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HomeECONOMIA E MERCATICOMMENTO AL MERCATOIndia, una buona opportunità

India, una buona opportunità

Sì è parlato molto dei cosiddetti BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), della loro prepotente ascesa e – soprattutto – dei recenti contraccolpi vissuti dalle loro economie. Nell’ambito della nostra rubrica #Investirenelmondo abbiamo così deciso di andare a guardare più da vicino uno di questi Paesi, per individuarne le caratteristiche principali e scoprire se e quanto può essere interessante dal punto di vista degli investimenti. In questo post ci focalizziamo sull’India.

Il Paese in cifre

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Contesto Socio-Politico

L’attuale governo di centro-destra, in carica dal 2014,  è guidato dal primo ministro Narendra Modi del Partito Popolare Indiano (BJP), eletto con una solida maggioranza alla Camera. Tra i suoi principali obiettivi, l’esecutivo si propone di:

    • promuovere una maggiore liberalizzazione dei mercati in modo da attrarre capitali esteri
    • armonizzare il processo di crescita tra le varie aree rurali del Paese.

Contesto economico

L’India ha chiuso l’anno passato in graduale miglioramento. Il PIL ha proseguito la sua crescita, superando in “velocità” la rivale Cina e vedendo confermate dalle autorità le previsioni per una crescita futura a ritmi compresi tra il 7% e l’8%: il PIL è alimentato da un mercato interno forte e un crescente flusso di investimenti provenienti dall’estero, anche grazie alla sopraccitata politica di liberalizzazione voluta dal governo.

Da segnalare anche il valore in ribasso del rapporto Debito/PIL, oltre al fatto che il debito totale è per più della metà detenuto all’interno del Paese. Il deficit pubblico ha visto recentemente un taglio dal 3,9% al 3,5% complici la continua crescita economica da un lato e l’aumento delle entrate fiscali dall’altro. Il saldo di conto corrente dell’India ha registrato una diminuzione significativa grazie alla discesa del prezzo del petrolio, che il Paese importa da Iran e Arabia Saudita.

La politica monetaria si mantiene espansiva nel tentativo di ridurre l’inflazione (problema di vecchia data per il paese): l’obiettivo è di portarla al 5% entro il 2017 (in quest’ottica si inserisce anche il taglio dei tassi deciso lo scorso settembre dalla Reserve Bank of India).

Meno rosea risulta la situazione del sistema bancario indiano: il 70% delle banche è attualmente sotto il controllo del Governo e il settore è caratterizzato da una elevata quota di sofferenze (14% del totale dei prestiti) con la necessità di frequenti ricapitalizzazioni per non frenare il buon ritmo di crescita.

Contesto finanziario

Nonostante l’indiscussa importanza del settore dei servizi (soprattutto IT) all’interno del PIL, l’India è caratterizzata da un elevato livello di diversificazione al suo interno. A seguito di una graduale diminuzione dei monopoli governativi a partire dal 1991, sono aumentate le attività e i settori in cui poter investire, anche grazie alla elevata percentuale di forza lavoro giovanile ben istruita.
Prendendo in esame un indice azionario di riferimento (MSCI India), risulta evidente la frammentazione delle attività del Paese:


Confrontiamo ora l’andamento dell’indice di Borsa indiano con il relativo indice MSCI sui mercati emergenti.

E il mercato obbligazionario?

A livello obbligazionario, lungo la curva dei rendimenti i tassi oscillano dal 7% del bond trimestrale fino all’8% del bond trentennale (dati a marzo 2016): un premio al rischio quindi piuttosto ben remunerato.

Un rapido sguardo al Big Mac Index ci permette inoltre di farci un’idea più chiara sul valore della moneta indiana: con un cambio contro il dollaro USA pari a 67 contro un valore teorico pari a 26, la rupia risulta una delle monete più sottovalutate, per circa il 60% del suo effettivo valore.

Come investire sull’India

Obbligazioni

Come per la maggior parte dei Paesi Brics, non esistono ETF obbligazionari che permettano d’investire esclusivamente nel mercato obbligazionario indiano ma solo ETF generici sui mercati emergenti. Esistono però numerosi fondi comuni focalizzati sull’India.

Azioni

Su Borsa italiana invece sono quotati due ETF azionari, entrambi incentrati sull’indice indiano MSCI:

    • AMUNDI MSCI INDIA UCITS ETF (ISIN: FR0010713727)
    • LYXOR UCITS ETF MSCI INDIA (ISIN: FR0010361683)
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