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Btp Italia, verso una nuova emissione: quanto conviene investire?

Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha fatto sapere che da lunedì 6 a giovedì 9 marzo si terrà una nuova emissione del Btp Italia, il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale. Uno strumento, come sottolinea il ministero nel suo comunicato stampa, “pensato per il risparmiatore individuale”.

Queste le sue caratteristiche salienti.

• Il nuovo Btp Italia, le cui caratteristiche saranno in linea con le precedenti emissioni, avrà una durata di 5 anni.
• È previsto un premio fedeltà pari all’8 per mille per chi acquista il titolo all’emissione e lo detiene fino alla scadenza, fissata al 14 marzo 2028.

 

Btp Italia: le modalità di collocamento

Come di consueto, il titolo sarà collocato sul mercato in due fasi:

• la prima si svolgerà da lunedì 6 a mercoledì 8 marzo, salvo chiusura anticipata, sarà riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (il cosiddetto “mercato retail”) e vedrà soddisfatte tutte le richieste pervenute;
• la seconda avrà luogo nella mattina del giorno 9 e sarà riservata agli investitori istituzionali.

I tassi minimi garantiti verranno comunicati venerdì 3 marzo.

 

Come sottoscrivere il nuovo Btp Italia?

Come per le precedenti emissioni, i risparmiatori retail potranno sottoscrivere il Btp Italia ovunque si detenga un conto titoli, in banca o presso gli uffici postali, o anche utilizzando il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading.

 

 

Il collocamento avverrà sulla piattaforma elettronica Mot (il Mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso le banche dealers Intesa Sanpaolo e Unicredit. Tutte le comunicazioni ufficiali sul Btp Italia, le domande e risposte frequenti, la scheda informativa e la nota tecnica per gli operatori saranno disponibili sul sito del ministero dell’Economia e delle Finanze e sul sito del Dipartimento del Tesoro alla sezione Debito Pubblico (www.dt.mef.gov.it/debitopubblico).

Sarà inoltre possibile, fa sapere il ministero, “chiedere supporto e informazioni direttamente agli uffici del Dipartimento del Tesoro (Mef) via e-mail all’indirizzo btpitalia@mef.gov.it“.

 

Quanto conviene investire nel Btp Italia?

È la domanda delle domande. Il ministero dell’Economia non ha ancora comunicato quale sarà il rendimento minimo del titolo (il tasso reale annuo minimo garantito, come detto, verrà comunicato al pubblico venerdì 3 marzo). Sappiamo già in ogni caso che sarà un rendimento variabile, con una cedola fissa cui si andrà poi a sommare una parte commisurata all’inflazione rilevata dall’Istat. Ne consegue che sarà tanto più generoso quanto più alta sarà l’inflazione.

Investire o non investire? Dipende da quali sono le attese sull’andamento dei prezzi. Da una parte è ragionevole aspettarsi un ripiegamento non così tanto alla svelta. Dall’altra, però, non si deve cadere nell’errore di credere che la sua caratteristica anti-inflazionistica sia la sola e unica carta decisiva. Piuttosto – come sempre in questi casi – va valutato con attenzione tutto il set di rischi, incluso il rischio credito e le variazioni della politica monetaria.

E in ogni caso, mai mai mai dimenticarsi di tenere fede alla regola della diversificazione: un eventuale investimento in Btp, sia esso normale o Italia (e quindi indicizzato con aggiunta di premio fedeltà) va sempre preso in considerazione nell’ambito di un portafoglio adeguatamente diversificato in termini di fonti di rischio e di potenziale rendimento.

 


 

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