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HomeECONOMIA E MERCATICOMMENTO AL MERCATOBollettino AO | Russia-Ucraina, è guerra. Mercati col fiato sospeso

Bollettino AO | Russia-Ucraina, è guerra. Mercati col fiato sospeso

I fatti salienti della settimana

E guerra fu. Alla fine, l’impensabile è successo: la Russia di Vladimir Putin ha invaso l’Ucraina. Dopo settimane di lavoro diplomatico a livello internazionale per cercare di scongiurare la crisi, l’offensiva di Mosca è iniziata nella notte tra mercoledì e giovedì.

L’esercito russo ha bombardato città e infrastrutture militari in tutto il Paese, puntando sulla capitale Kiev. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, al momento in cui scriviamo le vittime sono già oltre 130. Per non parlare dei già 100mila sfollati circa.

Condanna internazionale. “Putin ha scelto la guerra. Ora lui e il suo Paese ne pagheranno le conseguenze”, ha detto il presidente americano Joe Biden, che ha annunciato nuove sanzioni contro Mosca, escludendo invece il dispiegamento di truppe in Ucraina.

Tra gli obiettivi delle sanzioni cinque grandi banche, tra cui Sberbank e VTB, e membri dell’élite russa e le loro famiglie. Anche l’Ue ha condannato l’azione militare russa. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha illustrato le sanzioni disposte, basate su cinque pilastri: settore finanziario, energetico (escluso il gas), trasporti, controlli sulle esportazioni e politica dei visti.

Pandemia in ritirata? Se sul fronte geopolitico le notizie sono tutt’altro che rassicuranti, con una vera e propria guerra appena iniziata, almeno pare che la pandemia sia – per il momento – sotto controllo. Non ovunque, perché alcuni Paesi, come per esempio Hong Kong, sono in pieno allarme per l’impennata dei contagi.

Ma in Europa e in Italia le cose stanno migliorando. Tanto che, qui da noi, lo stato di emergenza non verrà prorogato oltre il 31 marzo e terminerà anche il sistema dei colori adottato per le Regioni. “L’obiettivo del governo è aprire tutto e al più presto”, ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi.

Inflazione, come siamo messi? Nella zona euro l’indice dei prezzi al consumo ha raggiunto il 5,1% a gennaio, dal 5% di dicembre, mentre a livello di Unione europea il dato si attesta al 5,6% (da 5,3%).

In Italia, l’inflazione ha segnato un aumento del 4,8% su anno sempre a gennaio, un livello che non si registrava dal 1996, mentre ha segnato un +3,6% su base annua a febbraio dopo il +2,9% di gennaio. A pesare sono ancora una volta soprattutto i prezzi dell’energia.

Crescita soddisfacente. Negli Stati Uniti il Pil è cresciuto del 7% su anno nel quarto trimestre 2021, superando leggermente le aspettative. Andamento non tanto distante in Italia, dove l’economia è balzata del 6,4% negli ultimi tre mesi dell’anno scorso.

Altri dati macro dal mondo. A febbraio negli Stati Uniti l’indice Pmi manifatturiero è salito a 57,5 punti contro i 55,5 del mese precedente e i 56 punti del consensus, mentre in Germania a febbraio l’Ifo si è attestato a 98,9 punti dai 96 di gennaio, risultando superiore anche alle stime.

Infine, a febbraio l’attività delle imprese nell’area euro è cresciuta più delle attese, secondo l’indice Pmi di Ihs Markit, con il livello più alto degli ultimi cinque mesi.

Germania verso la recessione? Nonostante la fiducia in crescita, l’economia tedesca non se la passa benissimo: secondo la Bundesbank entrerà in recessione, prima della ripresa prevista in primavera. Nel quarto trimestre, intanto, l’economia ha frenato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente.

Facciamo un po’ d’ordine. La Commissione europea ha proposto, attraverso il Data Act, nuove regole per l’utilizzo e l’accesso ai dati generati nell’Unione. L’obiettivo è chiarire chi può usare i dati e a quali condizioni.

Iran e nucleare. Il Parlamento iraniano ha dato ad ampia maggioranza il via libera al rientro del Paese nell’accordo internazionale sul nucleare JCPOA, pur chiedendo garanzie che i partner internazionali non ne escano di nuovo.

 

Come si sono mossi i mercati

Borse in altalena. Settimana difficile per i listini mondiali, con gli occhi degli investitori puntati sul drammatico evolversi degli eventi nell’est Europa. Quella di giovedì, subito dopo l’annuncio dell’invasione russa in Ucraina, è stata una seduta disastrosa un po’ ovunque.

Giù la Borsa di Mosca e il valore del rublo, cosa che ha spinto la banca centrale ad annunciare interventi per “stabilizzare” i mercati. In Europa tutti i principali listini hanno perso tra il 3% e il 4% e anche gli indici di Wall Street hanno segnato decise perdite prima di virare al rialzo dopo che il presidente Biden ha annunciato nuove sanzioni contro Mosca.

Nella mattinata di venerdì, tuttavia, i mercati sembrano tentare il rimbalzo, dopo l’inversione di tendenza a Wall Street. Alla luce della crisi nell’est Europa, gli investitori iniziano a pensare che le banche centrali potrebbero allungare i tempi per la stretta monetaria e questo sta permettendo un ritorno sugli asset più penalizzati nell’ultimo mese (soprattutto) dalla prospettiva di tassi d’interesse in rapida risalita.

Prezzi alle stelle. L’invasione dell’Ucraina ha fatto impennare i prezzi delle materie prime: il petrolio ha toccato quota 105 dollari al barile giovedì prima di ritracciare, mentre il prezzo del gas in Europa è arrivato a salire del 50% a 130 euro al megawattora, per poi tornare a scendere.

Su anche il costo del grano, di cui Kiev è uno dei principali Paesi produttori ed esportatori, così come soia, mais e avena. Anche in questo caso, nella giornata di venerdì il panico sembra già rientrare: rallenta la corsa del petrolio, frenano i prezzi dell’oro, mentre a Londra sono in discesa i titoli dei metalli più sensibili alla situazione dell’est Europa (nickel, palladio, alluminio) in virtù della posizione rilevante della Russia come produttore globale.

La situazione è comunque in continuo divenire e va monitorata costantemente.

 

Indici azionari Performance settimanale Performance da inizio mese
Azioni Italia -6.10% -4.24%
Azioni Europa -4.58% -4.09%
Azioni Usa -2.07% -1.30%
Azioni Cina -5.96% -6.02%
Indici obbligazionari Performance settimanale Performance da inizio mese
Bond governativi eurozona 0.30% -2.41%
Bond governativi usa -0.53% -1.80%
Bond corporate usa -0.38% -3.65%
Spread Btp-Bund 160.1 punti 13.87%
Materie prime Performance settimanale Performance da inizio mese
Oro 54.1 eur/gr (-0.49%) 4.48%
Petrolio Wti 91.71 (2.17%) -1.77%
Valute Performance settimanale Performance da inizio mese
Cambio Eur/Usd 1.1233 (-0.59%) -0.49%
Cambio Eur/Gbp 0.8404 (1.05%) 0.45%

Indici di mercato. Dati aggiornati ore 16.30 del 25/02/22.

 

L’agenda della prossima settimana

Ça va sans dire, la prima cosa da tenere d’occhio la prossima settimana sarà l’evolversi del conflitto in Ucraina. Oltre a questo, usciranno alcuni dati macro che meritano una segnalazione. Martedì in Cina saranno pubblicati l’indice dei direttori degli acquisti nel settore manifatturiero e l’indice manifatturiero Pmi Caixin di febbraio.

Anche in Germania, Regno Unito e Stati Uniti è atteso l’indice dei direttori degli acquisti nel settore manifatturiero a febbraio. Sempre negli Stati Uniti, occhio al discorso del presidente Joe Biden.

Si prosegue mercoledì con l’indice dei prezzi al consumo di febbraio nella zona euro e nell’Ue, che darà nuove indicazioni sull’andamento dell’inflazione, mentre il Regno Unito pubblica il bilancio annuale.

Giovedì la Bce pubblicherà le minute del meeting sulle decisioni di politica monetaria, mentre sul fronte della Fed ci sarà la testimonianza del presidente Jerome Powell.

La settimana si concluderà con il tasso di disoccupazione di febbraio negli Usa.

 


 

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