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HomeECONOMIA E MERCATIGRAFICO DELLA SETTIMANAGrafico della settimana: la supremazia del dollaro statunitense è dura a morire

Grafico della settimana: la supremazia del dollaro statunitense è dura a morire

Il dollaro è ancora la valuta da battere.

Le Banche Centrali giocano un ruolo chiave nel sistema finanziario / economico moderno. Uno dei canali con cui interagiscono con il mercato è attraverso la gestione delle riserve valutarie, ovvero l’ammontare di valuta straniera detenuta tra presso una banca centrale.

Quali sono le valute maggiormente detenute?

 

GDS Valute | amCharts

 

Gli Stati Uniti, come già risaputo, sono la prima potenza mondiale e guidano la macchina economica dei Paesi Sviluppati. Di riflesso anche la sua moneta è (e rimane) la più detenuta dalle banche centrali. Dai primi anni 2000 a oggi in media le riserve di dollari USA si sono attestate intorno al 64%, in modo pressoché costante.

Alle spalle del dollaro troviamo la nostra moneta unica, che alla fine del 2018 si prendeva il 20% circa di “quota di mercato” delle riserve totali, in calo dal 28% massimo del 2009 a seguito dell’indebolimento dell’Euro proprio contro il dollaro USA.

Per il Renminbi cinese, valuta emessa dalla Banca del Popolo della Cina, al momento c’è poco spazio. Il gigante asiatico sta intraprendendo una politica di apertura e di internazionalizzazione solo da pochi anni e la sua moneta riflette questa realtà. Entrata a far parte dell’osservatorio del Fondo Monetario Internazionale dal 2016, ad oggi la moneta cinese pesa l’1,89% sul totale delle riserve.

Insomma, la potenza degli Stati Uniti anche dal punto di vista valutario, per ora non sembra essere in pericolo.

 


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