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Elezioni 2013: i programmi a confronto, dal punto di vista economico

Premessa: l’Italia fa parte del sistema euro, colpito da una profonda crisi economica. Il nostro paese potrà rialzare la testa solo se, accanto a politiche economiche meno austere, verranno attuate profonde riforme strutturali, il cui motore è politico.

In più il Belpaese è un tassello molto importante: avere un Governo credibile agli occhi dell’Europa e del mondo è importante, una condizione necessaria affinché i timori su un eventuale default vengano definitivamente scacciati. Credete che il futuro premier debba concentrarsi sul nostro paese, ignorando le pressioni esterne? Non siamo un atollo isolato, ribadiamo, siamo parte di un sistema e delle regole del sistema (sicuramente perfettibili) dobbiamo tenere conto.

Il 24 e 25 febbraio si apriranno le urne per una nuova tornata elettorale. Il voto (o la scelta del non voto) di ciascun elettore italiano è un contributo importante alla risoluzione della crisi ecco perché noi di Advise Only, nel nostro piccolo, vorremmo aiutare i nostri lettori a votare in modo consapevole.

Su questo stesso blog vi abbiamo proposto un sondaggio di opinione, poi vi abbiamo fornito gli scenari di voto più probabili stando ai sondaggi (a prestissimo pubblicheremo un aggiornamento). Ora ci concentriamo sui programmi delle varie coalizioni.

Elezioni 2013

Siamo partiti dal presupposto che i sogni in politica economica hanno vita breve (l’Italia e gli Italiani si sono fatti incantare troppe volte in passato, è ora di smetterla!). La dura verità è che ci sono “quadrature” dei conti pubblici necessarie per avere la messa in sicurezza dei conti pubblici e la definitiva fiducia dei mercati e degli altri paesi. Con questo in mente, in modo imparziale, ci siamo sforzati di cavare dai vari programmi il “succo” economico, raggruppandoli come segue:

  1. misure che impattano sulle entrate pubbliche;
  2. misure che impattano sulle uscite pubbliche;
  3. misure infrastrutturali per la crescita economica, cruciale per risolvere il problema del debito;
  4. atteggiamento nei confronti dell’euro.

Il tutto – lo sappiamo – al prezzo di alcune semplificazioni, perché i programmi sono spesso vaghi e fumosi. Ci siamo anche presi la libertà di “sfrondare” con la massima imparzialità voci magari interessanti, ma di scarso impatto economico. L’economia non è tutto, siamo i primi a dirlo, ma se il Paese dovesse colare a picco, anche tutto il resto avrebbe vita breve.

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I progammi dei partiti politici a confronto

Se credete che nel nostro post ci siano omissioni importanti o se ritenete che non siamo stati abbastanza accurati su qualche punto, scriveteci. Come diciamo sempre noi di Advise Only:

“L’investitore consapevole è un investitore migliore.”

Non credete che il motto calzi a pennello anche per l’elettore?

Fonti:

Scritto da

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Ultimi commenti
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    Complimenti e grazie per questo importante confronto in chiave economica.
    A differenza di tanti programmi che ho letto vaghi e fumosi, la lista “FARE per fermare il declino” presenta diversi approfondimenti tecnici più o meno semplici sui punti del proprio programma.
    Cosa ne pensate?
    Vorrei un parere il più obbiettivo possibile.

  • Avatar

    Altro strumento che molti utenti stanno trovando interessante è

    https://sites.google.com/site/comparazioneprogrammi2013/home

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