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HomeCAPIRE LA FINANZAFINANZA PERSONALEHa senso una polizza per chi ha già la copertura INAIL?

Ha senso una polizza per chi ha già la copertura INAIL?

Ancora una volta, partiamo dalla nostra proficua interazione con gli utenti. Quando, non tanto tempo fa, abbiamo pubblicato un post sulle assicurazioni1, qualcuno ci ha chiesto: perché assicurarsi contro malattie e rischio di non autosufficienza se c’è già l’INAIL che ci copre dagli infortuni sul lavoro e dalle malattie professionali? Non sarà un po’ ridondante?

Domanda interessante, che ci spinge a fare un po’ di chiarezza su cosa copre l’INAIL e che cosa invece copre una classica assicurazione sulla salute (la quale tipicamente include anche gli infortuni).

Pronti? Si parte.

 

Cosa copre l’assicurazione INAIL?

L’INAIL di cui sopra è l’Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro2, un ente pubblico istituito nel 1933 e chiamato a gestire l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Ma obbligatoria per chi? Per tutti i datori di lavoro che impiegano dipendenti e parasubordinati in attività che, secondo la legge, sono da considerarsi rischiose.

Il decreto del presidente della Repubblica 1124/19653 stabilisce che tale assicurazione debba comprendere “tutti i casi di infortunio avvenuti per causa violenta in occasione di lavoro”, da cui sia derivata:

  • la morte
  • un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale
  • un’inabilità temporanea assoluta che comporti l’astensione dal lavoro per più di tre giorni.

L’assicurazione è obbligatoria anche per determinate malattie professionali. E le prestazioni? Eccole:

  • indennità giornaliera per inabilità temporanea
  • rendita per inabilità permanente
  • assegno per l’assistenza personale continuativa
  • rendita ai superstiti e assegno una tantum in caso di morte
  • cure mediche e chirurgiche, compresi gli accertamenti clinici
  • fornitura degli apparecchi di protesi

 

 

Cosa copre un’assicurazione per la salute?

Tutto ciò premesso, e aggiungendo che quella delle assicurazioni sulla salute è una galassia vastissima e variegata, potremmo dire che la copertura INAIL sta a una tipica polizza privata che copre infortuni, malattie, invalidità e non autosufficienza come un bilocale di 60 metri quadri calpestabili sta a una villa di tre piani più seminterrato con dependance per la servitù. Il bilocale è sicuramente confortevole e funzionale, ma nella villa ci sta molta più roba.

Detto fuor di metafora: generalmente una polizza privata contempla non solo gli infortuni, ma tutta una serie di eventualità che esulano dall’attività strettamente professionale. Poi, nello specifico, i contenuti e le declinazioni variano da prodotto a prodotto e, ovviamente, dall’entità del premio che si sceglie di versare.

Per capirci meglio: se l’INAIL ci rimborsa solo in caso di infortunio sul lavoro o in itinere e di malattia professionale comprovati, in linea di massima una polizza privata tende a includere la protezione non solo sul lavoro ma anche nel tempo libero (per esempio, nella pratica di attività sportive). Insomma, un mix di tutele contro una serie di eventi, compresi in genere quelli di una certa gravità che possono compromettere la serenità familiare.

E l’accesso non è riservato ai dipendenti, ovviamente: chiunque sottoscriva la polizza – sia egli o ella un libero professionista, un lavoratore autonomo, una casalinga, uno studente o un pensionato – rientra sotto l’ombrello assicurativo. Il quale, tipicamente, si traduce in:

  • indennizzo in caso di ricovero e convalescenza;
  • rimborso delle spese mediche e di assistenza;
  • indennizzo/rendita per invalidità temporanea o permanente;
  • indennizzo/rendita in caso di morte per infortunio.

 

Copertura INAIL vs polizza privata

Forzando un po’ la mano – dal momento che, come visto, in realtà copertura INAIL e assicurazione privata sono complementari e niente affatto contrapposte – proviamo a sintetizzare le differenze tra un’assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e un’assicurazione facoltativa privata.

 

Assicurazione obbligatoria Assicurazione privata
Obbligatorietà Obbligatoria per legge per alcune categorie Non c’è obbligo, chiunque può facoltativamente stipularla
Operatività Sempre operativa, anche se il datore di lavoro non versa il contributo previsto Si attiva solo al versamento del premio
Destinatari della copertura Copre tutti i lavoratori Occorre indicare i dati degli assicurati (nome, cognome, data di nascita, professione)
Eventi coperti Gli infortuni durante l’orario di lavoro e il rischio in itinere, oltre alle malattie professionali Include un mix di tutele che intervengono non solo in caso di infortuni sul lavoro e malattie professionali ma anche al verificarsi di un tot di eventi nel tempo libero

 

C’è un valore aggiunto nella polizza privata?

Tutto questo per dire cosa? Non che le polizze private non pongono vincoli e condizioni – ne pongono eccome, e bisogna valutarli con la dovuta attenzione prima di sottoscriverle – ma che va benissimo fare affidamento all’INAIL, però una polizza assicurativa privata può essere utile ad allargare, e anche di molto, il perimetro della copertura.

Pur con le dovute differenze, può valere anche in questo caso il discorso fatto a suo tempo (e certamente non esaurito) sulla previdenza pubblica e la previdenza integrativa: l’assegno pensionistico pubblico è un presidio importantissimo, ma non proprio un ricco premio con cotillon; integrarlo con un apposito investimento in ottica di accumulo può dare qualche tranquillità in più.

Mutatis mutandis, benissimo l’INAIL, come detto, ma affiancare a questa copertura una polizza assicurativa privata ben congegnata potrebbe essere un’idea da prendere in considerazione, per essere coperti non solo sul lavoro – e in presenza di attività ad alto rischio – ma più in generale nella vita.

 



1 – Assicurazioni, come funzionano e cosa c’è da sapere
2 – INAIL
3 – Decreto n° 1124

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Scritto da

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, lavora a Milano dal 2007. Dopo un'esperienza di quattro anni in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori, si è spostata in Blue Financial Communication, casa editrice specializzata nei temi dell'asset management e della consulenza finanziaria. A dicembre 2017 si è unita al team di AdviseOnly.

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