a
a
HomeECONOMIA E MERCATICOMMENTO AL MERCATOBollettino AO | I rialzi non sono finiti, ma l’inflazione fa meno paura. Preoccupano i big tech

Bollettino AO | I rialzi non sono finiti, ma l’inflazione fa meno paura. Preoccupano i big tech

I fatti salienti della settimana

Rialzo Fed. Ancora “un paio” di aumenti dei tassi prima di mettere in pausa l’aggressiva campagna di inasprimento: questo è quanto emerso dalla consueta conferenza stampa post-meeting del presidente Fed Jerome Powell.

Powell e i suoi colleghi hanno alzato di un quarto di punto percentuale l’obiettivo della Fed per il suo tasso di riferimento, portandolo a un intervallo compreso tra il 4,5% e il 4,75%.

Gli investitori si sono comunque rallegrati delle osservazioni del presidente, che ha riconosciuto che le pressioni sui prezzi hanno iniziato ad allentarsi, nonostante Powell abbia sottolineato la prospettiva di ulteriori rialzi dei tassi da parte della Fed.

Rialzo Bce. Unitasi in ritardo alla carovana dei rialzi, la Banca centrale europea sembra destinata ora a rimanere su questi toni un po’ più a lungo delle sue colleghe.

Mentre le controparti, dagli Stati Uniti al Regno Unito, hanno inviato segnali di un calo dell’aggressività dopo la drastica stretta monetaria, i funzionari dell’area euro insistono sul fatto che il loro attacco all’inflazione non è destinato a calare d’intensità.

Giovedì la Bce ha quindi annunciato un rialzo dei tassi dello 0,50%, portando quello principale al 3%. Il consiglio direttivo punta a un ulteriore incremento dello 0,50% nel meeting di marzo.

Rialzo BoE. Anche la Bank of England ha rialzato i tassi dello 0,5%, portandoli al 4%, il massimo dal 2008. Secondo la previsione aggiornata, la recessione sarà più breve e meno profonda.

L’inflazione rallenta. Secondo Eurostat, a gennaio l’inflazione dell’area euro è scesa all’8,5% dal 9,2% di dicembre. I prezzi al consumo sono calati al livello più basso dallo scorso maggio.

In Italia, secondo i dati Istat, a gennaio si è registrato un aumento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% su base annua, in rallentamento dal +11,6% del mese precedente.

Ma a fare notizia è stata la Spagna: l’inflazione su base annua è stimata al +5,8%, in leggero aumento rispetto al +5,7% di dicembre e superiore al +4,9% indicato dal consensus.

 

 

Pil a sorpresa. E sempre secondo i dati Eurostat, il Pil dell’Eurozona è aumentato dello 0,1% nell’ultimo trimestre del 2022, contro le stime degli economisti che avevano previsto una contrazione dello 0,1%.

Il Pil italiano ha segnato un calo dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Quello tedesco si è inaspettatamente contratto dello 0,2%, dopo un aumento dello 0,5% nel terzo trimestre.

Previsioni Fmi. Il Fondo monetario internazionale ha alzato le sue prospettive di crescita economica globale per la prima volta in un anno, in virtù di una ripresa della spesa statunitense e della riapertura della Cina, pur non mancando i rischi.

Il Pil globale si espanderà probabilmente del 2,9% nel 2023, 0,2 punti percentuali in più rispetto alle previsioni di ottobre, ha dichiarato martedì a Singapore il Fondo in un aggiornamento trimestrale del suo World Economic Outlook.

Sebbene si tratti di un rallentamento rispetto all’espansione del 3,4% registrata nel 2022, il Fmi ha dichiarato di aspettarsi che la crescita raggiunga il punto più basso quest’anno, per poi accelerare al 3,1% nel 2024.

Trimestrali big. Apple, Amazon e Alphabet, aziende leader nel settore tecnologico con un valore di mercato combinato che si avvicina ai 5.000 miliardi di dollari, hanno pubblicato giovedì risultati che dimostrano come il rallentamento dell’economia stia frenando la domanda di elettronica, e-commerce, cloud computing e pubblicità digitale, pilastri dell’economia tecnologica globale.

Le vendite di Apple sono calate più di quanto previsto dagli analisti durante il trimestre festivo, i ricavi di Amazon sono stati ridotti dalla scarsa domanda dei consumatori e i risultati di Alphabet hanno mancato le stime di Wall Street. Ciascuna delle grandi aziende tecnologiche ha anche sottolineato i modi in cui sta lavorando per superare la crisi.

Green Deal Industrial Plan. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha presentato il nuovo Green Deal Industrial Plan per la trasformazione dell’industria dell’Ue in chiave sostenibile.

Il piano prevede una revisione delle norme sugli aiuti di Stato per consentire ai Paesi di offrire un sostegno più mirato alle industrie verdi e agevolazioni fiscali per gli investimenti in tecnologie pulite. Inoltre, attesa entro l’estate la presentazione di un fondo sovrano comune europeo.

 

Come si sono mossi i mercati

Cina in rally. Alla ripresa delle contrattazioni dopo una settimana di pausa per il Capodanno lunare, l’indice CSI 300 ha registrato un balzo del 2,1%, portando i suoi guadagni dai minimi di ottobre a oltre il 20%.

Delusione tech. In Europa, sul finire della settimana, la delusione per i conti di Alphabet, Amazon e Apple ha spento l’euforia accesa dopo gli annunci delle banche centrali.

Scorte al 74%. Gas ad Amsterdam a 58,6 euro al megawattora nella mattinata di venerdì, con le scorte europee che comunque sono al 74%, la quota più alta a questo punto dell’anno dal 2010.

Rimbalzo Bitcoin. Miglior gennaio dal 2013 per Bitcoin, grazie all’idea secondo la quale stretta monetaria e crisi del settore delle criptovalute si stanno entrambe attenuando. Dall’inizio dell’anno il rialzo è stato superiore al 40%, un risultato battuto solo due volte in precedenza, quando la criptovaluta era agli inizi.

Rifugio d’oro. L’oro ha rivelato ancora una volta il suo vero utilizzo: come copertura contro la volatilità delle valute. Giovedì è salito a un livello record in termini di sterline, per effetto di una serie di fattori: l’economia britannica che fatica a riposizionarsi dopo la Brexit; l’inflazione che rimane un problema a livello globale; gli acquirenti di metallo fisico in Cina, il principale consumatore, che festeggiano l’abolizione delle restrizioni regalando lingotti.

“Ma se si spingerà ai massimi storici in termini di dollaro (che, come sappiamo, è ciò che conta davvero) dipenderà tanto dalle prospettive della valuta statunitense quanto dall’andamento del grafico dell’oro e dalla sua domanda fisica”, commentava in settimana Eddie van der Walt nella newsletter di Bloomberg.

 

Indici azionari Performance settimanale Performance da inizio mese
FTSE MIB 3.37% 12.69%
MSCI Europe 1.01% 7.02%
S&P 500 2.14% 6.31%
Nikkei 0.95% 5.28%
Shanghai Composite CSI 300 -0.01% 8.95%
Indici obbligazionari Performance settimanale Performance da inizio anno
10-yr yield on Italian Bond (BTP) 3.78%
10-yr yield on US Treasuries 3.40%
10-yr yield on German Bund 2.09%
10-yr yield on Eurozone bonds 2.09%
Spread Btp-Bund 183.23 punti 32.42%
Materie prime Performance settimanale Performance da inizio mese
Oro 55.75 eur/gr (-0.99%) 2.95%
Petrolio Wti 76.80 usd/barile (-6.46%) -5.72%
Valute Performance settimanale Performance da inizio mese
Cambio Eur/Usd 1,0856 (0.80%) 2.51%
Cambio Eur/Gbp 0,8960 (1.29%) 0.29%

Indici di mercato. Dati aggiornati ore 17.00 del 03/02/23.

 

I market movers della prossima settimana

Focus sul Prodotto Interno Lordo del Regno Unito nel quarto trimestre dell’anno, con la variazione trimestrale e annuale. Negli Stati Uniti ancora grande attenzione alle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione. Nuovo aggiornamento sui prezzi dalla Germania.

 


 

Scritto da

Con www.adviseonly.com la finanza non è mai stata così semplice. La nostra missione è spiegarvi il mondo degli investimenti in modo chiaro e senza giri di parole, per rendervi investitori più informati e consapevoli.

Nessun commento

lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.