La manovra ammonta a 31 miliardi, di cui 16 finanziati in deficit, è stata approvata “salvo intese” quindi sarà ancora oggetto di modifiche e scongiura il tanto paventato aumento dell’IVA1. I punti principali? Alleggerimento della pressione fiscale e parallelamente aumento della tassazione: due facce della stessa medaglia. Dalla riduzione del cuneo fiscale all’introduzione di nuove tasse riguardanti alcuni settori del Paese. Scopriamo tutte le novità.
Stop all’aumento dell’IVA
Il tema principale di quest’anno: evitare l’aumento dell’IVA. Non una cosa da poco visto che nel 2013 l’esecutivo non era riuscito a disinnescarlo facendo aumentare l’Imposta sul Valore Aggiunto al 22%. Dal mese di gennaio 2020 sarebbe scattato un nuovo aumento delle aliquote ma i rincari sembrano essere stati “completamente sterilizzati, senza ricorrere a interventi sulle rimodulazioni delle aliquote capaci di aumentare il gettito di tale imposta”.
Taglio del cuneo fiscale
Dal 2020 verrà ridotto di 3 miliardi per arrivare a 5,5-6 miliardi nel 2021. Gli sconti sono previsti solamente per i lavoratori dipendenti. In particolare, per quei 4,5 milioni di lavoratori con redditi tra i 26.600 euro e 35mila euro, fino a oggi esclusi dal “bonus Renzi”: l’aumento sarà di circa 50 euro in più al mese e quasi 100 nel 2021. E per i 9,4 milioni di lavoratori con redditi da 8mila euro a 26.600 euro che già percepiscono il bonus Renzi? Sarà confermato, ma potrebbe essere rimodulato in detrazione fiscale: dal taglio del cuneo avranno, invece, solo 40-50 euro annui. Per gli incapienti ci sono sul piatto due ipotesi: la loro esclusione, o il riconoscimento di un assegno di valore crescente fino a 80 euro mensili.
Pagamenti digitali
Uno dei temi più caldi: ecco il super bonus da 3 miliardi, che prevede la restituzione di una quota della cifra pagata ai consumatori che utilizzino carte o bancomat e l’assegnazione di premi attraverso una sorta di “lotteria” ad estrazione per chi sceglie i pagamenti digitali. Per i negozianti invece viene prevista la riduzione delle commissioni bancomat e carte e sanzioni per quelli che rifiutano i pagamenti con le stesse, pari a 30 euro oltre il 4% del valore della transazione per la quale è stato negato il pagamento con le carte. Sarà il cliente a dover denunciare al Prefetto la violazione e saranno gli ufficiali e gli agenti della polizia giudiziaria a effettuare accertamenti e controlli. Per l’uso del contante si passa in 3 anni da tremila a un limite di mille euro. Inasprimento delle pene per i grandi evasori2.
Digital Tax
Dal 2020 verrà introdotta un’imposta sui servizi digitali, la quale prevede un’aliquota del 3% sui ricavi da applicare ai soggetti che prestano servizi digitali e che registrano un ammontare complessivo di ricavi non inferiore a 750 milioni di euro e un ammontare di ricavi provenienti dalla prestazione di servizi digitali non inferiore a 5,5 milioni di euro. La digital tax sarà operativa dal primo gennaio, dovrà essere versata entro il 16 marzo dell’anno successivo e sarà accompagnata dall’obbligo di dichiarazione entro il 30 giugno. Il prelievo del 3% si applica, dunque, sui ricavi dell’anno solare (e non più per trimestre come inizialmente previsto). Per far scattare l’obbligo si farà riferimento all’indirizzo IP italiano o ad altri sistemi di geo-localizzazione.
Abolizione Flat Tax per i redditi da 65.000 a 100.000 euro
La norma si riferisce ai professionisti e partite IVA con redditi compresi tra 65.000 e 100.000 euro (la misura doveva già scattare dal prossimo anno in base alla legge di bilancio 2019 messa in campo dal governo giallo-verde). Nel Documento sono poi rivisti i parametri del regime dei minimi (ovvero un particolare regime fiscale che prevede l’abbattimento dei costi amministrativi per contribuenti individuali e imprese) con l’aumento dei limiti di spesa personale a 20.000 euro non più 15.000 e limite di spesa per beni strumentali (beni utilizzati sia per l’attività che ad uso personale) anche qui da 15.000 a 20.000 euro per rientrarvici.
Addio al superticket sanitario
Il piatto forte? La riduzione del superticket, ossia quel fastidioso costo aggiuntivo di 10 euro che va ad aggiungersi a quello dei ticket sulle ricette di diagnostica e visite specialistiche ambulatoriali: stanziati circa 160 milioni nel 2020 per ridurlo con l’obiettivo già annunciato dal governo di abolirlo da settembre 2020.
Cedolare secca sugli affitti
Era previsto un ritocco della cedolare secca sugli affitti a canone concordato in scadenza nel 2019, ma la cedolare al 10% sarà confermata. Contestualmente aumenteranno però le imposte (ipotecaria e catastale) per le compravendite immobiliari da 50 a 150 euro ciascuna.
Bonus facciata
Dal 2020 verrà introdotta una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici. Prorogate inoltre le detrazioni per la riqualificazione energetica, gli impianti di microcogenerazione, le ristrutturazioni edilizie, l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata a seguito di ristrutturazione.
Economia verde e stop alla plastica
Istituiti due nuovi fondi finalizzati al finanziamento degli investimenti dello Stato e degli enti territoriali e un fondo per contribuire alla realizzazione di investimenti privati sostenibili nell’ambito di un nuovo Green New Deal. Previste:
- un’imposta sugli imballaggi di plastica (aliquota 1 euro per kg);
- l’eliminazione del beneficio sul gasolio utilizzato per il trasporto di merci e passeggeri dei veicoli di categoria Euro 3 ed Euro 4 dal 2021;
- l’introduzione di una tassa per prodotti inquinanti impiegati per la produzione di energia;
- l’incremento dal 30% al 100% nella determinazione della base imponibile ai fini IRPEF del reddito detraibile per le auto aziendali più inquinanti;
- l’introduzione di una imposta sugli imballaggi di plastica con decorrenza dal primo giugno 2020.
Confermati gli incentivi del piano Industria 4.0. Bonus e sgravi anche per la riqualificazione energetica delle abitazioni e per le aree verdi nei condomini.
Piano Rinascita Urbana
Previsto un piano di investimenti, pubblici e privati, da 50 miliardi in 15 anni, in campi quali lo sviluppo sostenibile, case e infrastrutture sociali, con attenzione particolare al Sud. Il piano casa, rivolto in particolare alle periferie, vale 1 miliardo e si chiamerà Rinascita Urbana. Ben 600 i milioni previsti per una serie di aiuti alle famiglie. Uno dei punti forti dovrebbe essere l’inizio di un piano per rendere gratuiti gli asili nido (non sono ancora stati specificati i limiti di reddito e i requisiti per accedervi).
Nuove soglie esenzioni buoni pasto
Saranno ridotte le esenzioni per i buoni pasto cartacei a 4 euro con un contestuale aumento dell’esenzione a 8 euro per i buoni pasto elettronici. Attualmente i ticket non concorrono alla formazione del reddito fino a 5,29 euro al giorno, che diventano 7 nel caso di formato elettronico.
In tema di pensioni?
Opzione Donna e APE Social vengono prorogate di un anno: la proroga consentirà alle lavoratrici che compiono 58 o 59 anni di andare in pensione anticipata, mentre l’APE Sociale consentirà a determinate categorie di lavoratori (disoccupati, care giver, disabili, addetti a mansioni faticose) di ritirarsi con 30 o 36 anni di contributi fino a dicembre 2020. Anche Quota 100 rimane invariata almeno fino al 2021.
Incremento misure anti-frode
Previste misure tese a contrastare la somministrazione illecita di manodopera e l’elusione della disciplina negoziale sugli appalti da parte di cooperative o imprese fittizie. Incrementate le misure contro le frodi nel settore dei carburanti. Istituito il registro unico degli operatori del gioco pubblico e il blocco dei pagamenti per chi opera dall’estero senza concessione, anche mediante l’istituzione dell’agente sotto copertura.
1 – Che cos’è l’IVA (e perché ci tocca pagarla)
2 – L’evasione fiscale, quel male che non riusciamo a estirpare