni e dei servizi.

Stati Uniti – Lunedì 1 aprile verranno diffusi le vendite al dettaglio e l’aggiornamento sull’indice ISM dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero. Il 2 aprile spazio ai principali ordinativi di beni durevoli.

Mercoledì 3 attenzione alla variazione dell’occupazione non agricola (ADP) e all’indice ISM non manifatturiero. Infine, venerdì 5 aprile arriverà l’aggiornamento sulle buste paga del settore non agricolo e sul tasso di disoccupazione.

Cina – In uscita i dati sull’indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero.

Giappone – Indice Tankan dei grandi produttori manifatturieri e delle grandi aziende non manifatturiere.

 


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