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Bollettino AO | Banche centrali in ritirata, Economist incorona l’Italia

I fatti salienti della settimana

La ritirata delle banche centrali. Inizia una nuova fase: con strumenti e ritmi diversi, chi è partito prima e chi solo ora, le banche centrali dei Paesi avanzati stanno lentamente riponendo gli strumenti sfoderati durante la pandemia per arginarne le conseguenze economiche.

Fed apripista. Questa settimana le banche centrali sono state le grandi protagoniste. Ad aprire le danze è stata la Federal Reserve, che mercoledì ha lasciato fermi i tassi di interesse tra lo 0 e lo 0,25%, ma ha annunciato di prevedere tre rialzi nel 2022. La banca centrale statunitense ha anche ridotto il ritmo mensile degli acquisti di obbligazioni, che scendono di 20 miliardi di dollari per i titoli del Tesoro e di 10 per i titoli garantiti da ipoteca delle agenzie.

Riviste al rialzo, infine, le attese di inflazione, al 5,3% nel 2021, 2,6% nel 2022, 2,3% nel 2023 e 2,1% nel 2024.

La Bce cammina sulle uova. Tenta una riduzione degli stimoli anche la Bce, che si muove comunque con estrema cautela. Nella giornata di giovedì, Francoforte ha annunciato che il programma di acquisto dei titoli di Stato anti-pandemia Pepp terminerà come previsto a marzo 2022, ma ha contestualmente potenziato il piano di acquisto ordinario dei bond, che proseguirà invece fino al 2024. La presidente dell’Eurotower Christine Lagarde ha ribadito l’outlook positivo sulla crescita dell’Eurozona, ma ha anche detto che l’inflazione resterà sopra il 2% per gran parte del 2022.

La sorpresa della BoE. la Bank of England a sorpresa ha alzato il tasso di riferimento dal minimo storico dello 0,10% allo 0,25%, anche se il quantitative easing complessivo britannico resterà invariato. A seguito dell’annuncio, la sterlina si è rafforzata sul dollaro.

Ankara resiste. La banca centrale turca, al momento, è l’unica al mondo che continua ad abbassare i tassi, nonostante l’inflazione oltre il 21%.

Inflazione senza freni. Nel Regno Unito, a novembre, l’inflazione è aumentata al 5,1% dal 4,2% di ottobre, raggiungendo il livello più alto in un decennio. Intanto negli Stati Uniti accelera la corsa dei prezzi alla produzione: i dati di novembre fanno registrare un aumento congiunturale dello 0,8% dopo il +0,6% di ottobre. Si tratta di un dato nettamente superiore al +0,5% stimato dagli economisti.

Caro-gas. I prezzi del gas in Europa sono tornati a salire dell’11 % dopo che il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, non ha dato il via libera al gasdotto Nord Stream 2 perché “non soddisfa i requisiti del diritto dell’Ue in materia di energia e permangono questioni di sicurezza” e a causa dell’intensificarsi delle tensioni tra Russia e Ucraina.

Tensione alle stelle. I ministri degli Esteri del G7, riuniti a Liverpool, hanno avvertito che la Russia dovrà far fronte a “enormi conseguenze” se attaccherà l’Ucraina

L’ombra di Omicron sul Natale. Intanto contagi continuano a salire: in Italia alcune regioni sono tornate in zona gialla ed è richiesto il tampone a chi arriva dall’estero, anche se vaccinato. ​​​​​​​Il governo ha prorogato lo stato d’emergenza di altri tre mesi, fino al 31 marzo. E se il Belpaese più o meno resiste, la situazione si sta aggravando nel resto d’Europa: al momento a preoccupare è soprattutto il Regno Unito.

Cure in arrivo.  L’Agenzia europea del farmaco ha raccomandato l’autorizzazione di due nuovi farmaci per il trattamento del Covid-19, lo Xevudy e il Kineret, aggiungendo che il medicinale Paxlovid della Pfizer può essere usato contro il virus.

​​​​​​​Medaglia d’oro. ​​​​​​​Per l’Economist, l’Italia è il Paese dell’anno, grazie a Mario Draghi, “un primo ministro competente e rispettato a livello internazionale. E per una volta, un’ampia maggioranza dei suoi partiti ha messo da parte le differenze per sostenere un programma di riforme importanti”.

Nascite a rilento. Nei primi nove mesi del 2021, le nascite in Italia sono state 12mila e 500 in meno rispetto al 2020, quasi il doppio rispetto al calo del 2020 sul 2019. Lo ha rilevato Istat.

Cripto, chi le odia… La Banca centrale russa sta pensando di vietare gli investimenti in criptovalute in quanto reputate instabili e pericolose per l’economia nazionale.

…e chi le ama.  Elon Musk ha dichiarato che Tesla inizierà ad accettare pagamenti in Dogecoin per il merchandising. La criptovaluta ha guadagnato il 40% sul mercato dopo l’annuncio.

Fronte Usa. Per evitare un default senza precedenti, il Senato degli Stati Uniti ha approvato un aumento del tetto del debito pubblico di 28mila miliardi di dollari. La misura passa ora alla Camera dei rappresentanti.
 

Come si sono mossi i mercati

Banche centrali e quattro streghe. Borse negative un po’ ovunque nella parte finale della settimana. Dopo gli annunci delle banche centrali – che per quanto attesi hanno creato qualche malumore – nella giornata di venerdì i mercati sono alle prese con le famigerate “quattro streghe”: detta in altre parole, è in calendario la scadenza di opzioni e future su indici e azioni. Sullo sfondo rimane inoltre la preoccupazione per i contagi in risalita.

Positiva solo Londra, dopo la decisione della BOE di alzare i tassi. L’attesa da parte della Bce pesa invece sui listini europei.

Un po’ di Italia sul Nasdaq. Genenta Science, società biotech pioniera nel trattamento dei tumori, è la prima azienda italiana a essersi quotata al Nasdaq, con un prezzo di 11,50 dollari per azione.

Reddit in Borsa. Reddit ha presentato in via confidenziale alla Sec i documenti per l’Ipo negli Sdtati Uniti. A renderlo noto è stata la stessa azienda.

Spread in rialzo. Nella giornata di venerdì, il differenziale di rendimento tra Btp decennale e Bund tedesco di pari durata si muove intorno ai 132 punti base.

Petrolio su dopo la Fed. Le decisioni comunicate dalla Fed hanno spinto in alto il prezzo del petrolio: giovedì il Wti ha sfiorato i 72 dollari al barile e il Brent i 75 dollari, prima di ritracciare nella giornata di venerdì.
 

Come si sono mossi i mercati

Le Borse tentennano. Dopo il respiro di sollievo tirato a inizio settimana all’idea che la variante Omicron non sia particolarmente pericolosa, i mercati vengono rassicurati dai dati macro comunque incoraggianti. Così nella giornata di venerdì le Borse viaggiano in terreno lievemente positivo da questa e dall’altra parte dell’Oceano. Giù l’Asia, appesantita dalle cattive notizie sul fronte di Evergrande.

Inflazione di nuovo sotto i riflettori. L’ultima seduta della settimana, del resto, è una giornata chiave per verificare l’andamento dei prezzi a livello globale, un tema sta creando più di una preoccupazione alle banche centrali. Il dato tedesco è risultato in linea con le attese come quello statunitense.

Fed pronta a intervenire? Gli occhi restano puntati sulla riunione del Fomc di mercoledì prossimo, quando potrebbe essere annunciato un taglio mensile di 30 miliardi di dollari al programma di acquisto di bond da 120 miliardi al mese, contro il taglio da 15 miliardi al mese inizialmente previsto.

UniCredit festeggia. A Piazza Affari si è distinto il titolo UniCredit, in volata dopo la presentazione del nuovo piano industriale che prevede una remunerazione degli azionisti di almeno 16 miliardi per il periodo 2021-2024. Sempre stando al piano presentato dall’a.d. Andrea Orcel, la digitalizzazione sarà al centro della strategia con 3.600 nuove assunzioni e un finanziamento di 2,8 miliardi totali al 2024.

 

Indici azionari Performance settimanale Performance da inizio mese
Azioni Italia 0.51% -2.37%
Azioni Europa 0.08% -2.12%
Azioni Usa -1.00% -1.68%
Azioni Cina -4.08% -8.73%
Indici obbligazionari Performance settimanale Performance da inizio mese
Bond governativi eurozona -0.06% 0.69%
Bond governativi usa 0.20% 1.98%
Bond corporate usa -0.24% 0.73%
Spread Btp-Bund 130 punti 4,11%
Materie prime Performance settimanale Performance da inizio mese
Oro 1800.19 (1.54%) -3.68%
Petrolio Wti 67.51 (-3.38%) -1.77%
Valute Performance settimanale Performance da inizio mese
Cambio Eur/Usd 1.1265 (-0.22%) 0.23%
Cambio Eur/Gbp 0.8539 (0.35%) 1.81%

Indici di mercato. Dati aggiornati ore 11.00 dello 20/12/21

 

I market movers della prossima settimana

La settimana si apre con le decisioni della Banca popolare cinese (Pboc) sui tassi di interesse, dopo le mosse di Fed, Bce e BoE annunciate nei giorni scorsi.

Si prosegue con le vendite al dettaglio di novembre nel Regno Unito (martedì), mentre mercoledì i riflettori sono puntati sul Giappone, con le decisioni della Bank of Japan su politica monetaria e tassi d’interesse.

Occhio anche ai numeri sul Pil trimestrale in arrivo da Regno Unito e Usa, e al rapporto sulla fiducia dei consumatori statunitensi a dicembre.

Venerdì è la Vigilia e le Borse sono chiuse. Ne approfittiamo per augurare un felice Natale a tutti i lettori.
 

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