L’eco della rivoluzione digitale che sta travolgendo il mondo dei servizi finanziari (e non solo) sembra aver finalmente raggiunto anche l’Olimpo della finanza mondiale. Nell’agenda di quest’anno, tutta volta a riportare a galla un settore bancario globale provato dalla crisi e da requisiti normativi più stringenti, il Financial Stability Board – organismo internazionale che rappresenta tutti i Paesi del G20 – prende in considerazione esplicitamente anche il “fattore Fintech”.
Non inibire l’innovazione
In una lettera indirizzata ai “governatori delle banche centrali e ai ministri delle finanze del G20”, il presidente del Fsb Mark Carney indica tra le priorità dell’Organismo per l’anno 2016 quella di “stabilire le implicazioni sistemiche delle innovazioni tecnologiche in ambito finanziario e dei rischi che queste potrebbero innescare”.
Il Fsb riconosce la crescente attenzione su una serie di innovazioni tecnologiche “potenzialmente in grado di trasformare il sistema finanziario, gli intermediari che vi operano e gli utenti che vi accedono” e sottolinea la necessità di mettere a punto una cornice normativa in grado di gestire gli eventuali rischi sistemici derivanti da questa trasformazione, ma che allo stesso tempo non ponga un freno all’innovazione.
Il Fsb, spiega Carney, sta valutando il potenziale impatto dell’innovazione tecnologica in campo finanziario sulla stabilità del sistema finanziario nel suo complesso. In occasione del prossimo meeting plenario nel mese di marzo, aggiunge, si discuterà nuovamente di questo tema e si stabiliranno i prossimi passi da compiere.
Il Fintech tra le Top predictions of 2016
Il Fintech inizia dunque a entrare nelle stanze del potere. Del resto la forza della rivoluzione digitale pare ormai impossibile da ignorare. Anche Frost & Sullivan – società globale di consulenza per lo sviluppo economico di impresa – ha inserito il Fintech nelle “top 16 predictions” per il 2016, una ricerca in cui vengono messe nero su bianco le principali trasformazioni attualmente in corso, che possono rappresentare nuove opportunità di crescita per le aziende nel corso dei prossimi 12 mesi. Nell’elenco compaiono anche – tra le altre tendenze – la crescita del ruolo dei Millennials e delle donne, la corporate responsibility e la moneta virtuale Bitcoin.