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Bollettino AO | In Italia via al Piano per la ripresa, negli USA 1.800 miliardi alle famiglie

I fatti salienti della settimana

PNRR, ci siamo. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera definitivo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e al fondo aggiuntivo da 30,6 miliardi, dopo l’approvazione di Camera e Senato. Ora il testo andrà alla Commissione Europea.

I numeri del piano. Dei 248 miliardi complessivi a budget, 82 saranno dedicati alla crescita del Sud, 18 al superbonus. Già da maggio dovrebbe partire la mappatura per avere entro il 2026 la banda larga ovunque, mentre entro il 31 luglio dovrebbe arrivare la legge delega per la riforma del sistema fiscale. L’anticipo per l’Italia si aggira intorno ai 25 miliardi di euro.

Cosa fanno gli altri. Anche Francia, Spagna e Germania hanno presentato i propri Recovery Plan. La Germania, cui spetteranno circa 28 miliardi, prevede di utilizzare il 90% delle risorse su progetti per sostenibilità e digitalizzazione.

Il piano di Biden. Il presidente statunitense Joe Biden ha presentato al Congresso l’American Families Plan, un piano da 1.800 miliardi di dollari per l’istruzione, l’assistenza sanitaria, l’infanzia, i permessi pagati sul lavoro per motivi di malattia e famiglia. Il piano prevede anche un aumento dal 37% al 39,6% dell’aliquota sui redditi dell’1% più ricco della popolazione. Gli investimenti si aggiungono ai piani contro la pandemia da 1.900 miliardi e infrastrutturale da 2.300 miliardi.

Largo ai giovani. L’azienda farmaceutica tedesca BioNTech ha annunciato che da giugno il suo vaccino anti-Covid, prodotto in collaborazione con Pfizer, sarà disponibile per la fascia di età 12-15 anni. Se l’EMA darà l’ok, le somministrazioni potranno iniziare a giugno

Per non farci mancare niente. La Commissione Europea ha avviato un’azione giuridica nei confronti di AstraZeneca perché l’azienda non avrebbe rispettato il contratto, non garantendo una strategia affidabile sulle consegne puntuali dei vaccini.

Brexit, abbiamo finito? Il Parlamento Europeo ha ratificato il Trade and Cooperation Agreement, che sancisce le relazioni tra Unione Europea e Regno Unito dopo Brexit. Restano comunque alcune questioni irrisolte.

Da tenere d’occhio intanto la Scozia, dove il 6 maggio si terranno le elezioni politiche che potrebbero premiare i partiti indipendentisti.

Dati macro dal mondo. L’indice di fiducia dei consumatori dell’Eurozona è risalito leggermente ad aprile, attestandosi a -8,1 punti rispetto al -10,8 di marzo. Dati sul Pil del terzo trimestre: nuova contrazione per l’economia italiana dello 0,4%. Il risultato risente, in particolare, del calo nel settore terziario. Cresce invece l’economia francese che segna un +0,4% su base trimestrale e +1% annuale. Si tratta in entrambi i casi di percentuali superiori alle attese. L’industria cinese manca le previsioni di aprile.

PIL USA oltre le attese. Il PIL americano nei primi tre mesi dell’anno cresce oltre le aspettative: +6,4% su base annuale. Si tratta del miglior risultato del primo trimestre dal 2003.

Conclusa l’acquisizione di Piazza Affari. Con un valore finale di 4.444 miliardi di euro, Euronext ha annunciato di aver completato l’acquisizione di Borsa Italiana. Cassa Depositi e Prestiti e Intesa Sanpaolo entreranno a far parte degli azionisti di riferimento.

Conti trimestrali. Tesla ha archiviato i primi tre mesi dell’anno con ricavi in crescita del 74% su anno a 10,39 miliardi di dollari (utile tetto a 438 milioni). Anche Amazon continua a crescere, con un aumento dei profitti del 44% nel trimestre, mentre Apple ha superato le attese con un fatturato di 89,58 miliardi di dollari, in crescita del 54% rispetto all’anno scorso. Non è da meno Facebook, con ricavi per 26,17 miliardi di dollari, +48% su anno.

Fed senza sorprese. La Federal Reserve ha lasciato i tassi di interesse vicini allo zero, pur riconoscendo progressi nella crescita economica statunitense e nell’occupazione.

 

 

Come si sono mossi i mercati

Corre Wall Street, cauta l’Europa. I listini europei hanno vissuto una settimana sottotono, al contrario di Wall Street che nella giornata di giovedì ha toccato nuovi massimi, in scia al maxi-piano per le famiglie presentato da Biden, alle rassicurazioni arrivate dalla Fed e alle ottime trimestrali dei colossi USA.

Ombre cinesi sul mondo tech. A gettare un’ombra sui listini ci pensa questa volta una nuova stretta del governo cinese sui gruppi tech: Pechino ha convocato 13 società per imporre loro una regolamentazione più rigida, sulla falsariga di quanto già fatto con Ant, la piattaforma finanziaria del fondatore di Alibaba, Jack Ma.

Spread senza strappi. Stabile lo spread tra BTP decennale e Bund tedesco di pari durata, che venerdì si muove intorno ai 106 punti base.

Valute e materie prime. Sul mercato dei cambi, euro/dollaro poco mosso a 1,21. Quanto al petrolio, il WTI si aggira sui 64,5 dollari al barile, mentre il Brent si attesta poco sopra i 68 dollari.

 

Indici azionari
Azioni Italia 0.11%
Azioni Europa 0.09%
Azioni Usa 1.23%
Azioni Cina 1.59%
Indici obbligazionari
Bond governativi eurozona -0.58%
Bond governativi usa -0.65%
Bond corporate usa -0.30%
Spread Btp-Bund 107 punti
Materie prime
Oro 1,769.75 (0.57%)
Petrolio Wti 63.56 (2.53%)
Valute
Cambio Eur/Usd 1.2074 (-0.08%)
Cambio Eur/Gbp 0.8706 (0.16%)

Indici di mercato. Dati aggiornati ore 16.30 del 23/04/21

 

I market movers della settimana

A inizio settimana l’attenzione degli investitori USA sarà catalizzata dall’indice PMI calcolato dall’Institute for Supply Management e dai dati sugli ordinativi. Tra mercoledì e venerdì a essere sotto i riflettori sarà il mercato del lavoro statunitense, con i dati sull’occupazione Adp (mercoledì), i dati settimanali sul mercato del lavoro (giovedì), i dati sull’occupazione al di fuori del settore agricolo e il tasso di disoccupazione di aprile (venerdì).

Nel Vecchio Continente occhio al dato sulle vendite al dettaglio di marzo, atteso giovedì a livello di zona euro. Quanto ai singoli Paesi, in Germania giovedì saranno pubblicati i dati sugli ordinativi nel settore industriale, mentre venerdì sarà la volta di quelli su produzione industriale e scambi commerciali. Nel Regno Unito arriverà la decisione della Bank of England sui tassi.

In Asia l’attenzione si concentrerà ancora una volta sulla Cina, con i PMI per il settore privato (previsti martedì e giovedì) e i dati sugli scambi attesi venerdì.

 


 

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