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HomeECONOMIA E MERCATICOMMENTO AL MERCATOBollettino AO | Evergrande spaventa i mercati, Fed e Bce avanti con cautela

Bollettino AO | Evergrande spaventa i mercati, Fed e Bce avanti con cautela

I fatti salienti della settimana

Evergrande fa paura. Continua a preoccupare il caso del colosso immobiliare Evergrande, sull’orlo del fallimento. La società, indebitata per 305 miliardi di dollari, avrebbe dovuto rimborsare una cedola sul debito offshore da 84 milioni di dollari giovedì 23 settembre. Invece non ha comunicato niente ai mercati.

Tecnicamente, il default viene dichiarato trascorsi 30 giorni dal mancato pagamento, ma alle autorità locali è stato chiesto di prepararsi comunque a una “possibile tempesta”.

Il governo di Pechino ha fatto sapere che non verrà in soccorso del gigante immobiliare. La Banca centrale cinese, invece, ha iniettato 120 miliardi di yuan (15,8 miliardi di euro) nel sistema bancario per sostenere il settore durante la crisi.

La ripresa c’è. Nel terzo trimestre del 2021 l’area euro ha rilevato “una forte crescita” e si stima “un ulteriore miglioramento nel secondo semestre”. Lo scrive la Bce nel Bollettino economico, aggiungendo che “è atteso un rialzo dell’inflazione nel medio periodo”.

Un’affermazione su cui è poi tornata la presidente della Bce, Christine Lagarde, che ha rassicurato i mercati spiegando come l’aumento dei prezzi sia “temporaneo”, con un ritorno alla stabilità previsto già nel 2022.

Le stime dell’Ocse. Secondo l’Ocse, il PIL mondiale è tornato ai livelli pre-pandemia: l’Italia dovrebbe crescere del 6% nel 2021. Quanto all’inflazione, nei Paesi del G20 quest’anno dovrebbe rimanere intorno al 4,5%, per poi scendere nel 2022 al 3,5%.

Parola alle banche centrali. La Fed ha annunciato che lascerà invariati i tassi d’interesse almeno fino al 2022, con un rialzo in vista nel prossimo anno. Ma ha aperto a un rallentamento degli stimoli.

Il Tapering, cioè la riduzione del programma di aiuti per contrastare l’impatto economico della crisi pandemica, potrebbe essere avviato già a novembre. Ma la Fed, assicura il presidente Jerome Powell, continuerà a sostenere l’economia fino a quando la ripresa sarà completa.

Anche la Banca d’Inghilterra ha confermato i tassi d’interesse allo 0,1% e mantenuto i livelli di acquisto dei bond, aprendo però a un rialzo dei tassi già nel 2021. Più morbida la Banca centrale giapponese, che ha mantenuto i tassi invariati e prevede una conferma degli stimoli all’economia più a lungo termine rispetto alle altre istituzioni.

Germania al voto. Domenica 26 settembre si terranno le elezioni per il rinnovo del Bundestag tedesco, che segneranno il termine dei 16 anni di Angela Merkel alla guida del Paese. Secondo gli ultimi sondaggi, il partito socialdemocratico (Spd), guidato da Olaf Scholz, sarebbe in testa con il 25% dei voti, seguito dal blocco conservatore e dai Verdi.

Nuovi rincari. Il prezzo della benzina in Italia è salito a 1,670 euro al litro, il valore più alto dal 2014. Intanto il Consiglio dei ministri ha stanziato 3 miliardi per contenere i prezzi delle bollette.

Giro di macro. L’indice PMI composito dell’Eurozona (che segnala lo stato di salute delle imprese manifatturiere e dei servizi) è sceso a settembre a 56 punti dai 59 di agosto. In Francia è calato a 55,2 punti rispetto ai precedenti 57,5, mentre in Germania si è portato a 58,5 punti dai precedenti 62,6. In Giappone il dato ha toccato i minimi da otto mesi.

Le sfide dell’Onu. Mentre si discute di terza dose e in Italia si va avanti col Green Pass, si è aperta il 21 settembre a New York l’Assemblea generale dell’Onu, con al centro temi come la lotta al Covid-19, il riscaldamento globale e, sul fronte geopolitico, la crisi afghana e il nucleare iraniano.

Nel suo discorso, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto alle nazioni del mondo di affrontare con forza la pandemia di Covid-19, i cambiamenti climatici e le questioni legate ai diritti umani.

Il presidente cinese Xi Jinping ha promesso che la Cina non promuoverà più la costruzione di centrali a carbone all’estero. Il segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres ha duramente criticato i Paesi più ricchi del mondo, colpevoli di non redistribuire abbastanza vaccini anti-Covid ai Paesi più in difficoltà.

 

 

Come si sono mossi i mercati questa settimana

Uno sguardo alle Borse. I listini statunitensi ed europei hanno vissuto tre sedute all’insegna dei rialzi (da martedì a giovedì), complici le rassicurazioni della Federal Reserve e della Bce su Tapering e tassi.

Ma l’entusiasmo è stato smorzato dalle preoccupazioni sul destino del colosso immobiliare cinese Evergrande. Timori che sembrano prevalere nella giornata di venerdì. Altalenanti le Borse asiatiche, con Tokio chiusa lunedì e giovedì per festività e Hong Kong zavorrata dal tracollo di Evergrande.

Cambi e materie prime. Sul fronte dei cambi, l’euro era stabile venerdì mattina a 1,1733 dollari. Prosegue il rally del petrolio, vicino ai massimi dell’anno grazie alla spinta data dalla ripartenza del comparto aereo: il contratto di consegna a novembre del WTI è scambiato a 73,5 dollari e il Brent a 77,6 dollari.

Spread in risalita. Lo spread tra Btp e Bund torna sopra la soglia dei 100 punti. Il differenziale di rendimento tra il Btp decennale benchmark e il pari durata tedesco si attestava venerdì a quota 101, rispetto ai 97 punti di giovedì sera.

 

Indici azionari Performance settimanale Performance da inizio mese
Azioni Italia 1.65% -0.22%
Azioni Europa 1.30% -0.86%
Azioni Usa 0.35% -0.68%
Azioni Cina -1.42% -2.66%
Indici obbligazionari Performance settimanale Performance da inizio mese
Bond governativi eurozona -0.23% -2.16%
Bond governativi usa -0.34% -0.82%
Bond corporate usa -0.13% 0.30%
Spread Btp-Bund 100 punti 2,09%
Materie prime Performance settimanale Performance da inizio mese
Oro 1741.365 (-1.31%) -3.40%
Petrolio Wti 73.39 (4.67%) -1.77%
Valute Performance settimanale Performance da inizio mese
Cambio Eur/Usd 1.1711 (-0.11%) -0.34%
Cambio Eur/Gbp 0.8563 (-0.29%) -0.01%

Indici di mercato. Dati aggiornati ore 16.30 del 24/09/21

 

I market movers della prossima settimana

Nella prima parte della settimana, gli occhi saranno rivolti verso gli Stati Uniti, con la pubblicazione del rapporto sulla fiducia dei consumatori a settembre e la diffusione dei dati sugli ordinativi dei beni durevoli ad agosto e sulle scorte settimanali di petrolio.

 

Giovedì occhio all’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero e all’indice PMI Caixin di settembre in Cina, mentre in Germania arrivano i numeri sulla disoccupazione a settembre.

 

Oltreoceano atteso il dato sul PIL trimestrale degli Stati Uniti (relativo al secondo trimestre).

 

Venerdì attenzione all’indice dei prezzi al consumo in Europa a settembre e all’indice ISM dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero negli Stati Uniti. Mercati chiusi per festività in Cina, mentre dal Giappone arriva l’indice Tankan delle grandi aziende manifatturiere e non manifatturiere relativo al terzo trimestre.

 


 

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