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Bollettino AO | Ritardi in vista per il Recovery Fund, in Italia debito pubblico da record

I fatti salienti della settimana

Consiglio Ue, si parla di bilancio pluriennale e Recovery Fund. I leader dei 27 Paesi Ue si sono riuniti giovedì e venerdì per il Consiglio Europeo. Sul tavolo, ufficialmente, i temi della Brexit, della riduzione delle emissioni, del partenariato euro-africano e della pandemia. Ma a dominare l’incontro sono stati in realtà i negoziati sul bilancio e il Recovery Fund: la trattativa è arenata in parlamento, dove la richiesta agli Stati membri è di aumentare gli stanziamenti. Proprio a causa della mancata intesa sul bilancio pluriennale il Recovery Fund potrebbe non essere operativo da gennaio.

Occhio al virus. La seconda ondata di contagi inizia a preoccupare seriamente e i governi di tutta Europa corrono ai ripari con restrizioni sempre più rigide per contenere la diffusione del virus. Stando alle rilevazioni dell’Oms, il Vecchio Continente ha registrato la più alta incidenza settimanale di casi Covid da inizio pandemia, quasi 700mila. In Francia è entrato in vigore il coprifuoco dalle 9 di sera alle 6 del mattino, mentre in Italia il nuovo Dpcm varato per limitare i contagi prevede il divieto, dalle 21, di sostare davanti a pub e ristoranti, che chiuderanno a mezzanotte. Nei locali non si potranno fare feste private mentre in quelle in casa saranno ammesse fino a 6 persone. E la Campania ha richiuso le scuole fino al 30 ottobre.

Lavoro a rischio. Il governo italiano ha deciso però che non ci sarà un’ulteriore proroga del blocco dei licenziamenti che scadrà il prossimo 31 dicembre. Per la Cgil ci sono un milione di posti di lavoro a rischio nel Belpaese. A livello europeo invece, secondo le stime di Eurostat, la pandemia ha causato la perdita di 10 milioni di posti di lavoro: i cassintegrati sono passati, tra il primo e il secondo trimestre di quest’anno, da 2,4 a 19,3 milioni.

Anche negli Usa il virus galoppa. I nuovi casi di contagio sono tornati ai livelli di agosto. Intanto, la chief scientist dell’Oms Soumya Swaminathan ha frenato le speranze sul vaccino, affermando che la sua distribuzione sarà più lenta di quanto atteso e i soggetti giovani e in salute potrebbero non averlo prima del 2022.

Brexit, l’Ue vuole trattative a oltranza. Nel giorno che Londra aveva indicato come data ultima per la definizione di un accordo con Bruxelles su Brexit, il capo negoziatore europeo Michael Barnier ha parlato di “negoziati a oltranza”. A Bruxelles comunque, gli Stati membri hanno chiesto alla Commissione di prepararsi a uno scenario di uscita della Gran Bretagna senza accordo. Da parte sua, il primo ministro britannico Boris Johnson deve decidere se abbandonare i colloqui commerciali con l’Ue.

Usa, ancora nulla di fatto sul pacchetto di stimoli. È ancora stallo al Congresso Usa sul nuovo piano di stimoli economici per attutire l’impatto dell’epidemia di coronavirus sull’economia. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha alzato l’asticella a 1.800 miliardi di dollari, per avvicinarsi ai 2.200 miliardi di dollari della proposta presentata dai Democratici. I mercati sperano in un via libera prima delle elezioni presidenziali.

Fmi meno pessimista. Il Fondo monetario internazionale ha pubblicato il World Economic Outlook, che prevede per il 2020 un calo del Pil a livello globale pari al 4,4%, con 90 milioni di persone nel mondo a rischio povertà. Per l’Italia, il Fmi prevede una caduta del prodotto interno lordo del 10,6% quest’anno, meglio rispetto a quanto indicato nel rapporto estivo, ma peggio delle stime del governo che nella Nadef ha stimato un -9%.

Energia (sempre più) pulita. Secondo il World Energy Outlook 2020, le rinnovabili sono destinate a superare il carbone tra le fonti più utilizzate per generare elettricità nel prossimo decennio. Lo studio calcola che, a causa del coronavirus, la domanda globale di energia scenderà del 5% nel 2020, le emissioni di Co2 legate all’energia del 7% e gli investimenti energetici del 18%.

Debito pubblico da record. La Banca d’Italia ha fatto sapere che nel mese di agosto il debito pubblico italiano ha raggiunto un nuovo record, toccando quota 2.578,9 miliardi di euro, 18,3 miliardi in più rispetto al mese precedente.

Numeri. L’Istat stima che il fatturato dell’industria italiana ad agosto aumenti del 5,9%. Nel trimestre giugno-agosto l’indice è cresciuto del 35,9% rispetto ai tre mesi precedenti; quello degli ordinativi del 47,3%. L’istituto italiano di statistica ha anche diffuso le stime preliminari sull’inflazione a settembre, che resta negativa: l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,6% su base mensile e dello 0,5% su base annua (come nel mese precedente).Intanto in Cina, nel mese di settembre, le importazioni sono cresciute del 13,2%, mentre le esportazioni del 9,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

 

Come si sono mossi i mercati

Troppe incertezze, i mercati tremano. . I mercati risentono dell’aumento dei contagi, con il timore per ulteriori misure restrittive in Europa, Italia compresa. Non solo. Ad appesantire il clima ci pensano anche le difficoltà a raggiungere un accordo su Brexit e, negli Stati Uniti, l’incertezza sui tempi dell’approvazione di nuovi stimoli all’economia – per ora è un nulla di fatto, anche se il presidente Trump ha detto che un accordo è possibile prima delle elezioni di novembre.

Nell’ultima seduta della settimana i listini provano comunque a rialzare la testa mettendo da parte i timori (ma Milano resta indietro, frenata dalle banche), dopo un giovedì nero che ha visto forti cali a Milano (-2,77%), Francoforte (-2,49%), Parigi (-2,11%) e Londra (-1,73%).

Petrolio in calo. Sul fronte dei cambi, l’euro resta debole contro il dollaro a 1,1696. I prezzi del petrolio invece risentono delle preoccupazioni che un picco nei casi di Covid freni ulteriormente la domanda di carburante del mondo: il Wti di novembre viaggia sui 40,5 dollari al barile e il Brent di dicembre a 42,6 dollari.

Spread. Lo spread Btp/Bund, che giovedì era leggermente risalito a 130 punti, si muove venerdì intorno ai 128 punti base, con il rendimento del Btp decennale intorno allo 0,69%.

Indici azionari
Azioni Italia -2.73%
Azioni Europa -2.04%
Azioni Usa 0.29%
Azioni Cina 0.88%
Indici obbligazionari
Bond governativi eurozona 0.76%
Bond governativi usa 0.40%
Bond corporate usa 0.34%
Spread Btp-Bund 127 punti
Materie prime
Oro 1,910.20 (-0.87%)
Petrolio Wti 40.42 (-0.51%)
Valute
Cambio Eur/Usd 1.1730 (-0.71%)
Cambio Eur/Gbp 0.9106 (0.19%)

Indici di mercato. Dati aggiornati ore 16.40 del 16/10/20

 

I market movers della settimana

La settimana si apre con un focus sulla Cina, con il gigante asiatico che comunica i dati su Pil trimestrale e produzione industriale a settembre, oltre al tasso privilegiato di interesse della PboC.

Si prosegue con l’indice dei prezzi al consumo a settembre nel Regno Unito, mentre negli Usa arrivano i numeri sulle scorte settimanali di petrolio greggio.

Giovedì occhio al dato sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito e, negli Usa, alle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e alle vendite di case esistenti.

La settimana si conclude con gli indici dei direttori degli acquisti nei settori servizi e manifatturiero a ottobre, sia nel Regno Unito sia in Germania. Da Berlino arriva anche l’indice Ifo sulla fiducia delle aziende, sempre a ottobre.

 


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