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Bollettino AO | La Bce fa tremare i mercati, Meta crolla del 26% dopo i conti

I fatti salienti della settimana

Bce non alza i tassi… La Banca centrale europea ha deciso di mantenere i tassi invariati nella riunione di giovedì: “l’inflazione rimarrà elevata per un periodo più lungo del previsto, ma scenderà nel corso dell’anno” ha detto la presidente Christine Lagarde.

Ma non starà ferma ancora a lungo. Tuttavia, i toni e le parole usati in conferenza stampa lasciano trapelare una certa preoccupazione per l’inflazione (indotta in gran parte dai costi dell’energia) e la possibilità di un imminente cambio di rotta: pur non dichiarandolo apertamente, Lagarde non ha escluso un aumento dei tassi di interesse entro dicembre 2022.

BoE già in fase restrittiva. La Bank of England da parte sua si è già avviata sulla strada del rialzo dei tassi: nell’ultima riunione ha annunciato un aumento dello 0,5%, la seconda stretta nel giro di tre mesi.

E la Fed? La Federal Reserve potrebbe alzare i tassi a marzo di mezzo punto, il doppio dell’usuale, se l’inflazione rimarrà così alta. Lo ha detto al Financial Times il membro del board Raphael Bostic.

Mattarella bis. Sergio Mattarella ha giurata per la seconda volta come presidente della Repubblica e ha tenuto il tradizionale discorso di insediamento. Tra i temi toccati la ricostruzione dell’Italia dopo la pandemia, le disuguaglianze che frenano la crescita e la necessità di una riforma della giustizia.

Covid, a che punto siamo? Il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge , ha detto che “la diffusione del Covid è in una sorta di tregua alla quale potrebbe seguire la fine della pandemia”. E il capo della strategia vaccinale dell’Ema, Marco Cavaleri, ha spiegato che dopo mesi di “corsa” alla quarta dose, la prospettiva di un nuovo richiamo “appare oggi molto più lontana”.

Trattamento anti-covid. È iniziata venerdì in Italia la distribuzione alle Regioni della pillola anti-Covid sviluppata da Pfizer.

Opec+ aumenta la produzione. L’organizzazione dei produttori di petrolio Opec+, che raggruppa 23 nazioni (tra cui Arabia Saudita e Russia), ha fatto sapere che a marzo proseguirà con il graduale aumento della produzione, avviato otto mesi fa, di 400 mila barili al giorno.

Tassonomia verde La Commissione europea ha deciso che il gas e il nucleare, a determinate condizioni, possono essere considerate fonti energetiche utili alla transizione ecologica. La decisione ora dovrà passare l’esame del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Ue.

Servizi in contrazione. L’indice Pmi servizi in Italia è crollato a gennaio a 48,5 punti dai 53 di dicembre, mentre a livello di Eurozona si è attestato a 51,1 punti (da 57,6). Dinamica simile in Giappone, dove l’indice dei servizi è sceso al 47,6% dal 52,1% del mese precedente.

Inflazione in aumento. Secondo le ultime stime Istat, a gennaio l’inflazione in Italia è salita del 4,8% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, la crescita più alta da aprile 1996. A spingere in alto i prezzi sono soprattutto dai rincari dell’energia, e in misura minore in altri settori, come quello dei beni alimentari. Nella zona euro l’aumento dell’inflazione è stato del 5,1%, un livello più alto delle aspettative, che mette sotto pressione l’azione della Banca centrale europea. Controtendenza la Germania, dove la crescita dei prezzi al consumo ha segnato un rallentamento a gennaio: 5,1%, dopo il 5,7% di dicembre.

Segnali di ripresa. A dicembre la disoccupazione in Italia è scesa al 9% nel complesso e al 26,8% nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 24 anni. Un calo registrato anche in Europa, dove a dicembre 2021 è scesa al 7%. L’Istat certifica anche una crescita dell’economia italiana del 6,5% nel 2021, la “più alta di sempre”. L’ultima volta che si è registrata quella cifra era il 1976. La variazione acquisita del Pil per il 2022 è +2,4%. Secondo i dati Eurostat, nell’ultimo trimestre 2021 il Pil dell’Eurozona è cresciuto dello 0,3% e nell’Ue dello 0,4% rispetto al trimestre precedente.

Olimpiadi al via. Si sono aperte ufficialmente a Pechino le Olimpiadi invernali 2022. Le gare dei Giochi proseguiranno dal 5 al 20 febbraio.

 

 

Come si sono mossi i mercati

Mercati in altalena. Settimana altalenante per le borse europee. Dopo tre sedute positive, i mercati hanno virato in territorio negativo in scia ai timori innescati dalla conferenza stampa della Bce, che non esclude più un rialzo dei tassi di interesse entro dicembre 2022.
Nuovo cambio di rotta poi sul finire della settimana, con Wall Street che ha trascinato i listini al rialzo sull’onda dell’entusiasmo dei conti di Amazon: il colosso dell’e-commerce ha chiuso l’ultimo trimestre 2021 quasi raddoppiando i profitti a 14,32 miliardi di dollari dai 7,2 dello stesso periodo dell’anno scorso. I numeri della creatura di Jeff Bezos hanno risollevato il morale degli investitori dopo il tracollo di Meta (cioè Facebook), protagonista di un clamoroso crollo in Borsa.
Nella giornata di giovedì, dopo la pubblicazione di conti trimestrali deludenti, il titolo ha perso oltre il 26%, pari a quasi 230 miliardi di dollari: per la prima volta nella storia i suoi utenti attivi giornalieri sono in calo, e il metaverso, per ora, è costato 10 miliardi di perdite operative.

Titoli di stato europei ancora sotto pressione. Il rendimento del BTp a 10 anni viaggia su 1,68% allargando lo spread che, venerdì mattina, era vicino a 150 punti. I rendimenti sono saliti dopo che la Banca d’Inghilterra ha alzato il tasso di interesse come previsto e dopo la conferenza stampa della presidente della Bce Lagarde, la quale ha sottolineato che l’inflazione potrebbe rimanere più elevata di quanto previsto in precedenza.

 

Indici azionari Performance settimanale Performance da inizio mese
Azioni Italia 2,20% -2.28%
Azioni Europa 0.62% -4.55%
Azioni Usa 1.03% -7.01%
Azioni Cina 2.13% -1.72%
Indici obbligazionari Performance settimanale Performance da inizio mese
Bond governativi eurozona -1.89% -2.30%
Bond governativi usa -0.40% -1.29%
Bond corporate usa 0.05% -2.35%
Spread Btp-Bund 151,8 punti 14,98%
Materie prime Performance settimanale Performance da inizio mese
Oro 50,89 eur/gr (0,61%) -1.10%
Petrolio Wti 92.83 (4.91%) -1.77%
Valute Performance settimanale Performance da inizio mese
Cambio Eur/Usd 1.14 (1.75%) 1.28%
Cambio Eur/Gbp 0,84 (1.22%) 1.35%

Indici di mercato. Dati aggiornati ore 17.00 dello 04/02/22

 

L’agenda della prossima settimana

La settimana parte in sordina per quanto riguarda gli appuntamenti da monitorare sul fronte macro.

Segnaliamo mercoledì le scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti, mentre giovedì arrivano i numeri sull’andamento dei prezzi al consumo a gennaio sempre negli Stati Uniti. Spostando lo sguardo al Regno Unito, occhio al discorso del presidente della Bank of England, Bailey, mentre venerdì sempre in Uk da monitorare i numeri sul Pil (annuale, trimestrale e mensile) e sulla produzione manifatturiera a dicembre.

Occhio anche al report sulla politica monetaria della Fed, mentre i mercati saranno chiusi in Giappone per festività.

 


 

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