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Bollettino AO | Wall Street su nuovi massimi, Asia trainata dai titoli tech

I fatti salienti della settimana

Afghanistan, anno zero. Concluso il ritiro delle forze armate statunitensi dal Paese, i Talebani hanno preso il pieno controllo dell’Afghanistan. L’inizio della nuova era pone tutta una serie di sfide: per lo stesso Afghanistan, per i Paesi confinanti, per le vecchie e nuove potenze mondiali. Gli States ne escono indeboliti? La Cina rafforzata? E per l’Europa, è finalmente arrivato il momento di dar vita a una difesa e a un esercito comune?

A proposito di pandemia. Mentre la campagna vaccinale prosegue più o meno speditamente (gli Stati Uniti sono alle prese con un’adesione a macchia di leopardo, assai diversa da Stato a Stato), dal primo settembre in Italia è in vigore l’obbligo di Green Pass per viaggiare su aerei, treni e autobus a lunga percorrenza, per il personale scolastico e per entrare in università. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha aperto alla possibilità di istituire l’obbligatorietà dell’immunizzazione, con, fra le altre cose, possibilità di estendere l’uso del Green Pass e la sua validità temporale (a 12 mesi) e terze dosi per i soggetti fragili da fine settembre.

Il calendario del Recovery. Il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis ha annunciato per dicembre le prime verifiche sull’attuazione degli obiettivi stabiliti dall’Italia nel PNRR, mentre il ministero dello Sviluppo Economico ha attivato il fondo da 140 milioni di euro per il sostegno alle attività rimaste chiuse durante l’emergenza Covid.

Il punto macroeconomico: PIL. Nel secondo trimestre del 2021, il Prodotto Interno Lordo dell’area OCSE è cresciuto dell’1,6%, ancora sotto i livelli pre-pandemici. L’Italia ha registrato un +2,7%. Secondo i dati ISTAT, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il nostro PIL ha registrato una variazione a doppia cifra: +17,3%, il dato tendenziale più alto dal 1995.

Il punto macroeconomico: prezzi. Salgono anche i prezzi: +0,5% ad agosto su base mensile e +2,1% su base annua, un livello che non si vedeva dal 2013. In Germania prezzi fermi su base mensile, mentre su base annuale hanno registrato un incremento del +3,9%, al top degli ultimi 13 anni. Nell’Eurozona, l’inflazione ad agosto è salita del +3% annuo. A fare da traino, in tutti questi casi, i prezzi dell’energia.

Il punto macro: occupazione, produzione e PMI. Secondo i dati dell’ISTAT, il tasso di disoccupazione in Italia è al 9,3%, quello giovanile è al 27,7%, in entrambi i casi in calo.

A luglio i prezzi della produzione industriale nell’Eurozona sono saliti su base annua del +12,1%, più del mese precedente.

Infine, a luglio il PMI manifatturiero dell’area euro è passato da 62,8 a 61,4 punti: la contrazione più importante in Germania, mentre il dato italiano è positivo, con un incremento da 60,3 a 60,9 punti. Giù anche il dato USA, comunque ben sopra i 50 punti, soglia oltre la quale le attese economiche dei direttori degli acquisti sentiti nell’ambito di questo sondaggio si rivelano generalmente positive o molto positive.

Il mercato del lavoro statunitense non rispetta le attese del mercato, che si aspettava un aumento delle paghe non agricole pari a 750 mila, allontanando ancora di più le previsioni per una riduzione degli acquisti obbligazionari da parte della Fed entro fine anno.

Il punto macro negli States. L’indice di fiducia dei consumatori USA è sceso ad agosto a 113,8 punti, ai minimi da febbraio. I prezzi delle case sono saliti del +19,1% su base annuale, nel balzo più energico da oltre 20 anni. Ai minimi dall’inizio della pandemia il numero di persone che hanno fatto richiesta del sussidio di disoccupazione.

Asia ancora nella morsa pandemica. A luglio la produzione industriale giapponese è scesa dell’1,5% rispetto al mese precedente. Il PMI manifatturiero cinese di agosto è calato a 50,1 punti dai 50,4 di luglio. In frenata anche i servizi, a 47,5 punti dai 53,3 di luglio. Ne ha risentito, ovviamente, l’indice composito.
 

 

Come si sono mossi i mercati questa settimana

Stoxx, FTSE e DAX, si cambia. L’Euro Stoxx 50, benchmark delle maggiori aziende dell’area euro, accoglie la banca spagnola BBVA e la casa automobilistica Stellantis, che prendono il posto di Amadeus IT ed Engie. Nel Regno Unito, Just Eat Takeaway.com esce dal FTSE 100 (in quando olandese e non britannica) insieme alla società di ingegneria mineraria Weir. A prendere il loro posto, l’azienda aerospaziale Meggitt e Wm Morrison Supermarkets.

In Germania ha visto la luce il nuovo DAX: il principale indice della Borsa tedesca è passato da 30 a 40 titoli, cosa che aumenta la sua capitalizzazione di 350 miliardi. Il presidente cinese Xi Jinping ha annunciato la nascita di una Borsa a Pechino dedicata alle piccole e medie imprese innovative.

Nuovi record a Wall Street La Borsa americana è reduce dagli ennesimi record: giovedì il Nasdaq e lo S&P500 hanno aggiornato ancora i propri massimi. Lieve calo nella giornata di venerdì, dopo i deboli dati provenienti dal mercato del lavoro americano. Dati che peseranno sulle prossime decisioni della Federal Reserve.

Listini europei positivi. Borse europee trainate dai record di Wall Street, rimangono lievemente positive per tutta la settimana.

Piazze azionarie asiatiche Ancora penalizzate dagli effetti della pandemia e dalle incertezze della campagna vaccinale, ma sostenute nei giorni scorsi dal rimbalzo dei titoli tecnologici cinesi. Massimo storico degli ultimi 30 anni per la Borsa di Tokyo dopo l’annuncio delle dimissioni del premier giapponese Yoshihide Suga a causa del fallimento nella gestione dell’epidemia da Covid-19: da chi lo sostituirà ci si attende un incremento degli stimoli economici.

La conferma dell’OPEC+. Futures sul greggio in calo dopo che l’OPEC+ ha confermato il suo piano per aumentare la produzione di greggio, ritenendo che il mercato mondiale possa assorbire l’offerta aggiuntiva, tra miglioramento della domanda e riduzione delle scorte.

 

Indici azionari Performance settimanale Performance da inizio mese
Azioni Italia 0.84% 2.82%
Azioni Europa 0.48% 2.00%
Azioni Usa 0.63% 2.64%
Azioni Cina 5.05% 1.12%
Indici obbligazionari Performance settimanale Performance da inizio mese
Bond governativi eurozona -0.34% -0.97%
Bond governativi usa 0.16% -0.78%
Bond corporate usa 0.29% -0.31%
Spread Btp-Bund 107 punti -1,62%
Materie prime Performance settimanale Performance da inizio mese
Oro 1,823.59 (0.83%) -0.23%
Petrolio Wti 70.09 (1.32%) -1.77%
Valute Performance settimanale Performance da inizio mese
Cambio Eur/Usd 1.1884 (0.14%) 0.72%
Cambio Eur/Gbp 0.8576 (0.87%) 0.23%

Indici di mercato. Dati aggiornati ore 17.00 del 03/09/21

 

I market movers della prossima settimana

Lunedì 6 settembre fari puntati sull’indice dei direttori degli acquisti del settore costruzioni nel Regno Unito, con il dato di agosto. Martedì l’agenda prevede l’aggiornamento sullo ZEW. Mercoledì occhio al PIL giapponese nel secondo trimestre dell’anno.

Giovedì, invece, è in programma la nuova riunione di politica monetaria della Banca Centrale Europea: attese le riflessioni sui più recenti dati relativi al livello dei prezzi, dalle quali gli osservatori proveranno a trarre qualche indicazione sulle prossime mosse dell’Eurotower.

Tra i dati di maggiore interesse, la giornata di venerdì 10 settembre riserva la produzione manifatturiera in UK e l’indice dei prezzi alla produzione in US.

 

 


 

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