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Bollettino AO | Gazprom taglia le forniture di gas, inflazione al 7,5% in Europa

I fatti salienti della settimana

Bce: inflazione vicino al picco. La Bce ha ricordato nel suo Bollettino mensile che l’inflazione dei beni energetici ha raggiunto un nuovo massimo storico, salendo al 44,7% a marzo, dal 32% del mese precedente. “Tutti i tassi di variazione sui dodici mesi dei prezzi dell’energia osservati da settembre 2021 sono stati i più elevati mai registrati dall’istituzione dell’unione monetaria”, si legge nel documento. L’aumento dei prezzi, tuttavia, ha detto il vice presidente dell’istituto, De Guindos, “è ormai molto vicino al picco: vedremo una discesa nella seconda metà dell’anno, anche se l’inflazione resterà comunque alta”.

Stabilità dei prezzi prima di tutto. Nel 2021 “l’area euro” si è mossa “su un più solido sentiero di ripresa dopo l’emergenza pandemica”, ma con il conflitto in Ucraina la Bce è “pronta a qualsiasi azione necessaria per adempiere il mandato di perseguire la stabilità dei prezzi”, si legge invece nell’introduzione al rapporto annuale.

Tassi fermi e flessibilità. In conclusione, la Bce ha ribadito la sua politica monetaria: tassi fermi fino a quando non sarà terminato il piano degli acquisti netti e sempre inquadrati nel target inflazione al 2%. Flessibilità e lettura attenta dei dati rimangono le linee guida.

BoJ ancora ultra-espansiva. La Bank of Japan ha confermato la politica ultra-espansiva in corso, mantenendo fermi i tassi di interesse e portando avanti il piano di acquisto quotidiano dei bond governativi con l’obiettivo di mantenere il rendimento sui bond decennali intorno allo zero. La mossa ha provocato un crollo immediato dello yen, sceso ai minimi di vent’anni.

Armi all’Ucraina. Mentre in Ucraina proseguono i bombardamenti, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden chiederà al Congresso di autorizzare un pacchetto da altri 33 miliardi di dollari di aiuti a Kiev: 20 di questi finanzieranno l’invio di artiglieria pesante, droni, e munizioni. Anche la Germania ha dato il via libera all’invio di armi pesanti all’Ucraina.

Putin minaccia. “Se qualcuno cercherà di intervenire in Ucraina la nostra risposta sarà fulminea”, ha detto il presidente russo Vladimir Putin. “Abbiamo strumenti che nessuno ha e li utilizzeremo, se necessario”.

La guerra del gas. Gazprom ha completamente sospeso le forniture a Polonia e Bulgaria, che non hanno pagato il gas in rubli. “L’annuncio di Gazprom è un altro tentativo della Russia di ricattarci con il gas” ha scritto in un tweet la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “È ingiustificato e inaccettabile. E mostra ancora una volta l’inaffidabilità della Russia come fornitore di gas”.

 

 

Gas alternativo cercasi. Insomma, l’Europa non ha molta scelta: deve assolutamente rendersi indipendente da Mosca per le forniture di gas. “Continueremo a lavorare con partner internazionali per garantire flussi alternativi”, ha assicurato von der Leyen. “E continuerò a lavorare con i leader europei e mondiali per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico in Europa”. La Germania, da parte sua, ha fatto sapere di essere molto vicina all’indipendenza dal petrolio russo e che un eventuale embargo è diventato gestibile.

Rischio recessione. La posta in gioco è alta. Stando al chief economist della tedesca Berenberg Bank, Holger Schmieding, un improvviso stop delle forniture di gas russo all’Europa potrebbe mandare in recessione il Vecchio Continente.

Shock energetico. In ogni caso, ha avvertito la Banca Mondiale, la guerra in Ucraina è destinata a causare il “più grande shock per le materie prime” dagli anni ’70.

Pil in calo. Il Pil degli Usa si è contratto inaspettatamente nel primo trimestre dell’anno, dell’1,4%, mentre la spesa per consumi e quella per investimenti delle aziende restano solidi.

Anche in Italia, scrive Istat, il Pil si è contratto nel primo trimestre per la prima volta dopo quattro trimestri di crescita sostenuta: -0,2% rispetto al trimestre precedente.

Inflazione. L’inflazione continua a crescere in Europa, con il dato preliminare di aprile al +7,5% su anno. In Germania è salita del 7,8%, dato record dal 1990, mentre in Spagna ha toccato l’8,3%. Solo in Italia sembra rallentare leggermente, dopo nove mesi di accelerazione. Secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha segnato un aumento del 6,2% su base annua (da +6,5% del mese precedente).

Bye bye green pass. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza che introduce le nuove regole anti-Covid da domenica 1° maggio: decade l’uso del green pass, ma l’obbligo di mascherina resterà in vigore sino al 15 giugno su mezzi di trasporto, in cinema, teatri, scuole, ospedali ed eventi sportivi.

Cina sommersa di contagi. Le autorità cinesi hanno chiuso le scuole a Pechino e vietato matrimoni e funerali, nel tentativo di evitare un costoso lockdown completo.

La Francia rielegge Macron. Emmanuel Macron è stato rieletto presidente della Repubblica francese per altri cinque anni, battendo la nazionalista Marine Le Pen al ballottaggio con il 58,55% dei voti.

Musk si compra Twitter. Il cda del social network ha accettato l’offerta da 54,20 dollari per azione, per un totale di 44 miliardi di dollari. Il pagamento sarà in contanti e si tradurrà nell’addio a Wall Street dove la piattaforma aveva debuttato nel 2013.

 

Come si sono mossi i mercati

Aprile in rosso. Le Borse europee si muovono in rialzo nell’ultima seduta di aprile dopo il tonfo di martedì. Ma il bilancio del mese resta in “rosso” per molti listini. Mentre la stagione delle trimestrali prosegue tra luci e ombre, a tenere banco sono i dati su Pil e inflazione e la prospettiva di un allentamento della stretta regolamentare imposta dal governo cinese ai colossi tech.

Materie prime volatili. Il prezzo del gas Ttf scambiato ad Amsterdam ha ritracciato dopo la tensione di mercoledì legata allo stop dell’export russo verso Polonia e Bulgaria, che aveva fatto registrare una fiammata ai prezzi. Il petrolio da parte sua ha ripreso a salire in scia all’apertura della Germania a un possibile embargo sul petrolio russo in risposta all’invasione dell’Ucraina.

Spread su. Il differenziale di rendimento tra il decennale benchmark italiano e il pari scadenza tedesco è indicato a 181 punti base nella mattinata di venerdì, con il rendimento che ha toccato il record dal 2019.

 

Indici azionari Performance settimanale Performance da inizio mese
Azioni Italia -4.17% -4.46%
Azioni Europa -3.46% -3.25%
Azioni Usa -2.40% -7.76%
Azioni Cina -2.42% -11.12%
Indici obbligazionari Performance settimanale Performance da inizio mese
Bond governativi eurozona 0.61% -2.19%
Bond governativi usa 0.41% -4.48%
Bond corporate usa -0.004% -4.26%
Spread Btp-Bund 182.9 punti 18.84%
Materie prime Performance settimanale Performance da inizio mese
Oro 58.18 eur/gr (0.81%) 3.23%
Petrolio Wti 106.8 usd/barile (8.13%) -1.77%
Valute Performance settimanale Performance da inizio mese
Cambio Eur/Usd 1,0522 (-1.75%) -4.84%
Cambio Eur/Gbp 0,8395 (-0.10%) -0.77%

Indici di mercato. Dati aggiornati ore 17.00 del 29/04/22.

 

L’agenda della prossima settimana

La prossima settimana l’attenzione sarà catalizzata dalla riunione del Fomc, in agenda mercoledì 4 maggio, quando la Fed potrebbe annunciare un aumento dei tassi dello 0,5%.

I mercati in Cina e Giappone saranno chiusi fino a mercoledì per festività.

Quanto ai dati macro da monitorare, occhio agli indici dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero ad aprile in Germania e negli Usa (lunedì) e ai numeri sulla disoccupazione in arrivo martedì per la Germania e venerdì per gli Stati Uniti.

 


 

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