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Bollettino AO | Vertice a luglio per il Recovery Fund, dal Fmi stime a tinte cupe

I fatti salienti della settimana

Recovery Fund, l’accordo è più vicino? Dopo giorni di intenso lavoro diplomatico da parte delle cancellerie del Vecchio Continente, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha convocato un vertice straordinario sul Recovery Fund e il bilancio pluriennale della Ue per il 17 e 18 luglio: sarà la prima riunione con la presenza fisica dei leader europei dal 22 febbraio scorso. L’appuntamento potrebbe essere decisivo per l’accordo sul Recovery Fund.

Previsioni sempre più nere. Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto in negativo l’impatto economico dell’emergenza coronavirus sulla crescita globale. Stando alle nuove stime, il Pil scenderà del 4,9% nel 2020, rispetto alla contrazione del 3% prevista ad aprile. Il Fmi ha anche lanciato l’allarme sull’esplosione dei debiti pubblici dei Paesi. Molto male l’Italia, che nell’anno in corso farà segnare un -12,8%, mentre solo la Cina potrebbe riuscire a salvare il segno “più” davanti al Pil.

E qualche timida risalita. L’indice Pmi manifatturiero della zona euro segna invece una prima risalita: a giugno si è attestato a 46,9 punti dai 39,4 di maggio, oltre i 44,5 stimati dagli analisti. Si tratta del valore più alto degli ultimi quattro mesi.

L’euro è sempre più una valuta globale . La Bce ha lanciato Eurep, un nuovo strumento per fornire liquidità in euro alle banche centrali fuori dall’Eurozona, a fronte di titoli denominati in euro come collaterale. Eurep si affianca agli accordi bilaterali di rifinanziamento esistenti e alle linee di swap con cui la Bce fornisce euro a fronte di altre valute (in particolare yen, franco svizzero, dollaro, valute dei Paesi nordici) ed è pensata come una “rete precauzionale” per fronteggiare “le necessità di liquidità in euro dovuta alla pandemia fuori dall’Eurozona”. Sarà disponibile fino a giugno 2021. Il nuovo strumento, si legge sul sito dell’agenzia Ansa, costituisce un ulteriore passo verso lo sviluppo dell’euro come valuta globale, in un’arena dominata dal dollaro, e incoraggia l’emissione e la diffusione globale di strumenti di debito denominati in euro.

Bilancio europeo. La Commissione europea ha avanzato una proposta di budget per l’Ue nel 2021: 166 miliardi di euro, più 210 per contributi a fondo perduto e altri 133 di prestiti. Nel complesso si tratta quasi della metà delle risorse previste dal Recovery Fund.

Si teme una nuova ondata di contagi in Europa. L’Oms segnala che il continente europeo ha visto per la prima volta da mesi un nuovo aumento dei casi settimanali di Covid-19. Un incremento che rischia di mettere di nuovo in crisi il sistema sanitario.

Cosa succede negli Usa. Il Pil statunitense è sceso del 5% nel primo trimestre 2020 e la scorsa settimana sono quasi 1,5 milioni gli americani che hanno presentato richiesta per il sussidio di disoccupazione.

Stop a dividendi e buyback. Intanto la Federal Reserve ha ordinato alle 34 maggiori banche del Paese di sospendere l’acquisto di azioni proprie (buyback) e di limitare i dividendi per il terzo trimestre 2020. La decisione arriva dopo l’esito degli Stress Test sulle banche Usa. “Il sistema bancario resta ben capitalizzato anche negli scenari di maggiore contrazione”, spiega il vicepresidente della Fed, Randal Quarles, ma nel caso di una ripresa a U o a W (invece che a V) alcune società finanziarie “potrebbero raggiungere livelli minimi di capitale”.

La Fed ha anche comunicato, insieme ad altre quattro agenzie di regolamentazione, che saranno allentate le restrizioni previste dalla Volcker Rule, che limitano gli investimenti delle banche in alcune aree, come negli hedge fund.

Trump sospende le green card. Il presidente americano Donald Trump ha esteso fino alla fine dell’anno la sospensione dell’emissione di alcuni tipi di green card che consentono ai cittadini stranieri di risiedere negli Usa per un tempo illimitato. Stessa sorte per altri tipi di visti temporanei per lavoratori stranieri.
 

 
Dazi in vista. L’amministrazione Usa sta inoltre valutando di imporre nuovi dazi per 3,1 miliardi di euro di prodotti europei.

Corsa elettorale accidentata. L’ultimo sondaggio realizzato per il New York Times, vede il candidato democratico Joe Biden avanti di 14 punti sul presidente Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca. Biden ha un ampio vantaggio tra l’elettorato femminile e le minoranze etniche.

Brexit, trattativa infinita. Il capo-negoziatore europeo Michel Barnier ha detto che una Brexit senza accordo colpirebbe più duramente l’economia britannica di quella dell’Ue. Tocca comunque al Regno Unito dare chiari segnali di voler raggiungere un’intesa, ha aggiunto Barnier.
 

Come si sono mossi i mercati

Mercati in altalena La volatilità continua a regnare sovrana sui mercati, con le speranze per una ripresa rapida che si alternano ai timori per una nuova ondata di contagi e al pessimismo dettato dalle previsioni cupe pubblicate da banche centrali e istituzioni (questa settimana è stata la volta del Fmi).

Mercoledì di panico. Le piazze europee e statunitensi hanno vissuto una giornata nera mercoledì proprio in scia alla revisione al ribasso delle stime del Fondo Monetario Internazionale e alla nuova impennata di contagi su scala globale: Wall Street ha perso più del 2,5%, mentre Piazza Affari ha chiuso con un -3,4%. Ma già nella giornata di venerdì i listini provano a rialzare la testa, con la Borsa di Tokyo che ha chiuso in rialzo l’ultima seduta della settimana (+1,13%).

In Italia occhio ai bancari. Focus sul comparto bancario a Piazza Affari, dopo che giovedì è arrivato il via libera della Consob all’Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca: l’offerta prenderà il via il 6 luglio per chiudersi il 28 dello stesso mese. Con l’approvazione della Consob cominciano a decorrere i cinque giorni di borsa aperta entro i quali il cda di Ubi dovrà esprimersi sull’operazione.

Petrolio in terreno positivo. Intanto le quotazioni del petrolio si muovono in lieve rialzo venerdì con il Brent a 41,3 dollari e il Wti a 38,7 dollari.
 

S&P 500 -0.45%
DAX -0.58%
Euro Stoxx 50 -0.43%
FTSE MIB -0.89%
Nikkei 225 0.15%
Shanghai 0.40%

 

I market movers della settimana

Il mese di giugno termina martedì con i dati sull’indice dei prezzi al consumo nella zona euro (giugno), il Pil del Regno Unito nel primo trimestre e il Rapporto sulla fiducia dei consumatori statunitensi a giugno.

Mercoledì in arrivo dal Giappone l’indice Tankan dei grandi produttori manifatturieri e delle grandi aziende non manifatturiere nel secondo trimestre e, dalla Cina, l’indice manifatturiero Pmi Caixin di giugno.

Occhio anche al dato sulla disoccupazione in Germania e ai verbali della riunione del Fomc negli Usa, oltre ai numeri sulle scorte di petrolio greggio.

La settimana prosegue con le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione e tasso di disoccupazione di giugno negli Usa, mentre venerdì Wall Street sarà chiusa per festività.
 


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